Collesalvetti Il Partito (Democratico) e la Parrocchia. La Festa de l’Unità e la Sagra della Pizza. Due realtà diverse il PD colligiano e la comunità cattolica di Collesalvetti; due eventi diversi, quelli organizzati dall’uno e dall’altra. Diversi, ma sovrapposti, in contemporanea. E questo, qualcuno non l’ha digerito. A farsi portavoce del disagio, lato Parrocchia, è M. G. – preferisce mettere le sue iniziali nell’articolo, anziché il nome completo, pur dicendosi certo che tutti sappiano di chi si parla. La sua non è una dichiarazione di guerra al PD, ma una espressione di amarezza. «Per 21 anni ci siamo trovati d’accordo, perché quest’anno è andata così?!».
Non crede in un qualcosa di intenzionale M. G., pur ammettendo che esistono frizioni fra PD, Parrocchia e Pro Loco. Lo stesso Dario Fattorini lo ammise in un’intervista a Collenews (leggi qui). Piuttosto – è la tesi di M.G. – problemi nella calendarizzazione delle varie Feste de l’Unità nelle varie frazioni. «Mi stupisco del Sindaco e dell’entourage del PD. Come mai non si è potuto trovare un accordo?! Probabilmente sarà stata convocata una riunione a questo scopo e forse il parroco non ha potuto partecipare, ma lo si poteva contattare comunque. Lo sanno tutti quando viene fatta la Sagra della Pizza; sono 21 anni che viene fatta nel solito periodo; non capisco perché quella democratica abbia dovuto sovrapporvisi».
M. G. non è l’unico ad aver notato la cosa e ad averla segnalata a Collenews. La volontà di dialogo, tuttavia, sembra prevalere sull’amarezza e, da parte di chi ha segnalato la cosa al giornale, il messaggio per il PD è chiaro: «le due feste rappresentano un’occasione di autofinanziamento per entrambi, non pestiamoci i piedi a vicenda».

Il fatto é che le casse del PD sono meno vigorose, dovuto ciò dalla perdita del Partito democratico a Livorno. La parte dello stipendio che ogni politicante dava alle casse del partito, adesso non c’è piu e sono in mezzo ai debiti, a fronte delle ingenti spese che sostengono. Quindi ogni mezzo é valido per raccogliere soldi e rimpinguare le casse, anche rubare i clienti del parroco di Collesalvetti.
Sono dell’idea che le feste vadano calendarizzate e fatte nell’area feste del palazzetto, unico luogo adibito a feste paesane, limitando il disagio alle abitazioni limitrofe alla sagra.
“I clienti del parroco” ahahah bella questa 🙂
sig franco mi pare una stupidaggine obbligare a fare le feste nella aerea palazzetto.
quindi anche a vicarello ono possono più fare le feste dove adesso perchè ci sono le case vicine? e i locali vicino alle abitazioni che fanno musica fino a notte inoltrata? Perchè non parla di quelli?
E dove c’è scritto che quello che dice lei è l’unico luogo adibito alle feste?
In alcune occasioni è meglio pensare a fondo prima di dare soluzioni…