Moreno BotriniGuasticce Moreno Botrini, 41 anni, guasticciano, lavora come impiegato per una ditta di amministrazione di condomini. «Lavoro per risolvere i problemi e per questo mi sono candidato al Consiglio di Frazione di Guasticce», racconta intervistato da Collenews. Per Botrini, numerose saranno le questioni che il nuovo Consiglio dovrà affrontare: dalla situazione idrogeologica del paese alla questione occupazionale, passando per le soluzioni per un paese-dormitorio e anche il tema della sicurezza. Fondamentale, per Botrini, anche una comunicazione di massa ai cittadini con mezzi nuovi per rendere trasparente l’attività del Consiglio.

 

Botrini, all’Assemblea di presentazione dei candidati si è discusso anche di quale debba essere il ruolo dei Consigli di Frazione, di quali tematiche pensa debbano occuparsi? Questioni ambientali, sicurezza idrogeologica, viabilità, urbanistica? Oppure il loro ruolo si esaurisce nell’organizzazione di eventi ricreativi? O ancora un mix di entrambi i fattori?

«In primis bisogna pensare a risolvere i problemi dei cittadini e del territorio. C’è l’Area Servizi; l’Interporto… Poi, certo, anche cose ricreative, per l’aggregazione della comunità, che c’è ne sempre meno. Visto che il Comune ha istituito i Consigli di Frazione per sentire il parere della popolazione, anche se non vincolante, spero dia loro ascolto».

 

Perché votare Moreno Botrini?

«Perché sono nuovo; non mi sono mai avvicinato ad un Consiglio di Frazione. Non ho legami col passato. Un ricambio generazionale penso sia solo positivo. Il mio modo di vedere credo rappresenti un valore aggiunto rispetto a chi vi è dentro da una vita; immischiato in tematiche che non rendono libero il pensiero».

 

Quali sono le questioni, le problematiche più impellenti di cui vorresti il nuovo Consiglio si occupasse sin da subito?

«La situazione idrogeologica del paese; la questione occupazionale – si pensi alla chiusura della Coop (leggi qui, ndr) – le soluzioni per un paese-dormitorio e anche il tema della sicurezza. Dobbiamo pensare a soluzioni nuove».

 

Pensa di riuscire ad essere eletto?

«Spero di sì».

 

A quali elettori si rivolge e perché?

«A tutti quegli elettori che hanno voglia di qualcosa di nuovo all’interno di questo organi. C’è bisogno di variare. Se ci sono sempre le solite persone a fare le solite cose… Ho girato tanti posti di lavoro nei quali ci sono sempre le solite persone…. Si va avanti male così. Si dice sempre “non cambia nulla; son sempre i soliti”, proviamo a dare la sterzata. Questo è uno degli elementi che mi ha portato a candidarmi».

 

In che modo pensa debba lavorare il nuovo CDF?

«Non avendo mai fatto parte di un Consiglio di Frazione non posso addentrarmi molto nella risposta, ma una cosa per cui mi batterò sarà la comunicazione di massa, a tutti i cittadini. Si deve pubblicizzare ciò che si è deciso, cosa è stato fatto e cosa richiesto, così come le risposte che sono state date da parte dell’Amministrazione Comunale. Ho sentito più volte negli anni lamentele di persone che si erano rivolte al Consiglio di Frazione, ma che non avevano mai avuto risposta. La gente si allontana se non è coinvolta. Il verbale in bacheca non basta; le persone vanno avvicinate all’attività del CDF in altra maniera».