Stagno La diffusione di alcuni dati, la loro lettura politica e la polemica. I dati sono quelli relativi alle tariffe per un appartamento di 80 mq per un nucleo familiare di 3 persone. Dati, questi, inviati dall’Amministrazione Comunale colligiana a Collenews (leggi qui) e successivamente rilanciati su FB mediante un manifesto con infografica. Le letture politiche sono di segno opposto: il PD colligiano si autocelebra, Rifondazione Comunista va all’attacco. È lo stesso segretario Alberto Benedetti a dare la sua lettura politica di questi dati, prima sui Social, poi approfondendo con Collenews.

La posizione di Rifondazione Comunista Sotto all’infografica, nel jpeg diffuso da alcuni membri del PD colligiano, la scritta: “senza tagliare i servizi”. Per la serie… al contribuente colligiano noi chiediamo meno soldi di altri Comuni, il tutto “senza tagliare i servizi”, appunto. Tanto basta per scatenare l’amara ironia del segretario comunista, che su FB stesso commenta: «Senza tagliare i servizi? Forse volevate scrivere “senza tagliare più l’erba” perché i servizi sono stati tagliati eccome». Benedetti ne prende ad esempio uno, «il più utilizzato dai cittadini, lo sportello anagrafe».

Il caso dell’anagrafe «Mentre qualche anno fa era aperto sei giorni a settimana dalle 8 alle 12:30 – così Benedetti – oggi lo sportello è chiuso ai cittadini due giorni a settimana e due sabati al mese. Stessa sorte ovviamente per lo sportello di Stagno, chiuso due giorni a settimana con contestuale riduzione di orario al pubblico, dalle 9 a 12, anziché dalle 9 a 12:30. E ovviamente tutto ciò per una scelta precisa dell’Amministrazione di non sostituire il personale in uscita». E proprio su questo si incentra la critica del segretario comunista, che ha una visione completamente diversa dal PD della politica finanziaria, che in conclusione del suo commento al post infografico del PD scrive con ironia: «suggerisco di controllare eventuali errori di stampa».

La critica alla politica finanziaria del PD Interpellato da Collenews per un ragionamento più completo, Benedetti spiega: «la situazione nel nostro Comune, che è storicamente sottodimensionato dal punto di vista del personale, rispetto alle medie nazionali nel rapporto numero di abitanti / numero di dipendenti comunali, è ancor  più peggiorata perché negli ultimi anni c’è stata una serie di pensionamenti e mobilità esterne per le quali non si è mai proceduto a sostituzione. Abbiamo dunque perso ulteriori dipendenti, che non sono mai stati sostituiti, nemmeno quando si poteva farlo. Le maternità, stessa storia: le dipendenti in maternità non vengono sostituite e per mesi quei posti rimangono scoperti».

Di qui, la critica alle scelte dell’Amministrazione: «si fa un vanto di aver risparmiato 120.000 euro sul personale, quando il risultato è che gli uffici sono chiusi e dunque non lavorano sulle questioni. Io non credo che ci sia grande entusiasmo da parte del personale comunale nei confronti di questa Amministrazione».

…e quella all’organizzazione interna «Hanno rimesso mano ai responsabili dei 4 settori comunali, “facendo una grande zuppa” – così, toscanamente, il segretario comunista – nella quale nessuno ha capito niente (probabilmente nemmeno loro stessi). Ai miei tempi (quando lui era vicesindaco, ndr) avevamo 4 responsabili di settore (urbanistica, lavori pubblici, contabilità e servizi sociali), mentre oggi questi settori sono divisi in 2 macro aree, tranne una parte affidata alla segretaria generale e nessuno ci ha capito niente: chi era dirigente prima ora non lo è più. Questa è la situazione».

Polizia Municipale e trasporto scolastico «I Vigili Urbani  erano già pochi prima, ora ne abbiamo persi due o tre e non sono stati sostituiti, nonostante l’avvio della stagione estiva che comporta il servizio fino a mezzanotte. Questa è l’attenzione che questa Amministrazione ha nei confronti del personale». «In più sono stati fatti dei tagli, che abbiamo denunciato a suo tempo, sul trasporto scolastico: gli scuolabus nei posti più svantaggiati del Comune non ci vanno più. Ci sono delle privatizzazioni in arrivo che credo porteranno un aumento del costo dei servizi ai cittadini (storicamente hanno sempre portato a questo perché qualcuno ci deve guadagnare, altrimenti non avrebbe senso)».

Manutenzione del verde e anagrafe «In più – incalza ancora Benedetti – sono stati tolti dei lavori a Collecoop riguardo la manutenzione del verde e ne vediamo i risultati: il corpo operaio è sempre meno numeroso, è in sofferenza a causa dei pensionamenti che ci sono stati. Gli operai son sempre meno e non ce la fanno a coprire tutto il territorio. Noi, ma i cittadini fondamentalmente, registriamo uno stato di abbandono: l’erba il Comune non ce la fa a tagliarla, se poi ci aggiungiamo anche la manutenzioni delle strade provinciali… Questa è la situazione».

«Mi vien da ridere» «Mi vien da ridere: vanno a fare i manifestini con gli slogan per paragonare  quanto si paga per un appartamento di 80 mq qui nel Comune di Collesalvetti e a Livorno per andare in concorrenza con l’Amministrazione livornese; parlano di servizi non tagliati, quando il più emblematico dei servizi comunali… l’anagrafe da essere aperta 6 giorni a settimana, oggi è aperta solamente 3 giorni a settimana e il sabato 2 volte al mese anziché 4. Il personale dell’anagrafe non ce la fa più a sopperire il carico ai servizi che deve operare e allora la cosa più semplice da fare…».

«Neanche l’intelligenza di…» «Ciliegina sulla torta: l’orario di apertura dell’anagrafe non corrisponde a quello degli altri uffici, per cui alcuni giorni è aperta l’anagrafe, altri giorni altri uffici. Non c’è neanche l’intelligenza del coordinamento: un cittadino che una mattina magari deve rifare la carta d’identità e ha bisogno anche di andare a prendere un certificato all’ufficio urbanistica non lo può fare perché nello stesso giorno non sono aperti due uffici: o va a qua o va là. Deve comunque ritornare un altro giorno. Quindi neanche da dire: ok, si tagliano dei servizi, però cerchiamo di creare meno disagi possibili ai cittadini. No, neanche l’intelligenza di pensare a questo».

Un «Comune allo sbando» La conclusione del segretario comunista è impietosa: «io credo che questo Comune sia allo sbando e sono fortemente preoccupato dello stato di salute in cui questi lasceranno questo Municipio. Era un Comune florido, con un organico sì sottodimensionato, ma che sapeva dare risposte ai cittadini: ora non c’è più neanche questo: sono riusciti a depauperare un patrimonio di personale umano che c’era e che oggi non c’è più. E questi stanno lì ad aspettare non si sa bene cosa, forse la fine del mandato nella maniera più indolore possibile».

Prossimamente questa testata contatterà l’Amministrazione Comunale per una eventuale replica.

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