Collesalvetti 16.806. È il numero di residenti nel Comune di Collesalvetti al 31/12/2014. Una popolazione sempre più anziana, che è risultata tendenzialmente in crescita sia in termini assoluti che in termini percentuali. Se infatti nel 2004 i residenti erano 16.149, 10 anni dopo sono diventati 16.806. Con la popolazione femminile che è risultata costantemente maggiore rispetto a quella maschile.
Solamente due gli anni in decrescita: se nel 2010 l’ammontare complessivo degli abitanti era 16.919, l’anno successivo i colligiani erano 234 in meno: 16.685. Stesso trend, ma quantitativamente assai inferiore (quasi irrilevante), per il 2014, che registra 37 abitanti in meno rispetto al 2013 (16.806 abitanti contro i 16.843 dell’anno prima). È quanto emerge dal DUP, il documento unico di programmazione di cui il Consiglio Comunale ha iniziato la disamina lo scorso fine mese (leggi qui)
STAGNO LA FRAZIONE PIÙ POPOLOSA Il documento contiene anche dati relativi alla popolazione per frazione. Sotto questo profilo si rileva un tendenziale aumento nelle frazioni di Collesavetti, Vicarello e Guasticce (giustificato dalla crescita dal 2004 al 2014 della popolazione globale) mentre per le altre la situazione si presenta pressoché stazionaria. Le due estremità sotto il profilo geografico si confermano essere tali anche sotto quello demografico, con Stagno che è la frazione più popolosa e Colognole la meno. Ma nel 2013 la distanza fra Stagno e Colllesalvetti in termini di popolazione si assottiglia con la la frazione confinante con Livorno che conta 4475 abitanti contro i 4329 del capoluogo. Se si considera che nel 2004 Stagno contava 888 abitanti in più rispetto a Collesalvetti, queste 146 unità di distacco 9 anni dopo rappresentano il segnale di una ripresa del capoluogo, in costante crescita dai 3780 abitanti del 2004 ai 4338 di 10 anni dopo: 558 abitanti in più; praticamente la popolazione di Parrana San Martino nel 2013.
POCHISSIMI BIMBI Per quanto riguarda la popolazione in relazione alle fasce di età, la maggior concentrazione si ha nella fascia tra i 30 e i 65 anni, con percentuali via via crescenti fino al 2009 (54,19%) e una tendenza in calo che raggiunge il minimo valore del 51.67% del 2014. La fasce meno rappresentate sono invece quella 0-6 e 7-14, con la prima che non arriva al 6% con andamenti altalenanti e la seconda invece che raggiunge il 7% tra il 2013 e il 2014 mostrando cosi la sua graduale crescita.
UNA POPOLAZIONE SEMPRE PIÙ VECCHIA Considerando la popolazione durante il 2014, suddivisa per frazioni, genere e classi di età, la distribuzione delle persone residenti sia uomini che donne si concentra nelle frazioni di Collesalvetti, Vicarello e Stagno laddove la fascia più rappresentata è quella dei 30 ai 65 anni. La componente dell’ultima fascia di età per le restanti frazioni incide molto nella popolazione prova di un tangibile invecchiamento nel territorio. In tutte le località la fascia over 65 supera infatti sempre le fasce 0-6 / 7-14 e 15-29 prese singolarmente. A Castell’Anselmo, le due Parrane e Colognole però gli over 65 superano addirittura la sommatoria di queste 3 fasce giovanili.
A Castell’Anselmo a fronte di 104 over 65 ci sono solamente 95 persone da 0 a 29 anni, mentre a Parrana San Martino per 149 ultra sessantacinquenni solo 111 abitanti hanno meno di 30 anni e a Parrana San Giusto a fronte di 95 over 65 sono solamente 79 le persone in fascia 0-29. A Colognole, poi, per 83 ultra sessantacinquenni sono solamente 74 gli under 30. Pressoché identico, invece, il dato a Nugola, dove a fronte di 275 over 65, 272 è la sommatoria delle unità delle 3 fasce giovanili. A Stagno, idem: 1078 gli ultra sessantacinquenni e 1058 i giovani under 30. Magra consolazione per Collesalvetti, Vicarello e Guasticce, dove gli over 65, pur superando ciascuna delle 3 fasce giovanili (0-6 / 7-14 e 15-29), non superano mai il dato della loro sommatoria.
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Cosa offre Collesalvetti ai giovani? Salute? Lavoro? Un tempo offriva bellissime frazioni di campagna, adesso la fascia guasticce-stagno è praticamente una periferia industriale. Ovviamente chi può si trasferisce in città oppure in altri comuni di dove ancor esiste la campagna (Fauglia, Crespina ecc). Chi non può purtroppo rimane rischiando di entrare nelle statistiche previste dallo studio SENTIERI.
Beh niente di nuovo su quello che già era noto…. la cosa veramente strana è che non si fa niente per invertire il trend. Anzi, si sta incrementando ancora di più il trend di sfruttamento del territorio che inevitabilmente incoraggia lo spopolamento del comune