rimpatriata CastellanaCastell’Anselmo Una cena, una “rimpatriata” tra amici, come si dice da queste parti, l’occasione per tutti i ragazzi nati e cresciuti a Castell’Anselmo fino ai primi anni del nuovo millennio per ritrovarsi nuovamente e condividere pensieri, ricordi, esperienze di vita in quel paese che ha fatto da cornice ad un’infanzia ed un’adolescenza, ad un passato, insomma, che adesso non c’è più e che, come spesso accade, riaffiora nella forma della nostalgia. É quanto ha avuto luogo venerdì scorso nel paese.

 

A Castell’Anselmo in quegli anni c’era un gruppo di ragazzi, nati tutti tra i primi anni “70 e la metà degli “80. Giovani che hanno vissuto tutti assieme gli anni dell’adolescenza, dei primi motorini, della patente. Castell’Anselmo, in quegli anni, d’estate si arricchiva di presenze e si aggiungeva al gruppo un altro notevole numero di ragazzi e ragazze, provenienti da Livorno e Pisa, ma anche da altre grandi città italiane come Milano, Firenze, Roma. Tra questi c’era chi in questa frazione aveva i nonni, chi i genitori, chi la casa delle vacanze o “di campagna” che dir si voglia ove trascorrere il fine settimana e/o l’estate.

 

E giustappunto ogni estate, tra la fine degli anni Ottanta e gli inizi degli anni Novanta, si raggruppavano una ventina di ragazzi e ragazze che “coloravano” in questo modo le giornate, altrimenti un po’ noiose, di una tranquilla frazione del Comune colligiano. La rimpatriata di venerdì sera, appunto, denominata Quelli che… sono cresciuti a Castell’Anselmo ha consentito a tanti di questi ragazzi e ragazze di ritrovarsi ancora una volta. Giovani che negli anni hanno visto le loro strade dividersi, come accade in tutti i gruppi, per motivi familiari, di lavoro o per circostanze differenti, adesso nuovamente insieme, davanti ad una tavola per condividere, oltre al cibo e le bevande, tanti bei ricordi.

 

Durante i mesi precedenti alla serata del 2 ottobre, questi “ragazzi d’un tempo che fu” si erano già tuttavia ritrovati tramite Facebook, mediante un gruppo che, nel corso delle settimane, si era infoltito sempre più. Di qui l’idea di ritrovarsi tutti – o, quantomeno, buona parte – assieme, dal vivo, oltre lo schermo, per passare una splendida serata all’insegna dei ricordi e delle risate.

 

castello2Ma chi erano questi “ragazzi d’un tempo che fu”?! Tutti coloro che sono cresciuti tra il pallaio de Le Corti e le panchine del vialone. Chi ha vissuto le strutture del Comune, della vecchia Coop, prima che diventassero l’attuale sede del Consiglio di Frazione, e le “stanze del prete” dietro la Chiesa. Chi faceva le corse dei carretti a cuscinetti tra Castello e Le Corti e chi giocava a pallacanestro e a tennis chiudendo al traffico lo stradone sotto casa della “Mammoletta”. E ancora quelli che in motorino, d’agosto, la sera, andavano alla “Casetta” per vedere le stelle cadenti o coloro che facevano interminabili partite di pallone al “campino” a Le Corti. Insomma, una serata per tutti coloro che dai più anziani si sono sentiti dire almeno una volta: «vai a Castello a perderci il cervello». Per tutti coloro che hanno ancora la risata di Daniel nelle orecchie e pare di vederlo sfrecciare per le vie del paese con il suo scooter giallo.

 

Alla fine della serata poi un pensiero è andato anche ad un amico che non è più tra loro e che se fosse stato ancora qui sarebbe stato sicuramente tra gli organizzatori della serata. Un ragazzo che perse la vita tragicamente anni fa, lasciando dentro il cuore di tutti i suoi amici una ferita dolorosa, forse la prima vera brutta esperienza per tanti di questi “ragazzi” che al “tempo che fu” non sapevano ancora che cosa fosse il dolore per la perdita di un amico.

 

Non essendo potuti essere tutti presenti venerdì scorso, questi ragazzi cresciuti, oggi uomini e donne maturi, hanno già deciso di replicare la serata per la prossima estate. E stavolta sperano davvero di essere tutti presenti.

 

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