Stagno Cittadinanza Attiva, il progetto comunale per l’impiego a titolo di volontariato, per puro spirito di comunità, dei cittadini troverà eco anche a Stagno. Per il presidente del Consiglio di Frazione, Giuseppe Cintio, intervistato appositamente da Collenews, può essere, questo progetto, lo strumento attraverso cui concretamente si potranno istituire regolarmente i nonni vigili. Anche se, per Cintio, tutto questo non fa venire meno la decennale necessità dei vigili urbani. Ma Cittadinanza Attiva – il presidente del CDF ne è convinto – potrà anche essere l’occasione, lo strumento pratico per includere nella vita della comunità stagnina i 16 profughi presenti nella frazione.
Cintio, lei ha evocato più volte la necessità dei nonni vigili per i bambini che escono dalle scuole. Ora il progetto “Cittadinanza Attiva” sembra aprire anche a questa opportunità. Vi siete già attivati per avanzare un progetto specifico?
«No, non ancora. Abbiamo incontrato come CDF Dario Fattorini e gli altri, che ci hanno illustrato il progetto, che è molto interessante. Una cosa che… mi ci vien da ridere perché è una cosa che già 15 anni fa cercammo di portare avanti. Ora, con questo progetto, tra le altre cose che abbiamo in mente, si potrà fare anche questa. Con i nonni vigili si potranno aiutare i bambini ad attraversare la strada, non più di questo, però. Questo, chiaramente, non solleva l’Amministrazione Comunale dalla decennale o ventennale richiesta di Stagno sui vigili urbani, quelli veri. È chiaro che i nonni vigili non potranno sostituirli; potranno essere utili nelle piccole cose, ma… Un paese con più di 4.400 abitanti noi chiediamo che abbia dei vigili a presidiare il territorio. Io mi ricordo nell’86, quando mi sono trasferito da Livorno, il vigile; c’era il grande Fanali, stagnino doc. Non pretendiamo 24 ore e nemmeno 12, ma almeno un po’ di presidio del territorio ci vuole».
Quindi presenterete dei progetti per Cittadinanza Attiva?
«Sì, lo faremo in collaborazione con quel soggetto con cui collaboriamo sempre, ossia la Pro Loco. Qui a Stagno ospitiamo 16 ragazzi migranti. Moralmente mi dà fastidio, per loro, per la loro dignità, vederli abbrutire lungo l’Aurelia. Peraltro, io conosco il presidente di Giococittà (la cooperativa che se ne occupa, ndr), siamo in contatto, li vorrò conoscere uno ad uno. Sarebbe interessante poterli impiegare in qualche modo».
E Cittadinanza Attiva potrebbe essere lo strumento che fa al caso vostro…
«Senz’altro. Lo strumento adatto per introdurli attivamente all’interno della frazione. Altrimenti cosa diventa questa per loro?! Una strana prigionia. Lì a sedere, senza far nulla…».
Avete da fare altre riunioni per elaborare i progetti da presentare?
«Sì, dovremo scendere nel dettaglio per presentare qualcosa di organico. Una parola, però, me la faccia spendere sul Macchia Verde».
Prego.
«Dirò una cattiveria, ma… Nel progetto Cittadinanza Attiva si parla anche, fra le altre cose, di manutenzione e recupero di immobili pubblici. Io non so se sia ancora in piedi il progetto del Livorno Calcio su quella struttura, ma un’idea potrebbe esser quella di trovare delle sinergie con i privati, con chi ha voglia di darsi da fare e recuperare in qualche maniera questo fabbricato, nel quale i nostri figli e nipoti sono cresciuti con la ludoteca e vederlo così abbandonato ci fa stringere il cuore. Senza contare che a dicembre proprio quella struttura fu occupata; può succedere anche questo se una struttura è lasciata in balia dei venti. Presenteremo dunque un progetto anche su questo».
Ce la fate con i tempi… entro il 10 marzo a presentare proposte specifiche?
«Noi siamo noti per riuscire a fare l’impossibile (dice sorridendo, ndr), per cui… penso proprio di sì».
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