Mario BotteghiGuasticce “Aspettando la sagra”, l’evento trial in programma per il 10 e l’11 settembre prossimi al Lago Alberto di Guasticce, si avvicina. Oggi pomeriggio alle 18:15 ci sarà la riunione organizzativa, al lago stesso. Intervistato da Collenews, Mario Botteghi, uno degli organizzatori, spiega come sarà strutturata questa kermesse, come è nata l’idea di riportala in vita e il perché della nuova location. Ma soprattutto guarda in prospettiva e formula la proposta di costituire una Pro Loco a Guasticce, per riorganizzare la sagra coi fasti d’un tempo, ma non solo.

 

Botteghi, spieghiamo come sarà strutturata questa sagra

«Questa prova della sagra sarà strutturata come una sagra formato mignon: ci saranno degli stand lungo il percorso del lago; ci sarà un palco per le esibizioni e pane e pomodoro con prodotti tipici del territorio. Nel menu ci sarà anche zuppa, carne alla brace e dolce. Anche la birra sarà fatta con luppoli del territorio. Tutto questo per risvegliare un po’ il paese e provare a riassaporare l’atmosfera della sagra di un tempo. Abbiamo chiesto la collaborazione a tutti. Ci sarà una compagnia teatrale, Arteviva, che farà degli spezzoni di musical, ma ci sarà anche un DJ che allieterà la serata con musica anni ’80. Il giorno dopo, invece, spazio al vernacolo e ancora musica. Anche nel pomeriggio, tuttavia, ci saranno degli eventi: giochi per bambini e altro ancora in attesa della serata. Ci sarà un bus navetta: verranno rese note a breve le fermate, sui Social Network e sulle locandine, sulle quali ci sarà anche un numero di telefono per chi avesse eventualmente difficoltà».

 

Com’è le è venuta in mente l’idea di riportare in vita questa kermesse?

«Dell’idea è parecchi anni che se ne parla, anche con Delia Menicagli e altre persone di Guasticce. La sagra storicamente è nata come forma di sostentamento alla squadra del paese, ma al di là di questo è un bene della comunità. Abbiamo pensato che fosse bello riportarla in vita. Così, anche cogliendo l’occasione del fatto che il lago ora ha un gestore, la Pro Loco “Vivere Insieme” di Stagno, con Emanuele Marcis abbiamo deciso di provare a rimettere in piedi il tutto. Noi guasticciani, la Tenuta Bellavista Insuese, la Pro Loco… insieme si può far qualcosa di buono».

 

Lago AlbertoLa sagra storica veniva fatta nella piazza del paese, ora invece la scelta del Lago Alberto come location. Perché?

«L’idea del Lago non è venuta in mente a me, ma a Sabina Vitarelli. Quando ci fu proposto (a me e ad altri guasticciani) l’anno scorso di fare una prova, i tempi non erano ancora maturi. Ora sì. E cogliendo il fatto che quest’anno il lago ha un gestore… Peraltro, sono già stati fatti numerosi eventi in quella location che hanno funzionato bene, per cui… perché non provare a fare la sagra del pane al pomodoro lì! Con ciò, l’idea è quella, l’anno prossimo, di riportare la sagra in paese. Ma intanto… perché non sfruttare questo bell’ambiente».

 

Tante le voci sul perché della fine della storica sagra, che non ha più ravvivato il paese d’estate come era un tempo già da molti anni. Qualcuno identificava proprio nella location il problema. C’era chi diceva che in paese disturbava il vicinato… Lei che ideasi è fatto?

«Oltre alla location, secondo me, finì perché non ci fu ricambio generazionale. Il gruppo storico, mano a mano che passano gli anni… Le persone vanno avanti con l’età e tutto diventa più complesso. Non c’è mai stato un ricambio generazionale e quei giovani che prima facevano volontariato servendo ai tavoli ora si sono un po’ allontanati. E con poche persone è difficile metter su una cosa del genere. Io comunque ho esteso l’invito a tutta la comunità guasticciana. L’anno prossimo perché non riorganizzarla com’era un tempo!».

 

C’è lo spirito giusto nel paese per rimettersi in gioco con quest’avventura?

«Io lo spero. Spero che il paese capisca che le cose vengono fatte perché ci fa piacere farle, che la sagra è un bene della comunità. Ci sono vari gruppi che organizzano manifestazioni, sono cose importanti, però io ho sempre creduto che l’unione fa la forza, al di là della logica dei piccoli orticelli».

 

Avete reperito sufficienti volontari per rimettere in piedi il tutto o avete bisogno di altre persone? Come ha risposto per ora il paese a questa iniziativa in termini di partecipazione all’organizzazione?

«Domani abbiamo la riunione organizzativa al Lago Alberto alle 18:15 per vedere in quanti siamo. Abbiamo chiesto aiuto a tutti; davvero tanti i ragazzi che si sono presentati per darci una mano. Oltre a loro, ci sarà il gruppo delle Abilmente Creative che contribuirà portando dei dolci, Il Condominio che pure darà una mano. E chiunque vorrà unirsi per realizzare questi due giorni per la frazione è il ben accetto».

 

E all’evento stesso, il 10 e l’11 settembre prossimi, che affluenza vi aspettate?

«Abbiamo pubblicizzato l’evento un po’ in tutto il Comune e su Livorno. Non so quanta gente verrà, spero tanta. Ma anche venisse solamente gente del paese e qualcun altro dalle altre frazioni, sarebbe già un bel risultato».

 

Dunque, quella di quest’anno è “Aspettando la sagra”, con l’intenzione di rifarla l’anno prossimo con i fasti di un tempo. Varie le questioni a questo proposito, a partire da quella della location. Da anni si parla di fare dell’area in fondo a Via della Colmata un’area feste e fiere. Che chiaramente necessita di un gestore, che potrebbe essere una Pro Loco che raggruppi tutte le realtà del paese per fare squadra e costruire assieme. Una Pro Loco, associazione regolarmente registrata, potrebbe esser un potenziale gestore per quell’area? Questo percorso lo vede fattibile di qui all’estate dell’anno prossimo?

«Se iniziamo a lavorarci già da adesso… Il progetto è proprio quello di fare una Pro Loco anche a Guasticce. Se così sarà, questo percorso sarà fattibile. Occorrerà poi fare sinergia con le Pro Loco dei paesi confinanti. La sagra del pane al pomodoro si può rifare come ai vecchi tempi, così come altre feste. Se noi riusciamo a parlarne (ad ottobre ci sarà un incontro in questo senso) e a portare l’idea in Consiglio di Frazione… Fare una Pro Loco è la prima tappa per poi aprire un tavolo per progetti futuri. Io ci spero, poi chiaramente bisogna vedere come risponde la gente».

 

Segui Collenews su Facebook, clicca “mi piace” qui

Seguici su Twitter, clicca qui