PASSAGGIO A LIVELLO SULLA 555: ANCORA CAOS E DISAGI. IL SINDACO BACCI: «COSÌ NON SI PUÒ PIÙ ANDARE AVANTI»

(foto d’archivio)

Guasticce Il passaggio a livello sulla 555 fra Stagno e Guasticce continua a dare problemi e causare disservizi a chi transita su questa strada. Stamattina un nuovo episodio con viabilità a senso alternato. Pronta la reazione dal Municipio di Collesalvetti, dal quale è immediatamente partita una nuova lettera indirizzata alla Prefettura di Livorno e, per conoscenza, anche all’Interporto Toscano “A. Vespucci“, alla Provincia di Livorno e a RFI.

Il sindaco Lorenzo Bacci

LA LETTERA Questo il testo: «Ill.mo Prefetto, torno a sottoporre alla sua attenzione l’ennesimo episodio di malfunzionamento del passaggio a livello in oggetto accaduto questa mattina alle ore 7:50 (di cui allego foto). Il meccanismo è andato totalmente in tilt: due sbarre alzate, due abbassate con semaforo rosso acceso. Questo ha, inevitabilmente, creato una grande confusione tra gli automobilisti presenti, compresi gli autobus con a bordo gli studenti. Tutto questo ha comportato sicuri ritardi e conseguenti proteste condivisibili dei genitori. In previsione dell’incontro operativo di domani (18 ottobre) e del prossimo 23 ottobre, auspico davvero risposte chiare e definitive poiché, come ormai è chiaro a tutti, la situazione non è più sostenibile. Certo della sua consueta attenzione, porgo cordiali saluti. Il Sindaco Lorenzo Bacci».

L’INCONTRO Nell’attesa della risposta, a quanto si apprende, domani si terrà l’apposito incontro tra i tecnici di RFI, quelli di Interporto e della Provincia, alla presenza del comandante della Polizia municipale e dell’assessore Roberto Menicagli. «L’incontro – spiega il sindaco Bacci – è finalizzato alla risoluzione definitiva del problema, che sarà portata sul tavolo del prefetto, alla mia presenza, il 23 prossimo (incontro già convocato), così come stabilito sempre al tavolo del prefetto lo scorso 9 ottobre. Mi voglio augurare che si tratti davvero della risoluzione definitiva perché così non si può andare avanti».