Bacci FiaschiCollesalvetti Biscottino, una piccola località poco fuori Stagno, in apparenza tranquillissima, dove sembra che tutto sia avvolto dal torpore, ma che in realtà è fonte di problemi ed arrabbiature per la Giunta Bacci. Tutti ricordano il caso dello scuolabus per la bambina di Biscottino, appunto, che segnò la rottura del matrimonio politico fra il PD e Rifondazione Comunista. Ora, questa piccola frazione torna a far discutere. Ieri mattina in Consiglio Comunale era infatti approdata una proposta di delibera dei Cinque Stelle per dare mandato alla Giunta di incaricare gli uffici preposti ad effettuare le necessarie modifiche alla disciplina delle funzioni ammesse all’interno dell’UTOE 4 Scolmatore in località Biscottino al fine di ammettere esclusivamente i codici CER non pericolosi ed inerenti esclusivamente ad attività di raccolta differenziata di rifiuti urbani. Una cosa apparentemente tecnica, ma che in realtà ha fatto registrare scintille in Aula consiliare con aspre polemiche e toni forti fra il PD e il Movimento Cinque Stelle. Una vera e propria bagarre.

 

Ettore Fiaschi (M5S)

Ad esordire è stato Ettore Fiaschi (M5S), presentatore della proposta di delibera. «Dopo 3 mesi dal protocollo, la nostra proposta di delibera riesce ad arrivare in Aula. Una proposta che era passata prima in commissione, che però aveva dato parere negativo, anche se non ho capito per quali motivazioni». Fiaschi ha ricordato le vicende della Piattaforma Biscottino e l’interazione con la vicenda Lonzi. Ma il consigliere pentastellato ha anche riportato alla memoria «la mozione approvata tempo fa all’unanimità per una verifica tecnico-strategica delle funzioni e destinazioni dell’area» e fatto riferimento al piano di razionalizzazione delle partecipate (leggi qui). Fiaschi ha fatto riferimento anche alla petizione sottoscritta da un migliaio di cittadini (leggi qui) per chiedere «un formale e definitivo impegno di tutta l’Amministrazione nel contrastare la scelta portata avanti dalla BTT, anche mediante l’adozione di una modifica alla norma tecnica di attuazione della singola zona oggetto di intervento (in modo da essere più rapidi nella soluzione della problematica), in senso restrittivo».

 

«Sulla base di tutte queste premesse – ha concluso il consigliere pentastellato – si chiede alla Giunta di dare mandato agli uffici per effettuare modifiche alla disciplina delle funzioni ammesse all’interno dell’UTOE 4 Scolmatore, località Biscottino, che è pari pari quello che la Giunta Bacci aveva già chiesto di fare. Non vediamo quindi perché questa delibera non possa essere recepita. Se non volete cancellare quello che già avete espresso, votate sì. Vi chiedo di non votare per disciplina di partito, di non pensare alla vostra appartenenza politica – ha detto Fiaschi rivolgendosi ai banchi del PD – ma di considerare le motivazioni che vi hanno portato a sedere in quest’Aula. Durante la commissione è stato detto “questa modifica la faremo in sede di piano strutturale”, ma questo non sarà pronto prima del 2019. Se votaste no, non riuscirei a capire le vostre motivazioni».

 

Loredana-Pantaleone

Loredana Pantaleone (M5S)

Dopo Fiaschi è intervenuta la collega del suo stesso gruppo, Loredana Pantaleone che ha citato lo studio Sentieri. «L’area livornese è molto inquinata, ma la bonifica non è mai iniziata. La mortalità (anche infantile) è in eccesso nella nostra zona rispetto alle altre zone della Toscana. Un’Amministrazione dovrebbe salvaguardare l’ambiente e la salute dei propri cittadini, è una priorità. Questo territorio deve essere salvaguardato, abbiamo già dato tanto. Se votate no a questa delibera vuol dire che non ve ne frega niente della salute dei cittadini». Una frase, quest’ultima, che non è stata gradita dal gruppo del PD dai cui banchi è partito un applauso ironico.

 

Riccardo Demi

Riccardo Demi, assessore all’ambiente

Dopo è stata la volta dell’assessore all’ambiente, Riccardo Demi che in apertura del suo intervento ha interrogato i Cinque Stelle per sapere se conoscessero quale sia il sito preciso in questione (la presidenza del Consiglio ha criticato più volte il botta e risposta ingeneratosi in Aula), per poi precisare: «non è la Piattaforma Biscottino». «Su Lonzi – così Demi – una cosa fa la differenza: la posizione del Comune in conferenza dei servizi». L’assessore all’ambiente ha poi preso in esame le varie questioni urbanistiche. «Esiste un atto di Giunta che dà mandato agli uffici di studiare le funzioni che possano valorizzare quel sito, ma questa questione è inserita nel piano strutturale. Il 31 maggio è stato chiuso il bando di Invitalia, a breve conosceremo le manifestazioni di interesse che ci sono state e di che cosa trattano, un aspetto di non poco conto. Noi chiediamo che si faccia un bando pubblico per capire le cose che si possono fare su quel sito. La vostra proposta sembra una variante ad hoc per la delocalizzazione di Lonzi. A voi va benissimo la delocalizzazione di Lonzi. Questa variante io non la voterei mai; è frutto di un accordo al ribasso col Movimento Cinque Stelle di Livorno. Non si può risolvere a Collesalvetti un problema di Livorno, senza alcun vantaggio per la comunità colligiana», ha sferzato Demi.

 

Dopo l’intervento dell’assessore, ha preso nuovamente la parola Fiaschi (che era stato chiamato in causa come pentastellato). «Il nostro interesse, cui allude l’assessore Demi, a delocalizzare Lonzi è lo stesso che c’è nel programma del sindaco. Vogliamo che chiunque possa trattare rifiuti residenziali e solo quelli. Noi vorremmo che lo facesse direttamente il Comune (anche se ora c’è il discorso di Reti Ambiente). Dire che noi vogliamo Lonzi qua… Vogliamo solo che là si possano trattare rifiuti residenziali. Mi sono rotto delle allusioni sempre politiche. Noi chiediamo alla Piattaforma Biscottino di fare un bando pubblico?! Ma con quale diritto! Con quale diritto noi chiediamo questo ad un privato?! Mi meraviglierei se il Comune cercasse di indirizzare le scelte di un privato. Il piano strutturale? Ok, ma fra 3 anni non so come sarà la situazione».

 

Fabio Iannone (PD)

Fabio Iannone (PD)

Non solo Demi, ma anche il consigliere PD di Stagno Giovanni Biasci ha polemizzato, seppur non aspramente, con i Cinque Stelle. «Sembra che ci pensino solo loro alla salute dei cittadini. Anche noi e le nostre famiglie abitiamo in questa zona». E a ribadire i concetti già espressi da Demi e Biasci ci ha pensato il capogruppo PD Fabio Iannone, che ha sottolineato nuovamente la necessità di «non scaricare su Collesalvetti i problemi di Livorno». «Di sentirmi dire – così Iannone – che il Partito Democratico favorisce i tumori (perché questo si legge ad opera anche di chi siede in quest’Aula)… sono stufo. Solo chi ha vissuto in casa certe cose può sapere di cosa si tratta».

 

Daniele Rossi 2

Daniele Rossi (M5S)

Poi, di nuovo la parola ai banchi dei Cinque Stelle. Ad intervenire, stavolta, è il capogruppo Daniele Rossi. «Continuo a sentire tanta politica. Questa Giunta, prima del nostro ingresso in Consiglio Comunale stava, assieme alla passata Amministrazione Comunale livornese (anch’essa a guida PD), favorendo o comunque lasciando passare un determinato processo. Da quando siamo entrati in Consiglio c’è stata una gara di tutte le forze politiche a dissociarsi. Se questa delibera si stralcia e la ripresentate a firma PD al prossimo Consiglio Comunale, io ve la voto. Noi non abbiamo da fare favori a Livorno. Contate di risolvere la cosa fra quattro anni?! Ne prendiamo atto. Spero per i cittadini colligiani che di qui a 4 anni nessun industriale si metta di traverso all’Amministrazione Comunale e voglia venire a fare le lavorazioni per le quali ha chiesto le autorizzazioni».

 

Dario Fattorini (PD)

Dario Fattorini (PD)

Ha tagliato corto, invece, Giuliano Lupi (PD): «Lonzi nel Comune di Collesalvetti non ce lo voglio. Che il Movimento Cinque Stelle voglia che venga, ma modifichi certi tipi di lavorazione, non mi interessa. Che stia a Livorno e se lo gestiscano i Cinque Stelle». Poi, Dario Fattorini (PD), a dar man forte a Biasci e Iannone: «Non ci sto più alla vostra presunzione morale di essere l’unico canale di comunicazione con i cittadini. É una cosa senza senso. Fino a prova contraria, noi non siamo qui per elezione divina, siamo stati eletti dai cittadini; abbiamo detto loro delle cose e siamo stati votati su questo. Sulle 1.000 firme, dico a quei cittadini che hanno firmato, anche senza il vostro tramite, che noi abbiamo a cuore l’ambiente. Su cose gravi come tumori, si fanno allusioni gravi. Con l’approvazione di questa delibera cambia qualcosa? No!». Ma dai banchi dei Cinque Stelle è echeggiato un «sì».

 

Lorenzo Bacci Sindaco

Lorenzo Bacci, sindaco

Infine, ha preso la parola il sindaco Lorenzo Bacci. «Non si capisce per quale strana ragione ci dovrebbero essere movimenti politici che si muovono per il bene e la salute dei cittadini e altri che, pur essendo cittadini alla pari, godono delle disgrazie che si procurano da soli. Domanda inevasa. Perché tanta urgenza nella presentazione di questa delibera? Forse non tutti sanno che tra pochi giorni scadrà la proroga per l’attività in questione nel sito in cui attualmente esercita. Noi non abbiamo fretta, ce l’ha il gruppo di minoranza. Si creano le condizioni affinché il core business di questa attività possa essere identificato come possibile anche nell’area della Piattaforma Biscottino. É arrivato il momento di fare chiarezza. Ci si ricordi di chi ha presentato atti, in quali momenti e con quali finalità». Bacci ha fatto poi la cronistoria della vicenda. A Fiaschi poi il sindaco ha ricordato che «grazie alla Legge Madia il Comune di Collesalvetti è ancora socio della Piattaforma Biscottino perché si prevede che per dare seguito alla liquidazione dei soci che intendono dismettere la propria partecipazione la società liquidi la quota, ma siccome la società non ha le risorse per liquidare, i soci hanno votato contro (ovviamente con l’astensione del sottoscritto) e il Comune di Collesalvetti a tutt’oggi è socio. Elementi oggettivi ed incontrovertibili per i quali nessuno si può avventurare in ragionamenti funzionali. Ci sono tantissimi modi per prendere in giro i cittadini, ma il peggiore in assoluto per me è quello di ingenerare o ingigantire i problemi per poi provare paradossalmente a ergersi a risolutori degli stessi. Questa è una cosa che non accetto ed è bene che i cittadini la sappiano».

 

L’APICE DELLA POLEMICA Bacci ha poi criticato le parole della Pantaleone, accusando di demagogia e semplificazione. «Situazioni di degenero; questo ha portato il Movimento Cinque Stelle da due anni a questa parte». A questo punto Fiaschi (M5S) è andato su tutte le furie e gli ha urlato: «Ma smettila! Denigri un movimento di cittadini». Ma Bacci ha controbattuto: «Cosa vuol dire dire che noi vogliamo che i cittadini si ammalino di tumore se non denigrare un movimento eletto dai cittadini?! Vergognatevi, vergognatevi, vergognatevi! Vi dovete vergognare», ha urlato il sindaco. «É da vigliacchi comportarsi così», ha rincarato la dose il capogruppo Cinque Stelle Rossi, uscito dall’Aula assieme ai colleghi del Movimento per pochi istanti, fra gli applausi ironici del PD.

 

Il dibattito, poi in parte tranquillizzatosi, è durato un’ora e mezzo. Questo il link al video della seduta del Consiglio Comunale. Dal minuto 1:02:18 a 2:32:24 è possibile vedere il dibattito in Consiglio Comunale e ascoltare per intero tutti gli interventi dei consiglieri e della Giunta sulla proposta di delibera del Movimento Cinque Stelle.

 

La votazione si è conclusa con 12 voti contrari (PD e Forza Italia) e 3 favorevoli (Movimento Cinque Stelle). La proposta di delibera è stata dunque respinta.

 

Segui Collenews su Facebook, clicca “mi piace” qui

Seguici su Twitter, clicca qui