scuola GuasticceGuasticce Vivace, convinto e partecipato. E’ stato tutto questo l’open day di questa mattina presso la scuola di Guasticce. Dalle 10  a mezzogiorno numerosi genitori, infatti, si sono recati presso la scuola per visitarla e conoscerne meglio strutture e offerta formativa. All’uscita, abbiamo intervistato Lisa Patricelli, una mamma per chiederle le sue impressioni su questo open day e sulla scuola stessa.

 

 

 

 

 

 

 

Lisa Patricelli

Lisa Patricelli

É il primo figlio che sta per iscrivere alla scuola primaria?

«Sì»

 

Che cosa si aspetta che impari nei prossimi 5 anni?

«Prima di tutto l’educazione, anche se è un ruolo, quello educativo, svolto già dalla famiglia, ma anche la scuola ci mette del suo. Mi aspetto che impari le nozioni fondamentali della matematica e dell’italiano; che impari a stare con i compagni e ad aver rispetto delle maestre e dei compagni».

 

Pensa che nella scuola che ha appena visitato il suo bambino possa trovare un ambiente stimolante per la sua formazione?

«Sì; stimolante. Mi sembra che ci sia tanto materiale e tanta volontà da parte degli insegnanti. Più che altro mi sembra che sia un ambiente molto accogliente. Quando sono alla scuola materna i bimbi sono piccoli e quindi ci vuole un ambiente accogliente; che le maestre siano non solo brave nelle attività didattiche, ma anche affettuose con i bimbi. Quando vanno alle elementari non sono tanto più grandi e mi sembra importante quindi che questo aspetto permanga. Maestre che vengono per l’open day,in un giorno per loro non lavorativo e in gran numero e che offrono anche la merenda; beh… mi sembra un dato non da poco».

 

Quali sono gli aspetti che potrebbero portare voi genitori ad una eventuale iscrizione a questa scuola?

«Sicuramente il considerare che è una comunità piccola, un ambiente raccolto. Per chi sta da sempre o viene a vivere a Guasticce che è un paese piccolo; è importante trovare un ambiente scolastico altrettanto raccolto; accogliente e familiare. Il che non significa che non ci siano tante potenzialità, anzi! L’offerta è grande».

 

Che cosa nell’offerta formativa e nell’organizzazione didattica l’ha particolarmente colpita? Perché?

«Il piano dell’offerta formativa non lo conosco nel dettaglio. Il fatto che quasi in tutte le classi ci sia una LIM (lavagna interattiva multimediale, ndr); maestre che fanno lezione di inglese; una maestra che si occupa della parte naturalistico-scientifica; una maestra che è psicologa, etc… Penso che per essere una scuola di paese, l’offerta sia vasta».

 

Quali aspetti, invece, se ve ne sono, ha ritenuto carenti e cosa consiglierebbe ai docenti per migliorarli?

«Il fatto che all’interno della scuola non ci sia una palestra, nonostante ci sia un’atrio nel quale i bimbi possono fare ginnastica e uno spazio comunale adiacente alla scuola di cui dovrebbe prossimamente esser concesso l’uso».

 

Un aspetto meramente strutturale, dunque.

«Sì».

 

Pensa che questi open day della scuola ai genitori possano essere utili per orientarsi al momento dell’iscrizione?

«Sì. Io sapevo già di iscrivere qui mio figlio. E l’impressione dell’open day mi ha ulteriormente confermato in questa mia scelta. Ho visto due bimbe che vengono a scuola qua che sono tornate di sabato mattina per fare l’accoglienza ai bimbi nuovi. Non so, onestamente, in quante altre scuole c’è questo trattamento. Un genitore che sia incerto, penso che queste cose le noti e le apprezzi».

 

Trova che un plesso piccolo come quello che ha appena visitato sia un po’ anacronistico dal punto di vista strutturale – dicevamo prima della palestra – o delle dotazioni tecnologiche o dei sussidi didattici rispetto ad altre strutture del territorio?

«Io non conosco tutte le scuole del Comune di Collesalvetti né di Livorno, ma ho tante colleghe che hanno figli che vanno alle elementari. Carenze, a parte la cosa che dicevo prima della palestra, non ne vedo assolutamente. Le mie colleghe hanno figli che vanno scuola a Livorno; ho sentito parlare di LIM in due scuole e nemmeno in tutte le classi, mentre qui ce l’hanno quasi in tutte le classi. Ne manca, credo, una, che dovrebbe esser fornita l’anno prossimo. La scuola piccola, poi, voglio ripeterlo, è un grandissimo vantaggio. Un bimbo che esce da una scuola materna in cui è sotto la protezione della maestra e coccolato e va in una scuola dove ci sono 10 classi con tanti bambini… E’ un bel salto! E’ più difficoltoso inserirsi, a differenza di una scuola come quella di Guasticce. E anche dal punto di vista del lavoro della maestre, in una realtà così c’è molta più attenzione nei confronti di ogni singolo bimbo».

 

Visiterà altre scuole della zona?

«Se fanno qualche altro open day, credo di sì».