Guasticce Banchi di abbigliamento, borse, panini, street food di vario altro genere, dolciumi (tra cui il tradizionale croccante, ma anche torrone, caramelle e brigidini). Si poteva trovare davvero di tutto nei vari banchi che ieri, dal mattino sino alla sera, hanno animato Via Grocco e Piazza Don Valeri a Guasticce. L’appuntamento per guasticciani (e non) era con la tradizionale fiera paesana, che ormai da tempo immemorabile anima il paese.

L’evento, ancora una volta, ha rappresentato un importante momento di aggregazione e dialogo per i compaesani. Perché – sì – c’è la dimensione dello shopping, ma più che questo (o, per meglio dire, “accanto a questo“) c’è la dimensione della socializzazione e dell’aggregazione.

Anche quest’anno però il cambiamento, rispetto alle precedenti “edizioni”,  è stato sensibile: tanto gli utenti quanto i commercianti intervistati hanno infatti lamentato un drastico calo delle presenze e degli acquisti, anche a causa degli strascichi dovuti alla congiuntura economica (per quanto riguarda gli acquisti) e delle presenze (per quanto riguarda la dimensione sociale) perché 2 anni di pandemia hanno disabituato molti a vivere i momenti aggregativi. Una situazione quindi che sembra testimoniare un ritorno alla normalità tutt’altro che repentino e privo di difficoltà e che probabilmente avrà ancora bisogno di tempo prima di potersi dire concluso.
L’ auspicio e l’augurio di paesani e commercianti resta comunque che questa iniziativa, che costituisce una tradizione paesana importante e longeva, possa tornare ad essere un appuntamento capace di alimentare il senso di appartenenza e la dimensione di vita del paese.

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