Libera Camici (vicesindaco) e Roberto Menicagli (assessore)

Collesalvetti Quest’anno Vicarelloween non si farà. La notizia aveva destato scalpore nella cittadinanza e malcontento fra gli organizzatori stessi che, nel definirsi «amareggiati e delusi» avevano spiegato la loro versione dei fatti. Avevano parlato, fra le altre cose, di «area non a norma» e della volontà di ripiegare su di un piano B (fare la festa lungo Via Galilei), cosa per la quale non ci sarebbero però più stati i tempi tecnici. Ora, a seguito di queste dichiarazioni, anche il Comune ci tiene a dire la sua. E come Collenews ha parlato con i soci Pro Loco, ora dà modo anche agli assessori che si sono occupati della questione (Libera Camici e Roberto Menicagli) di dire la loro.

L’area ed il progetto Sulla questione principale, negano, i due assessori, che l’area non sia a norma. «Non è che l’area non è a norma in sé – ci tengono a precisare – casomai non è a norma per quel tipo di evento, con tutti quei partecipanti»«E comunque – ci tiene a precisare Menicagli – se l’area è a norma lo decide la commissione tecnica valutando il progetto e la capienza, non lo decide ne l’Amministrazione né il tecnico incaricato dall’associazione». C’è poi la questione del progetto. Le disposizioni di legge impongono agli organizzatori di eventi di questo genere di commissionare, a proprie spese, l’elaborazione di un progetto e di una perizia per un piano di evacuazione ed emergenza. Della questione ci avevano parlato anche i soci Pro Loco, organizzatori di Vicarelloween, lamentandosi degli alti costi della cosa, che imponevano loro di non poter reinvestire nel paese parte del ricavato dell’evento, stanti appunto le spese per l’elaborazione del progetto del piano di evacuazione. Ma c’è questo progetto?! «Noi non abbiamo ricevuto nulla», ci spiega l’assessore Menicagli «e dunque non abbiamo convocato la commissione proprio perché mancava il progetto». Infine, sulle tempistiche, i due membri della Giunta spiegano che era «già da mesi» che avevano suggerito alla Pro Loco di «affrontare per tempo la questione». Perché le normative e le disposizioni, stante soprattutto l’allarme suscitato dai fatti terroristici, ma non solo, per questo tipo di eventi sono sempre più stringenti e mirano ad una tutela a 360 gradi. Cosa che impone un sovraccarico di impegno rispetto al passato e maggiori costi per gli organizzatori, ma tutto ciò è inevitabile.

Il rammarico e la disponibilità Al netto di tutto questo, «siamo rammaricati quanto loro che questo evento non possa aver luogo, anche perché questa manifestazione è un motivo di vanto per il territorio e per noi», «ma ovviamente l’Amministrazione Comunale deve rispettare tutte le disposizioni di legge». Da parte della Giunta, «abbiamo dato loro disponibilità per l’apertura di un tavolo su questo tema: abbiamo proposto loro la data del 16 novembre; attendiamo risposta».

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