L’editoriale Della crisi nei Consigli di Frazione si è scritto più volte su queste pagine. Clamoroso fu il caso del CDF di Stagno, che nel marzo 2016 entrò in conflitto aperto col Comune. Il suo presidente con Collenews non usò mezze parole: «Al sindaco non va bene il nostro operato?! Venga, ci sciolga e spieghi alla cittadinanza il perché». Sul caso era intervenuto anche Benedetti (Rifondazione Comunista): «c’è un’Amministrazione che non crede nella partecipazione», aveva detto dando una sua lettura dello scontro col CDF di Stagno. Un altro segnale forte fu dato quando il CDF stagnino disertò l’incontro organizzato dal PD.

Ma quello di Stagno-Biscottino non fu un caso isolato. Abbastanza sopra la righe fu anche la reazione del Consiglio di Frazione di Vicarello, che aveva lamentato ignoranza e mancanza di considerazione e coinvolgimento. «Serviamo solo per l’utilizzo della sala?!» si erano chiesti, avviliti e retorici, i consiglieri. Stesso avvilimento e stessa crisi esistenziale che si respirò anche nel CDF delle Colline che, nel rivendicare il diritto ad avere più rispetto da parte dell’Amministrazione, si chiese: «Abbiamo ancora senso di esistere?!».

Il caso dei CDF è divenuto, nel tempo, anche politico. A Banti (Direzione Italia) fu sufficiente partecipare ad una sola riunione del Consiglio di Frazione di Guasticce per giungere ad una conclusione: «c’è un netto distacco fra la frazione ed il Comune». «Anche per le piccole cose, non sembra esserci risposta e attenzione. Faccio un plauso all’Amministrazione per aver mantenuto i Consigli, ma è un pesante e grave demerito il trascurarli», disse il giorno dopo quella riunione. Lo stesso giovane esponente politico stagnino, nel commentare l’intervista di Collenews all’assessore ai CDF, disse: «il Comune si sveglia tardi; ci aspettiamo azioni concrete a breve». Non bastasse tutto questo, l’opinione di voi lettori: il sondaggio di Collenews (che peraltro risale al 2014) dette un esito poco piacevole. La domanda era: Hanno ancora senso i Consigli di Frazione? Fra coloro che hanno risposto solo il 41,9% ha risposto “sì, ma occorrerebbe fornire loro più potere decisionale“, mentre un netto 58,1% rispose: “no, tanto alla fine chi decide è il Comune“.

Continuano ad essere un valore aggiunto i CDF per il territorio colligiano? In tanti la pensano ancora così, ma una cosa è certa: va invertita la rotta. Vanno ripensati e valorizzati; occorre fornir loro nuovi strumenti e migliorare il loro modus operandi; vanno ascoltati e coinvolti. Altrimenti, quelle persone volenterose del territorio che vi si candidano, nei 5 anni di mandato si logorano, perdono entusiasmo e si finisce così per bruciare delle persone che potrebbero dar molto al territorio ma che, non messe in condizione di farlo, si demotivano e si perdono.

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