L’editoriale Ieri, a Collesalvetti, l’inaugurazione del nuovo defibrillatore (il secondo della frazione) donato al paese grazie ad Arcicaccia e Federcaccia, con il contributo della famiglia Casapieri e dalla Fonderia Gelli (leggi qui). Sul finire del settembre scorso, invece, stesso copione, a Stagno, con la Pro Loco Vivere Insieme che dona, anch’essa, un defibrillatore alla frazione (leggi qui). Per non parlare del servizio di pre e doposcuola organizzato dalla stessa Pro Loco Stagno (leggi qui). Cose bellissime, ma che impongono anche una seria riflessione.
Una riflessione sul ruolo sempre più predominante che sta assumendo nella nostra società – e specificatamente anche nel territorio colligiano – il mondo dell’associazionismo, il mondo del terzo settore. Realtà che, inventandosi iniziative, coordinandosi col mondo del commercio locale, spesso autotassandosi, riescono a trovare quei fondi che per il pubblico settore sono sempre più introvabili. Fondi che servono, come in questi casi, a donare alla propria comunità cose di indiscusso valore ed utilità, come questi due defibrillatori. Questa è la forza (letteralmente) vitale del volontariato, dell’associazionismo. Una forza che coniuga al proprio interno utilità concreta e aggregazione. Una forza che gli amministratori pubblici, che la politica, soprattutto in questi tempi di crisi finanziaria non potrà che tenere in sempre maggiore considerazione.
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