Nugola Quattro novembre, Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze Armate. Nel Comune di Collesalvetti la frazione scelta dall’Amministrazione Comunale per la cerimonia ufficiale è stata Nugola. Stamattina si sono ritrovati, presso il Monumento ai Caduti  in Via Nugola Nuova, vicino alla Chiesa, il sindaco Lorenzo Bacci assieme ad altri esponenti del Comune, rappresentanti delle Forze dell’Ordine (il maresciallo Francesco Relli per l’Arma dei Carabinieri e il comandante della Polizia Municipale Paolo Cecconi assieme ad alcuni agenti) e sacerdoti (il parroco di Nugola don Jazek Macky, quello di Guasticce don Ramon Guidetti e quello di Castell’Anselmo padre Vincenzo Puzone). Con loro, anche gli alunni delle classi quarta e quinta della Scuola Primaria di Nugola

L’intervento del sindaco Bacci Nel suo intervento, il sindaco ha ricordato gli «uomini che hanno dato la vita per creare un Paese civile e democratico com’è il nostro». Perché – ha precisato Bacci – «non è sempre stato così». «Le persone i cui nomi sono scritti alle mie spalle – ha detto ai ragazzi – sono cittadini del nostro territorio che hanno pagato con la vita in momenti particolarmente duri della vita della nostra nazione». Bacci ha poi omaggiato le Forze Armate, evidenziandone il ruolo importante anche in tempo di pace. Poi, alcune parole sulla disastrosa alluvione del settembre scorso: «32 famiglie hanno dovuto abbandonare la loro casa» e sottolineato il ruolo delle Forze dell’Ordine anche in questa circostanza. «Noi siamo in tempo di pace – ha proseguito – ma altri nostri concittadini del mondo, no», così il primo cittadino, che ha concluso trattando il tema dell’unità nazionale. Un intervento, il suo, contro i campanilismi. «L’unità nazionale – così il sindaco – è rinunciare alle proprie particolarità in nome di un ideale più grande». E, quanto alle particolarità ha aggiunto: «mi hanno rimproverato perché ora c’è un’unica cerimonia a livello comunale: prima andavamo frettolosamente da un paese all’altro, ma non aveva senso; si è colligiani anche così».

La preghiera Successivamente il parroco di Nugola, don Jacek Macky ha recitato questa preghiera: “E voi, caduti, di ogni stirpe e di ogni lingua, di ogni popolo e nazione, voi che siete accanto a Dio nella luce eterna, voi che vi presentate, in buona parte, senza nome, per rendere in eroica umiltà, quasi più autorevole, la vostra voce, otteneteci da Dio la grazia di vedere, nell’intero nostro mondo, quella pace per la quale avete combattuto e dato la vostra vita. Dio infinitamente grande, tu non disdegni di entrare nell’intimo di ciascun uomo: osiamo chiederti, perciò, di far nascere in tutti propositi di conversione. Ti chiediamo in particolare che le triste vicende di guerra aiutino anche noi, a percepire l’inconsistenza e la mancanza di significato di tanti nostri comportamenti, ambizioni, stili di vita, e far emergere, invece, quei contenuti di solidarietà e di generosità, di coraggio, di senso di una comune appartenenza e di un comune destino, di serietà della morte e della vita, sui quali si può fondare non una impossibile sicurezza terrena, ma una migliore capacità di affrontare le sfide del presente e di costruire il futuro. Per Cristo nostro Signore. Amen

In conclusione, un bambino ed una bambina hanno deposto una corona di alloro al monumento ai caduti e cantato, assieme a tutti i presenti, l’inno nazionale accompagnati da una flautista  della Scuola di Musica “Clara Shumann”

Segui Collenews su Facebook, clicca “mi piace” qui

Seguici su Twitter, clicca qui