Collesalvetti “Prendiamo atto della candidatura a sindaco da parte di Emanuele Marcis per la lista Cittadini in Comune di Collesalvetti“. È quanto si legge in apertura di un comunicato stampa dell’unione comunale del PD colligiano.
“Pensiamo e speriamo – prosegue la nota che il contributo dell’associazione Cittadini in Comune per Collesalvetti nella campagna elettorale vada nella direzione di creare un confronto tra tutte le forze politiche teso a comprendere meglio i problemi del nostro territorio colligiano e prospettare soluzioni idonee per il futuro. Crediamo che la cosa più sbagliata per il bene della nostra comunità sia quella di alimentare polemiche strumentali tese a screditare gli avversari evitando il confronto su come far fronte alle necessità della nostra comunità“.
“In queste settimane ci siamo adoperati – spiegano ancora i dem nel documento – per creare una coalizione ampia che comprendesse forze politiche e soggetti diversi. Il nostro candidato sindaco sarà sostenuto dal Partito Democratico, Movimento Democratici e Progressisti, PSI e da una lista civica che si richiama al volontariato, all’associazionismo e alla società civile. Il Partito Democratico a breve presenterà una lista di 16 candidati consiglieri provenienti da tutte le realtà del territorio di Collesalvetti, dalla società civile e dal mondo del lavoro”.
“Adelio Antolini, il nostro candidato – conclude la nota – da settimane sta incontrando le associazioni del territorio per continuare e rafforzare il dialogo e la collaborazione già in essere tra le associazioni e l’Amministrazione Comunale per permettere di continuare il loro lavoro, migliorare dove possibile le loro attività che esse siano assistenziali, sportive, culturali, ricreative o di valorizzazione e difesa del territorio che fanno di Collesalvetti una comunità e non una periferia dormitorio“.
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Mi chiedo come mai il PD si sia fatto sfuggire certi candidati che rappresentano eccellenze per conoscenza del territorio, delle sue problematiche e delle sue risorse. A queste candidature il partito ha preferito altre figure di minore competenza, in nome di quote rosa o criteri non chiari. E per quanto riguarda il comune dormitorio, purtroppo per certe frazioni, è un dato di fatto grazie a chi ha amministrato per anni.