Collesalvetti L’assessore alle politiche socio-sanitarie, alla scuola e alla cultura del Comune di Collesalvetti, Donatella Fantozzi replica alle dimissioni di Dario Fattorini da presidente della IV Commissione Consiliare. Il consigliere comunale sostenendo che il progetto Cittadinanza Attiva non decolla aveva così maturato la decisione eclatante. Ora a replicargli pubblicamente è appunto l’assessore Fantozzi.
«Nello spirito del ruolo che ricopro quale assessore di riferimento della IV Commissione Consiliare del Comune di Collesalvetti – scrive la Fantozzi in una nota – sento la necessità di dovermi esprimere in merito all’insolita “lettera pubblica” di dimissioni del consigliere Fattorini da presidente della Commissione stessa, fornendo il mio personale punto di vista sulla vicenda della “Cittadinanza Attiva” il cui non avanzamento sarebbe alla base della decisione intrapresa dal consigliere».
«Stupore e disagio» «Premesso che desta stupore e disagio dover prendere atto di una decisione del genere attraverso canali pubblici prima ancora che all’interno delle sedi politiche deputate, ci sono due aspetti che abbisognano dal mio punto di vista di una precisazione netta per il rispetto dovuto nei confronti della nostra comunità. Il primo è che il progetto della “Cittadinanza Attiva” non è altro che uno dei numerosissimi aspetti di competenza di una Commissione importante come questa, che spazia per argomenti dalla scuola ai servizi sociali, dalla cultura all’associazionismo, passando per le politiche giovanili e di genere: solitamente, una scelta importante come quella delle dimissioni dovrebbe essere motivata dal soppesare il positivo e il negativo del lavoro portato avanti in questi 4 anni e solo in presenza di una valutazione di un operato che fosse negativo per la maggioranza degli aspetti trattati si potrebbe comprendere l’oggettività di una tale decisione».
I problemi specifici «Vi è poi da considerare che i “piccoli passi” sul progetto di Cittadinanza Attiva a cui fa riferimento il consigliere Fattorini sono comunque stati più volte resi comprensibili a chi ha voluto interessarsi in modo fattivo di questo progetto: il problema principale sta negli aspetti di sicurezza che riguardano le coperture assicurative dei singoli cittadini. Ma ogni problema è superabile e proprio in occasione dell’ultima riunione operativa, tenutasi il 4 aprile scorso, alla quale il consigliere Fattorini era purtroppo assente, grazie al lavoro congiunto di parte politica e tecnica dell’Amministrazione, con un ruolo non banale dell’Rspp (responsabile della sicurezza) si è arrivati a superare anche gli ultimi ostacoli, tanto che in quella sede si è tenuta anche la formazione per la sicurezza, definendo una volta per tutte che i singoli cittadini che intendano portare avanti i progetti presentati potranno farlo solo affiliandosi ad associazioni già costituite».
«Questo è infatti il modo che spiega perché uno dei progetti di Cittadinanza Attiva, quello legato all’attraversamento dei bambini di fronte alle scuole col supporto dei richiedenti asilo ospiti sul nostro territorio, sia andato già in porto da mesi. Sia chiaro: scelte personali come queste sono libere e insindacabili. Rimane l’amarezza per le modalità con cui si è arrivati a prenderle, con una evidente assenza del ruolo che avrebbe potuto giocare la segreteria comunale del Partito Democratico, oltre che la messa in discussione di un ruolo, quello di consigliere comunale, che proprio perché in passato anch’io ho avuto l’onore ed onere di ricoprire so bene che non può e non deve mai essere reso dipendente in via esclusiva da quei progetti che riteniamo legati alle nostra persona maggiormente rispetto ad altri: abbiamo infatti il dovere di amministrare un territorio grande e complesso, in cui chi vive l’Amministrazione tutti i giorni sa bene cosa significhi misurarsi con le complessità derivanti da problemi enormi come quelli che ci hanno coinvolto anche recentemente (si pensi al caso dell’alluvione e all’enorme numero di progetti di messa in sicurezza idraulica che i nostri uffici stanno seguendo ogni giorno)».
«Dimettersi da un ruolo del genere, peraltro senza aver prima provato tutte le strade possibili per individuare soluzioni condivise in senso alla comunità politica di cui si fa parte, somiglia tanto ad un atteggiamento di smarcamento in vista di un futuro prossimo che guarda già alla primavera del 2019, quando la nostra priorità dovrebbe essere quella di “guardare alle future generazioni e non alle future elezioni”».
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