Guasticce Tutto era iniziato con la manifestazione di ieri mattina: Schiavon che porta, assieme ad altri, uno striscione con su scritto “Sindaco: basta discorsi, ora i fatti” e Bacci che replica irritato: «vuole discolparsi da errori commessi in passato» (leggi qui). Un episodio di ieri, che però non è finito col calar del sole, anzi. Schiavon, infatti, annuncia di voler «tutelare in ogni sede la mia onorabilità in difesa da insinuazioni e offese meschine e gratuite pronunciate indossando i simboli della Repubblica Italiana». Questo il testo della lettera che ha spedito a Collenews:
La lettera «Caro Direttore, alcune considerazioni rispetto alla manifestazione a salvaguardia della Scuola di Guasticce sopratutto dopo il puntuale articolo pubblicato dal Suo giornale».
«A nessuno è sfuggito, neanche al Sindaco, che, per come si è svolta la manifestazione, a molti sia apparsa come una mera strumentalizzazione politica da parte, o a favore, di candidati e/o rappresentanti di Partito nell’imminenza della tornata elettorale per le Regionali, è parso ovvio a molti tra i manifestanti che i candidati e i molti amministratori presenti avrebbero potuto partecipare “semplicemente” inserendosi nel corteo dei nonni, dei genitori, degli insegnanti evitando inutili e strumentali passerelle; di questo si sono accorti anche i rappresentanti del Coordinamento Lavoratrici e Lavoratori Livornesi, i rappresentanti del call-center di Guasticce e infine i rappresentanti sindacali che, presenti per sostenere le giuste istanze dei bambini, dei genitori e della Frazione, hanno, per proprio conto e non senza polemizzare, abbandonato il corteo».
«Come non si può tacere che lo striscione “incriminato” sia stato preparato direttamente da parte degli aderenti al Comitato dei Genitori di Guasticce evidentemente non soddisfatti delle risposte avute fino a questo momento e non dai cittadini che lo sorreggevano».
«In ultimo, ma non meno importante desta stupore il grave e gratuito riferimento del Sindaco alla mia persona che, cosi’ come riportato dal Suo Giornale, “….vorrebbe discolparsi da errori commessi nel passato” ; invito il Sindaco pubblicamente a rendere noti a me e ai cittadini questi presunti errori, magari fornendo dettagliato elenco di riferimento, e magari, se lo vuole, a riportare FEDELMENTE le parole gravemente offensive pronunciate , indossando la Fascia Tricolore all’indirizzo mio e di coloro che, nel pieno rispetto delle regole Democratiche sorreggevano “quello” striscione».
«Sarà mia cura, naturalmente, tutelare in ogni sede la mia onorabilità in difesa da insinuazioni e offese meschine e gratuite pronunciate indossando i simboli della Repubblica Italiana». (firmato: Paolo Schiavon)
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Non mi scandalizzo facilmente, ho i miei anni, conosco abbastanza il mondo e so che anche ai politici più navigati possono scappare frasi poco simpatiche, ma è il contesto che detta le regole; il primo cittadino, nel bel mezzo di una manifestazione a difesa della scuola di Guasticce, ha pronunciato parole estremamente ingiuriose rivolte a chi, con metodi ancora democratici, reggeva uno striscione di protesta.
E questo show è andato in onda, cosa molto grave, alla presenza di tanti bambini.
Io non sono nessuno, lo capisco da sola, ma un linguaggio del genere non si usa neanche in presenza di una signora che per età potrebbe essere tranquillamente la madre del sig. Sindaco.
Effettivamente adesso che il sindaco ha fatto questa affermazione dovrebbe andare a fondo, e spiegare cosa voleva dire.
Ritengo opportuno esprimere tutta la mia vicinanza e solidarietà, oltre che a Paolo Schiavon, anche agli altri cittadini che sostenevano lo striscione nel quale veniva espresso il malumore dei genitori che si stanno impegnando in maniera encomiabile non solo per salvaguardare la permanenza della PRIMA CLASSE nella scuola di Guasticce, ma per tutelare la buona scuola di tutto il paese!
Si riconferma ancora una volta la poca tolleranza del Sindaco Bacci a chi prova ad esprimere, in maniera democratica, pareri diversi al suo modo di operare, scaricando sugli ex Assessori ( è già capitato anche al sottoscritto, ex assessore ormai nella notte dei tempi ) tutto ciò che nel Comune di Collesalvetti non funziona o che rischia di non andare a compimento rispetto ai suoi programmi.
E’ chiaro che l’intolleraza di Bacci nei confronti di chi non dimostra acquiescenza nei suoi confronti, sta superando i limiti. Stento a credere che un sindaco si rivolga con epiteti pesanti ( e qui non ripetibili) nei confronti di concittadini che protestano in difesa di una scuola pubblica che si vuole sempre più smantellare. Il fatto di non condividere uno striscione (peraltro innoquo) non può far scadere il primo cittadino a livelli inqualificabili. Quanto alla affermazione nei confronti di Schiavon…..se non puo’ supportare cio’ che ha detto, ritengo che debba chiedere scusa al più presto.
Paolo è stato amministratore onesto e capace ma Bacci evedentemente non ha ancora capito quali sono le regole della democrazia…..e reagisce con il suo stile.
Leggendo l’ articolo non posso fare a meno di esprimere la mia amarezza per quanto sembra essere accaduto durante la manifestazione, legittima e motivata, a difesa della scuola primaria di Guasticce.
Ritengo, con umiltà intellettuale, che quanto abbia espresso il Nostro, (mio) Sindaco nei confronti di un Suo concittadino, ma ancor prima di una Persona che, insieme ad altri, manifesta sostenendo uno striscione, appaia quantomeno inappropriata in quanto “utilizza” motivazioni di dissenso orientate alla persona e non alle idee.
Il Politico sa che tra i propri compiti ci sono onori ma anche oneri. In un’autentica DEMOCRAZIA il pluralismo Partitico (o delle idee) ritengo sia la chiave di accesso per un confronto dialogico costruttivo in un ottica di condivisione (reale) per il raggiungimento del medesima scopo ; nello specifico, il mantenimento di “Una buona scuola”, così come per la “tutela dell’ambiente”.
Utilizzando parole di G. Sartori (politologo) ricordiamoci che “la Politica è la sfera delle decisioni collettive sovrane”
Auspico che ciascuno di noi, per la propria specificità (di ruolo, compito, di cittadino) continui a credere e attivarsi per la nostra Comunità e si ri-unisca al nostro Primo Cittadino e Lui a Noi, affinchè la Sua “purezza intellettuale” non si perda nel politicismo.
Mi permetto di terminare con un abbraccio al Sindaco e a tutti coloro che attivamente “lavorano “ per costruire e non decostruire questa nostra comunità. Un abbraccio a Paolo.