Collesalvetti Una chiesa gremita per l’ultimo saluto ad un parroco che rimarrà nei cuori di molti colligiani. Erano veramente in tanti stamattina nella chiesa dei Santi Quirico e Giulitta per dare l’ultimo saluto a Don Janusz Musial, sacerdote che da 11 anni si curava della guida pastorale della frazione capoluogo, scomparso all’età di 64 a causa di una malattia. La funzione è stata celebrata dall’Arcivescovo di Pisa Monsignor Giovanni Paolo Benotto. Presenti inoltre anche i rappresentanti delle autorità locali: il sindaco Lorenzo Bacci, il comandante della stazione Carabinieri di Collesalvetti Francesco Relli e il comandante della Polizia Municipale Paolo Cecconi. La presenza più massiccia è stata però quella dei colligiani, parrocchiani e non, che si sono riuniti per salutare un parroco che per anni ha guidato ed è stato vicino alla comunità colligiana.
Il ricordo di Monsignor Benotto Primo fra tutti a ricordare il sacerdote è stato proprio Monsignor Benotto con la sua omelia. «La parola di Dio – così l’Arcivescovo – vuole farci cogliere il senso di dolore provocato dalla morte di una persona cara. Per un prete la morte non costituisce solo uno sguardo rivolto all’oltre e non costituisce soltanto una meta da raggiungere, ma è un qualcosa che in qualche modo ha già “toccato” grazie alla vicinanza a Cristo. Chi risponde alla vocazione sacerdotale dedica la propria esistenza alla diffusione della Parola di Dio. Ed io non posso non sottolineare l’impegno diffuso da Don Janusz in questo senso, grazie alla sua attività pastorale ma anche alla sua attività di studioso di scienze teologiche. Don Janusz – ha ricordato Mons. Benotto – sin dal 1987 è stato impegnato nella nostra Diocesi passando da Coltano a Madonna dell’Acqua ed altre frazioni, sino ad arrivare 11 anni fa a Collesalvetti. Don Janusz era originario della Polonia: una vita quindi che è venuta da lontano per accompagnare e guidare altre vite. Ed io per il suo grande impegno, non posso far altro che ringraziarlo».
Anche il sindaco Lorenzo Bacci ha ricordato il parroco. «Caro Janusz – così Bacci – prima di tutto parlando come cittadino di questa comunità che ha avuto la fortuna di incontrarti, ci tengo a ringraziarti. Il mio ringraziamento ovviamente è anche il ringraziamento di tutta la popolazione che ha avuto modo di incontrare una persona di grande umiltà, umanità e cultura».
Particolarmente sentito è stato il ricordo dei sacerdoti presenti e delle catechiste della parrocchia di Collesalvetti, cui il parroco nei giorni scorsi aveva lasciato una lettera dalla quale sono stati estrapolati e letti alcuni passaggi durante il ricordo di una delle catechiste, Loredana Pantaleone, che si è fatta portavoce del gruppo. «Lunedì scorso hai lasciato una lettera a noi catechisti – così la Pantaleone – una frase che ci ha colpito particolarmente è stata questa: “non si ragiona solo con il cervello, ma anche e soprattutto con il cuore per capire cos’è la misericodia di Dio“. In una comunità ci sono molte persone. I compiti di ognuno sono sono diversi ma l’impegno è lo stesso per tutti. Nella comunità bisogna accettarsi per ciò che si è si sarà accettati per ciò che si è perché, come ci hai scritto tu nella lettera “non bisogna giudicare le persone per le azioni del passato ma bisogna privilegiare la persona umana“. Con queste parole ci hai voluto dire: perdonate, perdonatevi sempre e vicendevolmente con il cuore. E poi i bimbi: nella lettera ci scrivi di “non insegnare, ma di educare“. “Come educatori avete una enorme responsabilità nei loro confronti“, ci avevi scritto. Ti affidiamo al Signore, caro Don affinché tu da lassù tenga un occhio su questa comunità e questo paese», ha concluso la catechista.
In seguito Monsignor Benotto dopo aver ringraziato tutti i sacerdoti e le persone che sono state vicino a Don Janusz ha chiuso la funzione. Al termine della Messa, la salma di don Janusz è partita alla volta del cimitero di Collesalvetti.
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