Collesalvetti La Corte dei Conti scrive al Comune di Collesalvetti. Ma anche a tanti altri. A darne notizia ufficialmente, durante l’ultima seduta del Consiglio Comunale, l’assessore al bilancio Andrea Crespolini. La missiva contiene richieste di integrazioni e chiarimenti inerenti la gestione dei flussi di cassa ed i vincoli specifici di destinazione delle entrate. Ma Crespolini assicura: «nessun riflesso sull’equilibrio di bilancio».
«La Corte dei Conti – così l’assessore in Aula – chiede che vengano assunti provvedimenti adeguati a garantire una puntuale e affidabile rilevazione delle poste vincolate nell’ambito della gestione di cassa. Abbiamo ricevuto una prima comunicazione in data 21 aprile in cui ci venivano richieste integrazioni e chiarimenti inerenti la gestione dei flussi di cassa ed i vincoli specifici di destinazione delle entrate. Abbiamo risposto in data 27 aprile indicando le corrette allocazioni secondo il principio contabile di unità ex articolo 162 del Tuel (Testo Unico degli Enti Locali, ndr) ed i limiti imposti dall’articolo 195 sempre del Tuel».
«La Corte dei Conti ha inviato dal 31 marzo 2015 ad oggi più di 70 deliberazioni identiche a più di 70 Comuni della Toscana – e questa è solo la prima tranche – in cui sostiene, utilizzando una nuova interpretazione rispetto al passato, in netto contrasto rispetto alle interpretazioni di altre Corti dei Conti, come ad esempio quella della Lombardia, ed in netto contrasto con la circolare IFEL (Istituto per la finanza e l’economia locale,ndr) del 14 maggio 2015, una non corretta allocazione e gestione dei fondi vincolati».
«Tale interpretazione ribalta completamente l’attuale modus operandi delle Amministrazioni di tutta Italia. Il tema era stato precedentemente affrontato dalla sezione di controllo per la Lombardia della Corte dei Conti con deliberazione 282 del 15 maggio 2012 e di recente anche dalla Commissione ARCONET (Armonizzazione Contabile degli Enti Territoriali, ndr) chiamata a rispondere ad un quesito specifico su un tema formulato da un Comune toscano. In entrambi i casi sono stati forniti pareri in evidente contrasto con quello espresso dalla Corte dei Conti, sezione toscana. Anche Anci Toscana attraverso il coinvolgimento del dirigente Nicola Falleni del Comune di Livorno ha intrapreso un percorso di coordinamento dei tantissimi Comuni che hanno ricevuto tale deliberazione».
«La questione sollevata – garantisce Crespolini – non ha nessun riflesso sull’equilibrio di bilancio, ma esclusivamente sulla rilevazione delle poste vincolate nell’ambito della gestione di cassa per il 2013. Per i motivi sovraesposti, continuando in una gestione trasparente e chiara del bilancio del Comune che ci ha sempre caratterizzato, l’Amministrazione presterà la massima cura ed attenzione nel considerare i richiami formulati e e nell’effettuare gli approfondimenti con tutti gli altri Comuni interessati al fine di verificare la rispondenza degli indirizzi fin ora seguiti, non solo a rispetto della normativa, ma anche di sana gestione contabile e finanziaria del bilancio».
«Prendendo atto delle indicazioni pervenute, provvederemo a ricostruire l’integrale consistenza della cassa vincolata al 31 dicembre 2013 per evidenziare correttamente le poste che con la nuova interpretazione della Corte devono essere vincolate. Ci coordineremo con tutti gli altri Comuni interessati per cercare di capire se l’interpretazione della Corte dei Conti, sezione toscana, è corretta, se la Corte dei Conti a sezioni riunite approverà questa interpretazione o se questa, come già successo in passato, verrà ribaltata dalle altre sezioni».
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