Stagno Continuano le “battaglie” del comitato Collesalviamo l’ambiente. Numerosi e diversi i fronti aperti, anche se gli uomini e le donne del comitato danno chiaramente priorità alle questioni in scadenza, per le quali cioè i tempi stringono per la presentazioni di ricorsi o documenti di altra natura. Al centro dell’attenzione di Collesalviamo l’ambiente, la centrale a biomasse in costruzione fra Stagno e Guasticce; lo spostamento di Lonzi a Biscottino e le maleodoranze a Stagno.

 

Centrale a biomasse Quanto al già ventilato possibile ricorso al TAR contro la Centrale a biomasse, spiega Stefano Seghetti «abbiamo un parere legale molto confortante sulla possibilità di ricorrere, ci sono stati infatti dei vizi procedurali per cui ricorrere. Il ricorso dovrà essere presentato entro il 9 ottobre. Abbiamo chiesto all’assemblea un mandato a procedere in questo senso e valuteremo relativamente a questo». Quello che è certo, se non si frapporranno problemi ostativi, è che «abbiamo, sia come direttivo che come assemblea, la certezza della volontà di ricorrere».

 

Spostamento di Lonzi a Biscottino Su questa questione «nessuno – spiega Seghetti – si sente rassicurato e soddisfatto dalle risposte emerse in Consiglio Comunale. Vogliamo valutare bene la cosa assieme a dei periti e presentare alla Provincia un’osservazione sul procedimento in corso di modifica dell’AIA. Abbiamo 60 giorni di tempo per presentarle. Non solo il Comune di Collesalvetti, ARPAT o ASL possono presentare osservazioni, ma anche noi. E lo faremo. Lo faremo sulle possibili criticità ambientali di tutto questo. In termini di fatti, l’unico atto che il Comune ha realizzato è una delibera di Giunta con cui essa chiede una valutazione da parte degli uffici sulla possibilità di variazione della destinazione. La nostra sensazione è che questo sia un atto per prendere tempo, senza nulla di concreto».

 

«Abbiamo formulato un testo di petizione popolare che abbiamo già iniziato a far firmare e che faremo circolare per tutte le frazioni in cui i cittadini chiedono al Comune di andare a deliberare per limitare al più possibile le sostanze che possono essere trattate. Un restringimento che rappresenterebbe un atto concreto (e non un semplice atto interlocutorio) nel pieno rispetto della legge e che costituirebbe una manifestazione chiara di volontà politica».

 

Raffineria EniMaleodoranze a Stagno Infine, all’attenzione del Comitato, anche la maleodoranze a Stagno «che – lo sottolinea ancora Seghetti – derivano in buona parte da Eni, come constatato da Arpat. Abbiamo fatto richiesta di accesso agli atti ad Arpat stessa. Ispra ha chiesto ad Eni di mitigare con degli interventi queste maleodoronaze ed Eni ha elaborato un cronoprogramma. Ma vogliamo controllare anche noi che questo cronoprogramma vada avanti. La richiesta di accesso agli atti si inserisce infatti in questo percorso. Non possiamo fare controlli noi, ovviamente, possiamo solo pungolare affinché nessuno “dorma” e il programma vada avanti speditamente».

 

«Arpat – conclude Seghetti – ha chiesto a noi di chiedere a nostra volta ai cittadini di segnalare frequentemente al loro numero verde questi problemi, in modo che loro possano determinare sulla base di una mappa temporale la natura e l’origine del fenomeno. In questo modo, loro possono fare una verifica, possibilmente immediata, ma comunque sia la segnalazione serve a stilare una mappatura, il che è di grande aiuto per capire il problema. Abbiamo insistito con i cittadini affinché questo avvenga. La centralina non è utile da questo punto di vista. Le maleodoranze ancorché non tossiche peggiorano la qualità della vita».

 

Stefano Seghetti (Collesalviamo l’Ambiente)

Petizione popolare Intanto, la raccolta firme contro lo spostamento di Lonzi a Biscottino è già partita. A Stagno e a Guasticce la petizione è in corso e il Comitato ha lasciato i relativi moduli in alcuni locali. A Guasticce sono state raccolte circa 150 firme e a Stagno 180, «ma stiamo ancora proseguendo – spiega Seghetti -. Saremo presenti alla fiera del 13 a Guasticce. E faremo campagna anche nelle altre frazioni». Intanto, è previsto un volantinaggio davanti alla sede che ospiterà la prima conferenza dei servizi sul caso Lonzi, giovedì 1 ottobre.

 

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