555 Guasticce dossoGuasticce Il dibattito non si spegne. Continua a far discutere a Guasticce la questione dei “dossi”, ossia degli “attraversamenti pedonali rialzati”. «Illegittimi ed inopportuni; creano danni alle abitazioni», avevano sentenziato alcuni residenti della zona in una lettera protocollata in Comune (leggi qui). E a poco o nulla è servito che l’assessore Roberto Menicagli abbia ricordato che «furono richiesti proprio dai cittadini». Come a poco sembra esser servita la precisazione del comandante della Polizia Municipale che tramite le pagine di Collenews aveva spiegato che non si tratta di dossi, bensì appunto di attraversamenti pedonali rialzati (leggi qui). Già! Perché come previsto, queste precisazioni non hanno messo la parola fine a questo dibattito, che anzi è più vivo che mai. Tanto che una ventina di residenti hanno preso carta e penna e scritto una lettera a Collenews.

 

La missiva «Spett.le Collenews, dossi, rialzi e cunette sono sinonimi che riguardano la carreggiata stradale, variano solo per dimensioni. Nonostante sulla strada provinciale 555 ci sia il limite per i mezzi superiori alle 7,5 tonnellate, passano mezzi autorizzati per il trasporto pubblico e per la raccolta dei rifiuti solidi urbani con peso doppio rispetto al limite consentito. Inoltre passano mezzi per il trasporto di merci varie, inerti, autogru, mezzi agricoli, biomassa e anche qualche trasporto eccezionale, dal peso anche 5 volte il consentito. La strada è situata tra centro intermodale e polo industriale ed è percorsa da persone che si recano al lavoro o che lavorano con mezzi pesanti, furgoni, etc…»

 

«La soluzione dossi-rialzi-cunette è inopportuna perché – si legge ancora nella lettera – causa danni (crepe, fessure, case e mobili che vibrano) agli immobili su di un terreno già poco stabile per natura. Inoltre, le continue vibrazioni possono causare disagi e timori alle persone che vivono all’interno di abitazioni vicine ai passaggi pedonali rialzati. In attesa che siano prese misure alternative ai dossi o rialzi e cunette, chiediamo scelte più condivise e meno dannose». (Gruppo residenti Via Don. L. Sturzo – 20 firme)

 

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