Collesalvetti Si è conclusa nel migliore dei modi la missione umanitaria della Pubblica Assistenza Collesalvetti a favore di una famiglia ucraina. Giovedi scorso, 10 marzo, due volontari, Fabio Badalassi e Andrea Ferrara (vicepresidente della Pubblica Assistenza di Collesalvetti nonché responsabile della Protezione Civile e AIB), sono partiti molto presto per una prima tappa a Budapest, la capitale dell’Ungheria, punto di incontro con una donna div39 anni e suo marito.

«Noi – racconta Andrea Ferrara – per sicurezza avevamo chiesto di provare a darci appuntamento appunto in Ungheria, ma saremmo anche arrivati al confine ucraino se necessitava». La giovane coppia ha fatto un viaggio avventuroso tra mille pericoli e peripezie, hanno tentato continuamente di prendere un treno diretto in occidente, cercato mezzi alternativi, ma tutto sembrava impossibile, poi al terzo tentativo per arrivare magari al confine della Slovacchia il primo sogno si è avverato: erano finalmente in treno, poi in bus per Budapest, un viaggio durato oltre 20 ore a causa dei controlli ai confini. A quel punto i loro familiari, residenti a Livorno, si sono dati da fare per trovare velocemente un mezzo che prelevasse i due giovani per portarli nella nostra città. Si sono rivolti alla Pubblica Assistenza di Collesalvetti, dove nel giro di poco più di 12 ore è stato allestito il programma di recupero.

 

Così i due volontari Fabio e Andrea sono partiti con un furgone dell’Associazione per la mèta dell’incontro.  Un’avventura anche per loro, in quanto il furgone nelle vicinanze di Budapest ha avuto un guasto, di cui ancora si ignorano le cause, in quanto si tratta di un nuovissimo mezzo. Si sono dovuti dare da fare per trovarne uno sostitutivo in Ungheria, con la paura visti i tempi ristretti di saltare l’appuntamento «ma saremmo andati anche al confine ucraino pur di prenderli e non fare perdere loro una speranza di libertà», dicono. Finalmente la fortuna ha bussato alle porte della donna, suo marito Fabio e Andrea, che pur venendo da versanti opposti, in una situazione da clima di guerra, tenendosi in contatto tra loro con i telefoni, sono riusciti nel randez vous unherese e hanno intrapreso il lungo viaggio di ritorno: sabato sera erano a Collesalvetti all’arrivo, nonostante la tarda ora, accolti da un piccola folla di volontari trepidanti. Dopo i saluti, emozionati, la donna e suo marito, si sono incamminati per il quartiere Coteto.

Ad Andrea e Fabio cosa rimane dell’evento? La gioia di aver salvato due vite e la volontà di ripartire per raccogliere altri fuggiaschi, forse già da venerdi prossimo.