Grecciano A seguito dei disagi che la cittadinanza continua a percepire dopo l’incendio di Grecciano, ma soprattutto a seguito dell’ordinanza del sindaco Bacci (definita “ridicola“) emessa a seguito dell’episodio, interviene Collesalviamo l’Ambiente, il comitato colligiano per la tutela ambientale e la salvaguardia della salute. In una nota inviata a Collenews, il comitato espone tutta la propria perplessità per il documento comunale che “arriva tardi” e “non impone all’azienda un immediato intervento per risolvere la combustione ancora in corso“. Collesalviamo l’Ambiente si dice preoccupato per il fatto che “il fumo dalle cataste ed il relativo odore acre di bruciato continueranno ancora a lungo in assenza di interventi più risolutivi” e annuncia l’invio di un esposto ad Arpat ed un’interrogazione al Comune di Collesalvetti.

“Alle ormai croniche maleodoranze a Stagno imputabili alle attività industriali e portuali vicine – si legge nella nota del comitato – si sono aggiunti nell’ultimo mese odori di bruciato percepiti per lo più in orari notturni in diverse frazioni(Collesalvetti, Vicarello, Mortaiolo, Guasticce, Stagno) e segnalati da molti cittadini sui vari gruppi Facebook del territorio”.

“L’origine più probabile di questi odori è l’incendio scoppiato il 22 luglio scorso presso l’azienda di via della Marginata a Grecciano che si occupa di stoccaggio e lavorazione di materiale vegetale, incendio che a distanza ormai di un intero mese non risulta definitivamente risolto“.

“Anche per questo stupisce che il Comune abbia emesso ieri un’ordinanza che indica prescrizioni per evitare che analoghi episodi si ripetano in futuro senza imporre all’azienda un immediato intervento per risolvere la combustione ancora in corso, la verifica dei danni ambientali procurati e la relativa bonifica”.

Prescrizioni (come un adeguato impianto antincendio ed il possesso della relativa certificazione) il cui rispetto tra l’altro avrebbe dovuto essere richiesto senza attendere un incendio di queste dimensioni, se davvero il Comune adempiesse al suo dovere di monitorare che ogni tipo di attività sia svolta nel rispetto delle condizioni di sicurezza per gli operatori e l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana“.

Temiamo che, stanti anche le previsioni meteo, il fumo dalle cataste (la foto di ieri lo testimonia) ed il relativo odore acre di bruciato continueranno ancora a lungo in assenza di interventi più risolutivi. Per questo, ma anche per far appurare a tecnici qualificati e non fermarsi alle sole ipotesi sull’origine degli odori percepiti, chiediamo ancora una volta a tutti i cittadini di segnalare ad Arpat il problema indicando sempre nel dettaglio luogo-data-orario, anche utilizzando l’apposita paginadell’ente.  Come Comitato presenteremo in ogni caso un esposto ad Arpat ed un’interrogazione al Comune di Collesalvetti“.

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