Collesalvetti Un incontro pubblico per presentazione gli studi idraulici a supporto della pianificazione urbanistica del Comune e le prospettive per la mitigazione delle criticità idrauliche con particolare attenzione alle frazioni di Guasticce, Stagno e Vicarello. É quanto organizzato dal Comune per il 20 ottobre alle 17:30 presso la Sala Conferenze della Palazzina Colombo presso l’Interporto.
La riunione – «in una logica di partecipazione dei cittadini alle scelte del Comune» ci tengono a precisare dal Municipio – permetterà di esporre sia lo stato dell’arte degli studi idraulici emersi a seguito dell’Accordo tra Comune, Regione, Provincia, Consorzio di Bonifica Basso Valdarno e Autorità di Bacino del Fiume Arno, che le problematiche puntuali riscontrate durante l’ultimo evento «di carattere eccezionale» (sottolineano dal Municipio) verificatosi il 4 ottobre sul territorio comunale ed i conseguenti interventi previsti per porre soluzioni alle stesse.
Il monito ai Consigli di Frazione Sempre dal Comune, un monito ai Consigli di Frazione. Mediante un comunicato stampa, infatti, dal Municipio ci tengono a ribadire che «le riunioni di questa portata devono essere organizzate dall’Amministrazione Comunale, la quale non può essere semplicemente invitata a partecipare da organismi che non hanno uno status di istituzione, come nel caso dei Consigli di Frazione che, lo ricordiamo, sono organismi della partecipazione voluti dall’Amministrazione e non previsti da alcuna normativa regionale o nazionale». «Il loro fine – si legge ancora nel comunicato – deve solo ed esclusivamente essere quello di facilitare il confronto tra Amministrazione stessa e cittadini come si evince dai principi e dalle finalità illustrate all’interno del Regolamento per il Funzionamento degli stessi approvato dal Comune di Collesalvetti». Pur senza riferimenti specifici, il destinatario del messaggio è evidentemente il Consiglio di Frazione di Stagno, che nei giorni scorsi aveva convocato un’Assemblea Pubblica (confermata per stasera alle 21:00 presso il Centro Civico) sulle criticità idrogeologiche della frazione. Alla riunione il CDF aveva invitato, fra gli altri, tutti i vertici del Comune di Collesalvetti (leggi qui).
All’incontro del 20 ottobre saranno presenti i membri della Giunta, gli Uffici Comunali ed i rappresentanti del Consorzio di Bonifica Basso Valdarno.
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Perfetto. Non fa una piega l’invito dell’amministrazione comunale al “rimanete al vostro posto”. Se c’era ancora qualcuno che si illudeva che i CDF servissero a qualcosa, questa è la risposta.
La vostra arroganza e’ pari solo alla vostra incompetenza……
Poteva bastare un semplice rifiuto… Sinceramente trovo questo comunicato di una gravità assoluta, nel contenuto, ma, soprattutto, nei toni.
“le riunioni di questa portata devono essere organizzate dall’Amministrazione Comunale, la quale non può essere semplicemente invitata”…?????? (forse se ogni tanto un rappresentante fosse presente ad eventi/assemblee/situazioni di emergenza come l’ultima alluvione… non sarebbe stato necessario chiedere una assemblea pubblica e invitarli… ma ormai sono presenti solo alle inaugurazioni…)
“I CDF sono organismi della partecipazione voluti dall’Amministrazione e non previsti da alcuna normativa regionale o nazionale”… scusate a cosa serve questa “minacciosa” precisazione? Significa che, visto che sono voluti dall’amministrazione, devono essere “servili e sottomessi” o vengono sciolti? Non si possono permettere SU RICHIESTA DEI CITTADINI STESSI di indire un’assemblea aperta e invitare anche l’amministrazione? Se il loro fine è quello di “facilitare il confronto tra Amministrazione stessa e cittadini” mi sembra che abbiano fatto il loro dovere… o no?
Comunque va benissimo così, cascano i veli, e i cittadini vedono ogni giorno di più come stanno le cose!
Buongiorno a tutti,
accolgo il monito che l’amministrazione ha rivolto ai CdF per quanto riguarda il rispetto delle regole e del regolamento che vige all’interno dei Consigli di Frazione e che le riunioni di questa portata devono essere decise dall’Amministrazione.
Vorrei comunque ricordare che i Presidenti e tutti consiglieri dei CdF sono i primi a incassare le lamentele di tutta la popolazione, facendo da completo filtro nei confronti di tutta l’organizzazione Comunale.
La scelta dei colleghi di Stagno di confrontarsi, comunque, stasera con i cittadini è stata sicuramente un po’ una forzatura dettata però dalla “pressione” e dalla “disperazione” della gente a cui “ogni tanto” andrebbero date delle risposte possibilmente veloci ma soprattutto….certe.
ahahahahaora iniziano a farsela sotto visto che i consigli di frazione non sono più i loro lecchini
Fatta la legge ( leggi ‘ Regolamento dei Consigli di Frazione ‘ ) nel solito modo italico di dubbia chiarezza e trasparenza…trovato l’inganno…ovvero siccome ” IO SO’ IO E VOI NUN SIETE UN CAZZO ” ( cit. Il Marchese del Grillo ) a lor signori fa comodo interpretare che ” facilitare il confronto tra Amministrazione stessa e cittadini ” sia solo in senso unico,dall’alto verso il basso….in barba ad ogni chiaro,assodato ed inconfutabile significato del termine PARTECIPAZIONE…è oltretutto una balla bella e buona che sia stata l’Amm.ne Com.le a volere i Consigli di Frazione : questi organismi ci sono da prima che il sindaco Bacci nascesse…ed il problema casomai è che in passato non ne è stata sfruttata ( volutamente ) la funzione e la potenzialità…quindi l’unica scelta che poteva avere Bacci era di NON VOLERLI…detto questo,non spetta certo a me difendere il CdF di Stagno,ma a chiunque balza agli occhi che fino a prova contraria questo è un paese libero,ogni gruppo,organismo o associazione può invitare chi gli pare e piace senza chiedere il permesso a nessuno… l’Amm.ne prima di fare moniti dovrebbe considerare che chi opera nei CdF lo fa senza alcun compenso, per la collettività, rimettendoci di tasca propria e di tempo sottratto alle proprie vite…VI DOVETE SOLO VERGOGNARE,AMMESSO CHE VI RIESCA.
Ve lo ricorderete alle prossime elezioni, cari concittadini, o vi farete ingannare ancora una volta dal gioco delle parti ?
Abbiamo toccato il fondo, per chi avesse ancora dubbi ecco questa è una amministrazione “DEMOCRATICA” i consigli di frazione non hanno uno status, ma sono nati e NIENTE SI DEVE A QUESTA AMMINISTRAZIONE PER CIÒ per creare partecipazione , dalla loro nascita ha sempre funzionato così , i consigli di frazione raccolgono le problematiche e le proposte e poi organizza un incontro con l’amministrazione che quando non ha paura del confronto si presenta ed insieme ai propri concittadini cerca e propone soluzioni, così è sempre stato e gli amministratori che si sono succeduti in questo comune sono sempre venuti a prendere applausi o fischi. Avere un organismo di partecipazione non significa avere uno strumento di controllo partitico ma significa appunto creare momenti di partecipazione anche nel dissenso , per questo sono nati , ma ora danno noia perché non si controllano, e allora elencando normative che tutti sanno ma che non hanno niente a che vedere con i motivi per cui si è lottato per avere questi organismi, si evita di incontrare i cittadini a casa propria dove possano meglio esporre le problematiche e si blinda una riunione dove persone scelte dall’amministrazione parlerà monopolizzando la stessa ai danni dei cittadini, ma d’altronde quello che non si vuol far vedere è un profondo senso di dissenso .
Ringrazio il Comune di Collesalvetti per aver organizzato questo incontro che spero possa fare davvero chiarezza sullo stato dell’arte degli “studi idraulici a supporto della pianificazione urbanistica del Comune e le prospettive per la mitigazione delle criticità”.
Stupisce e delude invece il “monito” ai consigli di frazione, che rivela, nella forma e nei contenuti, una interpretazione assai limitativa della “partecipazione dei cittadini”, visti più come soggetti da informare che non da ascoltare e consultare.
Certo che i consigli di frazione non hanno uno status di istituzione né potere decisionale alcuno, ed anche certo che siano stati voluti dall’Amministrazione comunale e da essa opportunamente regolamentati.
Ma proprio l’art. 1 del regolamento in questione indica funzioni in modo un po’ più preciso di quanto sinteticamente ricordato nel “monito”. Lo riporto qui per esteso:
Art. 1 – Principi e Finalità
1. I Consigli di Frazione sono organismi di partecipazione dei cittadini alla vita della comunità, privi di personalità giuridica. Sono promossi e riconosciuti dall’Amministrazione Comunale in quanto istituti che tendono al coinvolgimento della popolazione nelle scelte amministrative, ad una maggiore trasparenza, ad una migliore informazione e ad un arricchimento della comunità locale e delle istituzioni.
2. Il Consiglio di Frazione, quale organismo di partecipazione popolare di cui al comma 1 dell’art. 8 del D.Lgs. N. 267 del 18/08/2000, è espressione delle varie realtà della frazione. Esso si pone come un utile strumento di collegamento tra le frazioni e l’Amministrazione comunale, avente la finalità di farsi portavoce delle esigenze e dei fabbisogni dei cittadini presenti nelle frazioni di riferimento. I Consigli di frazione, inoltre, promuovono e coordinano iniziative culturali, sportive, e ricreative per il perseguimento dei fini “generali” dell’Ente.
Mi sembra che le parole usate esprimano, forse al di là delle intenzioni di chi le ha scritte, un concetto di partecipazione più ampio e bidirezionale tra cittadini e istituzioni, o almeno così appaiono le frasi “coinvolgimento della popolazione nelle scelte amministrative” (coinvolgere non è sinonimo di informare), “arricchimento della comunità locale e delle istituzioni” (ci si arricchisce nell’ascolto reciproco) e in quel “farsi portavoce delle esigenze e dei fabbisogni dei cittadini presenti nelle frazioni”.
Quanto all’affermazione che i Consigli di Frazione “sono organismi della partecipazione voluti dall’Amministrazione e non previsti da alcuna normativa regionale o nazionale” è in parte contraddetta dallo stesso riferimento normativo contenuto nell’art.1 sopra riportato. È vero che il D.Lgs 267/2000 non obbliga i Comuni a istituirli, ma invita espressamente a promuoverli.
Riporto qui di seguito l’intero testo dell’art. 8 richiamato nel regolamento:
Articolo 8 – Partecipazione popolare
1. I comuni, anche su base di quartiere o di frazione, valorizzano le libere forme associative e promuovono organismi di partecipazione popolare all’amministrazione locale. I rapporti di tali forme associative sono disciplinati dallo statuto.
2. Nel procedimento relativo, all’adozione di atti che incidono su situazioni giuridiche soggettive devono essere previste forme di partecipazione degli interessati secondo le modalità stabilite dallo statuto, nell’osservanza dei principi stabiliti dalla legge 7 agosto 1990, n. 241.
3. Nello statuto devono essere previste forme di consultazione della popolazione nonché procedure per l’ammissione di istanze, petizioni e proposte di cittadini singoli o associati dirette a promuovere interventi per la migliore tutela di interessi collettivi e devono essere, altresì, determinate le garanzie per il loro tempestivo esame. Possono essere, altresì, previsti referendum anche su richiesta di un adeguato numero di cittadini.
4. Le consultazioni e i referendum di cui al presente articolo devono riguardare materie di esclusiva competenza locale e non possono avere luogo in coincidenza con operazioni elettorali provinciali, comunali e circoscrizionali.
5. Lo statuto, ispirandosi ai principi di cui alla legge 8 marzo 1994, n. 203, e al decreto legislativo 25 luglio 1999, n. 286, promuove forme di partecipazione alla vita pubblica locale dei cittadini dell’Unione europea e degli stranieri regolarmente soggiornanti.
Invece di emettere moniti per “lesa maestà” sarebbe a mio avviso assai più proficuo per tutti favorire ai livelli più ampi possibili la partecipazione dei cittadini, fermi restando ovviamente i ruoli a ciascuno attribuiti.
Il Consiglio di Frazione di Stagno-Biscottino, cui pare riferirsi direttamente il comunicato, ha dimostrato vicinanza e sintonia con i propri cittadini indicendo un incontro pubblico su un tema particolarmente sentito, invitando gli amministratori del Comune e degli altri enti coinvolti. Invitare non significa pretendere la partecipazione, lasciata alla sensibilità ed autonoma decisione, non certo obbligata.
Voglio esprimere quindi anche qui il mio ringraziamento e la mia stima al Consiglio di Frazione di Stagno, e invito i membri dei consigli delle altre frazioni ed i cittadini tutti a partecipare all’incontro pubblico sulle problematiche idrogeologiche che avrà luogo stasera 14 ottobre presso il Centro Civico di Stagno. Un’occasione in più per un libero confronto e per un’analisi dei problemi del territorio.
Daccordo, ci sta che non è stato messo in atto la procedura prevista e che tale invito è risultato una “offesa”. Bene…..ma visto che era una richiesta fatta da cittadini dove questa Amministrazione più che da ogni altra parte ha preso i voti per essere eletta e ricordo benissimo il Sindaco in piena campagna elettorale “battere” ogni angolo di strada della Frazione per ascoltare le problematiche dei cittadini finanche ad entrare nelle loro case, pratiche più che lecite in campagna elettorale, per ottenere la sua rielezione……….! Ed ora che si tratta di interfacciarsi con gli stessi cittadini, per ascoltare le loro voci, cittadini che hanno subito un danno, benchè dovuto ad eventi meteorici di una certa portata, cosa fa l’Amministrazione?…..ammonisce con un semplice comunicato stampa la richiesta poco ORTODOSSA del CDF. Complimenti…sono senza parole!
Ma come? Una classe politica attuale che si è formata ai cdf, adesso li considera di serie B? E la consigliera di Guasticce, che fino a poco fa chiedeva di cliccare “mi piace” sulla pagina del cdf, per far vedere l’interesse del colligiano per questa istituzione cosa dice ora? (.. si allinea).
Buonasera a tutti, mi permetto di intervenire in questa discussione essendo la Pro Loco Stagno maggioranza all’interno del Consiglio di Frazione di Stagno..forse il vero punto o ” problema ” è proprio questo ..la Pro Loco Stagno non è un Partito Politico e nessuno ci mette le bandierine sopra, mi rendo conto che essendo la prima volta nel Comune che un ‘Associazione di Volontariato diventa maggioranza, al posto di Partiti politici, nei Cdf ” possa scombinare i piani di molti “..ma questi sono i fatti e la Storia degli ultimi 3 anni a Stagno dove la Nostra Associazione è diventata un punto di riferimento credibile ed affidabile… .abbiamo presentato una Lista di Candidati come altre Associazioni a Stagno come previsto dal Regolamento..tutto questo crea problemi ? A me non pare anzi lo ritengo un importante valore aggiunto sul Territorio…L’ assemblea pubblica indetta questa sera non la ritengo per niente una ” forzatura ” ma del tutto normale operatività di un Cdf che sia rappresentativo dei Cittadini, trovo una forzatura dal mio punto di vista questi Comunicati Stampa tardivi con incontri pubblici organizzati sempre dopo e mai prima gli eventi…..Perchè potrei ritenere una forzatura tardiva, Caro Enrico, l’inserimento all’Odg dell’ultimo Consiglio di Frazione di Guasticce sul Pre Scuola..visto che la Pro Loco Stagno ha una convenzione ufficiale con la Direzione del “Minerva Benedettini” per questo servizio anche per la Scuola di Guasticce…Prima di esprimere pensieri ” forzati “su Stagno ritengo importante informarsi bene, per rispetto dei fatti e soprattutto per rispetto verso chi legge .. Sarebbe ” socialmente importante ” leggere Comunicati Stampa anche su queste Iniziative che partono dal Volontariato….ogni tanto…Grazie per l’attenzione..Cordiali saluti
Onore al sig. cintio.
Caro Emanuele,
io per ” forzatura” intendevo il fatto che comunque nelle frazioni c’è una pressione comprensibile e molto sostenuta sul problema idrogeologico del territorio e che venga comunque fatta una riunione in più sull’argomento è alla fine un atto dovuto.
Certo…se ci fossero stati gli attori principali sarebbe stato sicuramente meglio… vorrà dire che ci rifaremo tutti insieme il 20 ottobre.
Per quanto riguarda la prescuola è stato un nostro Consigliere che mi ha pregato di inserire questa richiesta nell’ultimo Consiglio, ciò ha permesso di discuterne anche con dei compaesani interessati e avere così maggiori informazioni sulla problematica sperando di trovare al più presto la giusta soluzione.
Un saluto cordiale a te e a Pino.
L’amministrazione Bacci a quella di Benito gli fa un baffo……….
Sig.Del Corso,ma lei ci è o ci fa ? A Guasticce qualcuno mi ha detto che lei è un politico ( inteso come complimento ) ma se non sa cosa vuol dire ‘ forzatura ‘ ed usa il termine in modo inappropriato,forse il suo essere ‘ politico ‘ si riduce al non riuscire mai a dire ” ho sbagliato “…( del resto per quello
ha ottimi esempi ,da Bacci in giù…e anche …in su )
Davvero pensate che il 20 ci sarà un sano e produttivo confronto? Speriamo! Mi auguro che non sia la solita sceneggiata, con “esperti” che sciorinano problemi, programmi e soluzioni con termini tecnici e supercazzole e che ci dicono di stare sereni, come l’incontro per la centrale a biomasse. Noi vogliamo rappresentanti dell’amministrazione che prendano seri impegni, con progetti e DATE CERTE!!!! Anche stamani qui c’era il camion che spurgava i bottinelli!!!!!!!!! Il fosso che è stato fatto per il colatore est da via della Colmata alla bretella è ormai colmo di acqua, erbacce e mota. Un albergo a 5 stelle per le zanzare…..