Stradone-StagnoStagno La giusta procedura per fare le segnalazioni ad Arpat e una scheda di rilevazione per le maleodoranze. É quanto rispettivamente spiegato e consegnato ai cittadini presenti ieri all’incontro pubblico organizzato dal comitato colligiano per la tutela ambientale Collesalviamo l’Ambiente.

 

In apertura di riunione Schiavon ha fatto un riepilogo della questione inerente l’impianto a biomasse fra Stagno e Guasticce, poi è entrato nel merito del tema della serata, ossia i cattivi odori percepiti nella frazione. «L’anno scorso – così il rappresentante del comitato – abbiamo fatto esposti ad Arpat e Ispra sul problema delle maleodoranze, che tuttavia non provengono solo da ENI; ci sono anche altre sorgenti». Per identificarle Collesalviamo l’Ambiente ha lanciato l’idea di una campagna di rilevazione e chiesto a questo scopo la partecipazione attiva dei cittadini. Ai presenti è stata infatti distribuita una scheda su carta intestata del comitato per la rilevazione delle maleodoranze, in cui segnalare date e orari della percezione dei cattivi odori e anche la relativa intensità.

 

Dal canto suo, Roberto Sozzi ha focalizzato la discussione su un aspetto interconnesso: «sono anni che aspettiamo la centralina di rilevazione atmosferica. Questa non rileverà i cattivi odori, ma se c’è qualche sostanza nociva in queste maleodoranze». «La centralina è importante – gli ha fatto eco Schiavon – ma ancor più importante è il mezzo mobile. Più che altro, occorre soffermarci su quali indicatori di inquinanti verranno rilevati dalla centralina o dal mezzo mobile». Schiavon ha poi annunciato l’organizzazione di banchetti sul territorio per divulgare questa iniziativa. Banchetti che serviranno anche per riconsegnare la scheda di rilevazione, qualora qualcuno l’avesse già compilata.

 

Poi, la spiegazione della “procedura giusta” per fare le segnalazioni ad Arpat. Anche per questo i rappresentanti del comitato hanno distribuito ai presenti una scheda illustrativa della procedura contenente anche i recapiti telefonici. A seguire, è stata la volta degli interventi dei presenti, uno dei quali ha formulato una proposta di incontro diretto con ENI, proposta accolta volentieri dal comitato. Ma un altro cittadino, pur condividendo, ha invitato a non fossilizzarsi troppo sulla raffineria. Infine, la discussione è spaziata su altri aspetti come le fognature e l’inquinamento elettrico.

 

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