Collesalvetti Nella ricorrenza dell’anniversario dell’incidente di Vireggio Rifondazione Comunista si è fatta tramite col sindaco e il presidente del Consiglio Comunale per la divulgazione del documento redatto dall’associazione dei familiari delle vittime, “Il Mondo che Vorrei”. «Tutto questo – spiega il segretario Alberto Benedetti – in vista della scadenza delle prescrizioni nel processo in corso e in relazione alla vertenza di riassunzione del ferroviere Riccardo Antonini licenziato da FS per essersi speso gratuitamente come perito di parte per le vittime». Su questo documento i comunisti locali auspicavano l’approvazione da parte del Consiglio Comunale, riunitosi ieri in seduta, ma così non è stato.
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La posizione di Rifondazione Comunista «Esprimiamo delusione – si legge in un comunicato di Rifondazione Comunista – per la non approvazione del documento a causa dell’atteggiamento incomprensibile tenuto dal gruppo consiliare del PD che non ha ritenuto opportuno discutere il documento nella seduta di ieri del Consiglio, ma di spostarlo a non si sa quando e senza sapere con quali eventuali modifiche. Non capiamo che cosa non si possa essere chiarito, nel gruppo consiliare, in un mese di tempo, ovvero, il tempo trascorso dalla consegna di tale documento a ieri. Noi riteniamo grave la perdita di questa occasione, così come grave sarebbe se qualcuno pensasse che tale documento potesse essere modificato o edulcorato, in senso protettivo, su scelte politiche prese dall’attuale Governo in carica. Preferiremmo che fossero sconfessate le scelte del Governo piuttosto che fosse modificato un documento scritto dalle famiglie delle numerose vittime di quell’incidente, semplicemente e coerentemente alla ricerca della verità e della giustizia».
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Il dibattito in Aula A parlare a nome di tutto il gruppo del PD la consigliera Delia Menicagli, che ha ringraziato Benedetti che aveva inoltrato ai vari gruppi consiliari il documento. La Menicagli ha riferito della discussione che si è svolta nel suo gruppo consiliare nell’ambito del quale è stato deciso di rimandare l’eventuale approvazione del documento al prossimo Consiglio Comunale «per i numerosi punti presenti nel testo». «Non è messa in discussione assolutamente – ha puntualizzato la Menicagli – la solidarietà alle famiglie, ma diversi aspetti del documento devono essere approfonditi. A questa urgenza voteremo no semplicemente perché ci sono aspetti da studiare meglio». In ogni caso, ha concluso la Menicagli «non abbiamo la possibilità, purtroppo o per fortuna, di interagire sulle prescrizioni».
Alla consigliera PD ha controbattuto il capogruppo del Movimento Cinque Stelle, Daniele Rossi. «È una considerazione abbastanza ipocrita quella che è stata fatta – è andato giù duro Rossi – Rammento che queste parole sono state elaborate dall’associazione dei familiari, quindi non è un gruppo politico a presentarle». «Anche se – ha precisato l’esponente pentastellato – grande merito va a Rifondazione Comunista per aver pungolato i vari gruppi presenti in Consiglio Comunale, proponendo a tutti la stesura di quest’atto. Ne parlavo col capogruppo di Forza Italia e pure loro avevano intenzione di presentare questo documento, che il PD oggi (ieri, ndr) ha intenzione di respingere». Il capogruppo di Forza Italia non era presente alla seduta, tanto che il presidente pro tempore della seduta Fabio Iannone ha richiamato Rossi in quanto «l’affermazione non è verificabile».
Botta e risposta PD – Cinque Stelle «Sono tante le cose non verificabili nell’intervento che ho appena sentito – ha controbattuto Rossi – eppure nessuno si è mai sentito in diritto di specificare». Il capogruppo dei Cinque Stelle si è poi soffermato sulle ragioni dell’urgenza del documento: «Dopo questo Consiglio Comunale, molto probabilmente ad agosto non ce ne saranno e dunque finiremo a settembre. In casi in cui il giudizio è vicino a prescrizione, l’appoggio che si presume dovrebbe arrivare dall’approvazione di queste parole e la forza che i Consigli Comunali in giro per la Toscana hanno espresso devono arrivare il prima possibile». Per Rossi occorre anche «ingoiare le cose che politicamente non soddisfano qualcuno», ma «approvare il testo nella sua interezza».
La Menicagli ha ribadito il sostegno del PD all’associazione: «metterlo in dubbio è ridicolo» e ha specificato che in quel caso si discuteva dell’urgenza e non dei contenuti del documento. Infine ha ribadito la delicatezza della questione e precisato la volontà di discuterne tutti assieme, a gruppo completo. «Chiediamo al segretario di Rifondazione – ha concluso ironico Rossi – di avvertire l’associazione che il Consiglio Comunale di Collesalvetti, siccome mancavano dei consiglieri, ha bisogno di ridiscutere in modo più approfondito questo tema, che a mio avviso è lapalissiano». «Dico al segretario di Rifondazione che avvertiremo noi l’associazione», ha controbattuto la Menicagli.
«Come gruppo di maggioranza – così Iannone – di queste cose preferiamo discuterne bene». «Sei presidente del Consiglio», lo ha interrotto Rossi. «Certo, ma siccome voto, posso anche motivare, o no?!», ha controbattuto Iannone. «Sono convinto – e ora parlo da presidente – che tutto il Consiglio Comunale sia dalla parte delle vittime; io non ho mai messo in dubbio questo. Lanciare delle accuse indirette a me non piace».
Il Consiglio Comunale ha dunque votato contro l’urgenza: tutto il PD contrario; il Movimento Cinque Stelle (era presente solo Rossi) favorevole e nessun astenuto.
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