Collesalvetti Il caso CDF Stagno liquidato in 33 secondi dal Consiglio Comunale. Durante la seduta di questa mattina l’Aula ha preso atto delle dimissioni delle 3 cariche principali del CDF Stagno rassegnate ad inizio mese. In pochissime parole la presidente del Consiglio Comunale Irene Visone ha trattato la questione:
«Sono dimissionari del Consiglio di Frazione di Stagno – così la Visone in Aula – i consiglieri Giuseppe Cintio (che era il presidente del Consiglio di Frazione), Domenici Francesco (vicepresidente) e Pini Daniele (che era il segretario). Ci sono state delle surroghe. Verrà a breve riunita la seduta del Consiglio di Frazione in cui verranno rieletti il presidente, il vicepresidente… L’iter normale».
Insomma, un discorso molto istituzionale, privo di valutazioni di merito e che ha racchiuso il tutto in mezzo minuto. In Aula nessun dibattito sulla questione. Dibattito che avrebbe potuto tranquillamente esserci a norma dell’art. 65 del Regolamento del Consiglio Comunale, che disciplina le comunicazioni istituzionali (come questa): “sulle comunicazioni può intervenire un consigliere per ciascun gruppo consiliare, per non più di 5 minuti“. Nessuno ha ritenuto di doverlo fare. Per qualcuno, un modo per minimizzare l’accaduto. Per quanto si può comunque capire dalle poche parole spese non dovrebbero esserci dubbi: il CDF Stagno andrà avanti in ragione delle surroghe con i consiglieri primi nella lista dei non eletti. Intanto, la candidata di Rifondazione Comunista ha rinunciato.
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Anche in questa cosa sicuramente importante per Stagno ma non per tutti i cittadini colligiani…non si fanno mancare la usuale balla istituzionale ( quindi anche più grave ) NON ESISTE NESSUNA SURROGA…e aggiungo cosiì imparano…il gruppo del M5S aveva proposto di variare il numero dei consiglieri in base ai residenti,a Stagno sarebbero stati 11…
Grazia, Lo sbaglio non è il numero dei consiglieri , si sono presentate delle persone non idonee a rappresentare (tutti) i cittadini
tutto quà
E lei Sig.ra Grazia su che basi e fatti oggettivi giudica non idonee le persone che si sono presentate ??
Se gli amministratori si erano detti “oggettivamente rammaricati”, i consiglieri comunali con il loro silenzio si sono dimostrati tutti oggettivamente disinteressati ai messaggi lanciati da quasi tutti i Consigli di Frazione che hanno manifestato il proprio disagio e senso di inutilità. Le dimissioni di presidente, vicepresidente e segretario del CdF della frazione più grande del comune, manifestazione massima di questo disagio, potevano essere occasione per iniziare ad affrontare il problema della partecipazione dei cittadini.
Provoca profonda tristezza il constatare l’insensibilità e la distanza dell’intero consiglio, che conferma di fatto le ragioni dei dimissionari.
E cosa c’era da aspettarsi da consiglieri comunali che si preoccupano del Saharawi, di Viareggio, dell’ospedale di livorno ma non delle problematiche politiche di stagno?