targhe ricordoCollesalvetti e Vicarello all’insegna della memoria. Con due targhe, affisse rispettivamente alla scuola media di Collesalvetti e nel plesso della scuola elementare di Vicarello, sono stati infatti ricordati e celebrati dal Comprensivo scolastico “Anchise Picchi” del territorio due personaggi del territorio: Benedetto Mondini e Laura Locci.

 

Benedetto Mondini già assessore alle attività produttive e allo sviluppo economico del Comune di Collesalvetti durante la consiliatura Nista, è stato anche vicepresidente di Spil. Nel corso della sua carriera politica, l’ex numero due della Società Porto Industriale di Livorno è stato anche leader della segreteria comunale della DC di Collesalvetti. Sempre nelle file democristiane, ricoprì anche incarichi a livello provinciale. Scomparso un anno fa, ai suoi funerali partecipò una gran folla. Recentemente sempre alle scuole medie di Collesalvetti, un memorial alla presenza di Enrico Letta.

 

Maria Grazia Fontani, dirigente scolastico Comprensivo Picchi

Maria Grazia Fontani, dirigente scolastico del Comprensivo “A. Picchi”

«Abbiamo così contraccambiato la generosità della signora Anna Mondini», così Maria Grazia Fontani, dirigente scolastico del Comprensivo “A. Picchi”. Durante il memorial alla presenza dell’ex presidente del Consiglio fu infatti elargita una donazione da parte della signora Mondini da destinare all’acquisto di sussidi e materiale didattico in favore del Comprensivo Picchi. Grazie ad essa è già stato acquistato del materiale didattico per bambini con esigenze educative partticolari.

 

Laura Locci E se Collesalvetti ricorda Benedetto Mondini, non da meno Vicarello fa con Laura Locci, scomparsa 3 anni fa. Anche nel caso della Locci, la famiglia omaggiò l’istituto di alcune donazioni. La targa ricordo vuol essere dunque un modo da parte dell’Istituto Picchi per manifestare la propria riconoscenza, ma anche e soprattutto per far sì che la memoria di quella maestra che là insegnò per tanti anni sia perenne. Donna dedita al suo lavoro, dolce e ferma al contempo e professionista paziente, Laura Locci amava anche scrivere poesie. La sua famiglia bandì infatti anche un concorso di poesia in sua memoria.

 

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