Guasticce Non più i bambini, gli allievi, che vanno a scuola (la Schumann) per le lezioni di musica, ma gli insegnanti di strumento che vanno a scuola, quella generalista (non di musica), dagli allievi. È un progetto “rivoluzionario” quello che si è già concretizzato a Guasticce e Nugola e che a breve dovrebbe veder la luce anche a Stagno.
Non bastasse, tutto questo avviene in orario post-didattico, per cui in maniera assolutamente volontaria da parte del bambino. E se a Nugola è il flauto ad andar per la maggiore (12 bambini iscritti al corso), a Guasticce regna invece incontrastata la chitarra. Ma qui a far notizia è più che altro un altro elemento. Su 62 bambini, 56 fanno scuola di strumento. «Praticamente ogni bambino di Guasticce sta prendendo contatto con uno strumento per propria scelta», commenta entusiasta il direttore della Schumann, Mario Menicagli, per il quale questo paese può a giusto titolo definirsi «una piccola Salisburgo»
Per quattro giorni dunque, dal lunedì al giovedì, la scuola resta aperta per un’ora o due per dar modo ai bambini di far lezione di violino, chitarra, coro e tastiera (che poi diventerà pianoforte). Il 22 dicembre scorso, peraltro, una sala parrocchiale pienissima, ha già ospitato il primo saggio. I piccoli allievi hanno così iniziato a far ascoltare qualcosa ai loro cari dopo neanche due mesi di insegnamento. Per loro, il primo vero approccio col pubblico. Non solo bambini, però. La scuola del paese è aperta anche a ragazzi e adulti che volessero approcciarsi allo studio di uno strumento. Locali aperti anche agli esterni, dunque, anche se ovviamente questi non faranno lezione coi bambini.
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