Stagno Un’assemblea pubblica per discutere sulla gestione della Pista Ciclistica “Ivo Mancini” e per ascoltare le proposte dei cittadini per gli eventi del paese. La Pro Loco “Vivere insieme” ha incontrato i cittadini presso i locali del Centro Civico della frazione. In apertura il presidente Emanuele Marcis ha aggiornato i presenti sulla questione della Pista Ciclistica.
«Ho contattato personalmente il consorzio che si è occupato dei lavori del primo lotto – ha continuato il presidente della Pro Loco – il cui presidente ha manifestato la volontà di subappaltare dei lavori ad una ditta della zona, che ha già effettuato dei lavori alla pista “Ivo Mancini” gratuitamente, mettendo a disposizione uomini e mezzi a costo zero per fare di lavori di cui si sarebbe dovuta occupare l’Amministrazione Comunale. Il geologo del Comune ha bloccato i lavori a causa di un albero che secondo il loro parere non può essere tagliato. L’albero in questione peraltro è secco e a rischio caduta e potrebbe fare seri danni a cose o persone. Ho sentito anche l’assessore Menicagli per avere aggiornamenti sulla questione ma per adesso non ha saputo darmi delle risposte. Dal canto nostro, se non avremo risposte entro un tempo accettabile, faremo tagliare comunque l’albero in questione perché come gestori della pista siamo anche penalmente passibili di sanzioni in caso di danni a cose e persone che potrebbero trovarsi all’interno dell’area».
Roberto Menicagli, assessore alla manutenzione
La replica dell’assessore alla manutenzione Intervistato per una replica, l’assessore alla manutenzione Roberto Menicagli spiega: «alla chiusura dei lavori il palco sarà sistemato contestualmente alla pista. Io penso che ognuno deve occuparsi dei propri ruoli. Noi abbiamo fatto una gara per far risistemare la pista, l’ha vinta un consorzio. Se questo ritiene opportuno dare in subappalto i lavori... Ma ad oggi a noi il consorzio non ha manifestato niente in questo senso, se ritiene di volerlo fare, nei termini di legge, nessun problema. Ci sono stati anche interventi da parte di una ditta terza chiamati direttamente dal gestore. La nostra interfaccia è col consorzio, ma ad ora, ripeto, esso non ci ha comunicato volontà di subappalto. Quello a cui fa riferimento il gestore dell’area non era un geologo, ma un agronomo, che ha fato presente che siccome trattasi non di una ma di due piante, preferiva cercare un’altra soluzione rispetto all’abbattimento. Stamattina (ieri mattina per chi legge, nda) è stato fatto un sopralluogo ed è stato visto che modificando un pochino il percorso si può salvare dall’abbattimento una pianta che aveva più di 50 anni».
Seguici su Twitter, clicca qui











