Collesalvetti – Dopo la relazione pronunciata dall’assessore Benedetti in merito al progetto Comparto “Ferrovia”, si è aperto un intenso dibattito durante la seduta del Consiglio Comunale. Nonostante l’approvazione finale della delibera (18 voti a favore, 1 contrario e 2 astenuti), ha destato sorpresa l’intervento di Pier Luigi Bosco, Consigliere Comunale Pd e Presidente della 1^ Commissione, che, dopo aver illustrato le diverse modifiche fatte rispetto al progetto originale, ha annunciato l’intenzione di votare contro: «Io credo che sia compito del Consiglio Comunale analizzare la proposta di delibera, avendo presente quanto affermato dal legislatore fin dal 1977, quando ha elaborato la Legge 10 ( “Norme per la edificabilità dei suoli”, ndr), quando ha inteso affermare che le trasformazioni territoriali alterano il sistema di relazioni. Ed è necessario – prosegue – che anche colui che le realizza sopporti l’onere delle spese necessarie per riportare in equilibrio il sistema alterato.
Ne deriva che gli oneri posti a carico del lottizzante non sono riferiti soltanto alle opere di urbanizzazione, ma devono altresì correlate da un fabbisogno arretrato ed in prospettiva un organico sviluppo urbano comune. Credo sia necessario muoversi – continua -, in quanto Consiglio Comunale e come auspicato dal legislatore, adottando quella progettazione degli elementi planovolumetrici più vincolanti. Ecco perché è opportuno e giusto chiedere, come previsto dalla scheda di regolamento urbanistico, la realizzazione di spazi di verde pubblico attrezzati, di parcheggi pubblici, di piste ciclabili, di marciapiedi, di strade adeguate in considerazione dell’idoneità funzionale delle opere di urbanizzazione atte a soddisfare le esigenze pubbliche».
Bosco entra nel merito: «Mi sembra poco soddisfacente e poco attento all’interesse pubblico approvare un progetto che prevede una pista ciclabile di un metro e mezzo, cioè praticabile in un solo senso di marcia; strade con il marciapiede da un solo lato della carreggiata e che saranno successivamente cedute all’Amministrazione Comunale, disattendendo – dichiara – una indicazione dell’Ufficio Lavori Pubblici del Comune di Collesalvetti che, nel novembre 2011, scriveva che, nelle nuove strade che saranno cedute successivamente all’Amministrazione Comunale, i tratti di marciapiede sono da ritenere indispensabili per i pedoni e per i diversamente abili. Invece, i tratti di marciapiede lungo via Falcone hanno la dimensione di un metro, quando la normativa sostiene che devono avere una larghezza minima di 1,50 metri».
«Inoltre – sostiene – verranno realizzate strade private senza marciapiede, senza possibilità di invertire il senso di marcia e dove, in caso di necessità, sarà problematico l’intervento dei mezzi di soccorso. Vorrei sottolineare alcuni problemi relativi ai parcheggi adiacenti a via Falcone. Nel parere dell’Ufficio Lavori Pubblici già citato, si afferma che gli stalli dei parcheggi previsti in adiacenza risultano mal collocati ed è da evidenziare che le corsie di marcia, a servizio delle fasce di sosta, devono avere una larghezza di 3,50 m per la sosta longitudinale e di 6 m per quella perpendicolare. Nella cartografia allegata alla delibera – ribatte ancora – le corsie di manovra sono indicate rispettivamente in 3,21 e 5 m, mentre le corsie di accesso sono inferiori a 5 m. Inoltre, è stata derogata la distanza tra gli edifici di via Falcone: questo non dovrebbe avvenire».
Bosco conclude il suo intervento affermando che «nella documentazione finora prodotta, non mi sembra di aver mai notato sottolineature rispetto a norme esistenti e non totalmente applicate. Avrei preferito che le problematiche e le problematicità fossero evidenziate per poter approfondire e motivare con cognizione di causa la mia opinione. Concludo il mio intervento preannunciando che non voterò a favore di questa delibera».
Giuseppe Iurescia, capogruppo Pdl e Vice Presidente della 1^ Commissione Consiliare, ribatte che «noi siamo la minoranza politica di questa Amministrazione Comunale. In tutte le riunioni di questa commissione abbiamo discusso e sono state prospettate le carte del progetto da parte dell’assessore Benedetti. Il punto è sempre stato trovare una linea comune di fronte a questo progetto». E ancora: «Quello che noi vorremmo sottolineare è che in sede di Commissione bisogna dire sì o no ad andare avanti nel progetto. Non è possibile ritrovarsi oggi, quando dobbiamo approvare una delibera, con il Presidente della commissione che esprime veti. Noi avevamo tutta la buona volontà affinché si approvasse questa delibera: noi siamo sempre propensi affinché le cose vengano fatte perché, fin dall’inizio di questa legislatura, abbiamo dichiarato l’intento di voler fare un’opposizione costruttiva. Noi – afferma ironicamente – ci domandiamo: cosa dobbiamo fare adesso? Votare a favore, contro o astenerci?».
Sulla stessa lunghezza d’onda Valerio Cignoni, capogruppo Rci: «Seguendo ciò che ha detto l’Assessore, guardando le carte ed avendo partecipato ai lavori della commissione, penso che questo piano di delibera sia da approvare senza ombra di dubbio. I dubbi che avevamo espresso sono stati fugati. Gli elaborati sono sempre stati modificabili. Noi non possiamo sostituirci alle relazioni dei tecnici. E devo ricordare che esiste un documento dove c’è scritto che la commissione consiliare preposta ha votato a favore». Mentre Libera Camici, capogruppo Pd, ha ringraziato «la commissione perché è riuscita a migliorare il progetto del Comparto “Ferrovia”» e manifestato «rispetto (per) la decisione del consigliere Bosco, anche se non rispecchia la posizione assunta dal partito».
Infine, l’assessore Benedetti ha voluto «tranquillizzare il Consiglio Comunale perché questo progetto non ha usufruito di nessuna deroga alle normative vigenti. Per quanto riguarda la strada privata, una norma introdotta da questo Consiglio Comunale parla di una viabilità di accesso di almeno 5 m e questo è stato rispettato. I parcheggi – prosegue – hanno ricevuto un parere positivo da parte dell’Ufficio Urbanistica, dalla Conferenza dei Servizi e dal Comandante della Polizia Municipale. Chiudo dicendo che io sono un operaio che fa l’Assessore con delle deleghe specifiche e che sotto di me esiste una struttura tecnica, l’Ufficio Urbanistica, con un livello di preparazione e di competenza che in ben pochi altri Comuni è possibile trovare».