Firenze Con lentezza, alla scoperta dei tesori della Toscana e dei luoghi meno conosciuti e battuti. Nell’Anno del Turismo Lento, il 2019, si rinnova l’appuntamento con lo Slow Travel Fest, il progetto di Regione Toscana e Toscana Promozione Turistica che si riconferma come circuito di festival outdoor in grado di valorizzare le risorse, i servizi, gli ostelli, gli operatori della Via Francigena Toscana. Oggi la presentazione a Palazzo Strozzi Sacrati, a Firenze”. È quanto rendono noto dalla Regione Toscana in una nota.

“Quattro weekend, uno concluso con successo in Lunigiana, a giugno, e gli altri in programma tra settembre e ottobre a Camaiore, Monteriggioni e Fucecchio, appuntamenti che invitano ad esplorare l’antica via grazie a un ricco programma di incontri, spettacoli, concerti ed escursioni nella natura. Con la Francigena come filo conduttore”.

«Sui cammini della Toscana – ha detto l’assessore regionale al turismo Stefano Ciuoffo – abbiamo detto e fatto molto, con risultati pari alle attese, realizzando una rete che non credo abbia uguali in Italia. Questo può essere un processo in grado di innescare ulteriori possibilità di iniziative e aprire spazi di interesse che non immaginavamo. Come lo Slow Travel Fest, un modo per legare ai cammini la moltiplicazione del messaggio: camminare in modo lento e legare a questo ritmo la lettura del patrimonio storico e del paesaggio, ma anche i rapporti con le persone, con il cibo. Insomma la scoperta della Toscana, fuori da quei luoghi dove la domanda è polarizzata. Un modo per irrorare la Toscana e dare dignità alla campagna, alle colline, alla montagna. Dignità ai luoghi ma soprattutto alle persone che in questi hanno creduto e dove stanno recuperando motivazioni e piccole frazioni attraverso la riapertura di attività, la creazione di lavoro, nuove prospettive».

«Secondo un’indagine pubblicata poco tempo fa Il Sole 24 Ore – ha aggiunto Ciuoffo la Toscana figura come la regione italiana dove è più diffusa la presenza di locazioni turistiche. Elemento spesso fonte di polemica, per mille ragioni anche comprensibili, ma allo stesso tempo fenomeno che non si ferma alle grandi città d’arte ma che interessa tutta la regione. Segno che un’economia legata a questo tipo di ospitalità si sta diffondendo dando così anche una risposta al tema ancor più dibattuto, l’overtourism. Le nostre spinte ed azioni per spostare la domanda su altri territori stanno dando effetti misurabili e passano anche attraverso questo, ovvero la valorizzazione del turismo lento, dei cammini e delle altre esperienze che si possono fare in questa regione”.

«Il successo del circuito dello Slow Travel Fest – ha spiegato Francesco Palumbo, direttore di Toscana Promozione Turistica – è la testimonianza della capacità della Toscana nell’intercettare quello che oggi è uno dei trend in maggior espansione nel turismo internazionale. Il più importante dei cammini storici, la Via Francigena, nel 2018 ha ospitato oltre 50.000 persone facendo registrare un +20% sul 2017. A testimonianza di come il turismo lento, a cui è dedicato il 2019, sia oggi un asset strategico per lo sviluppo di un turismo consapevole e di qualità».

«Slow Travel – ha concluso Palumbo significa immergersi completamente nell’esperienza di viaggio, alla scoperta dell’identità vera e autentica dei luoghi. Nato per valorizzare il percorso della Via Francigena, Slow Travel Fest è diventato nel tempo un progetto trasversale che parla di una Toscana sostenibile, intrecciandosi con altri progetti di promozione turistica come quello dedicato alla Costa Toscana | Isole Toscane o il Tuscany Adventure Times che ha come focus il turismo attivo e outdoor».

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