Collesalvetti «Noi non siamo contro le biomasse, anzi… Noi non siamo contro la tecnologia, anzi… Le biomasse sono state giustamente comprese tra le fonti rinnovabili di energia e come le altre fonti (idrico, solare, eolico) presentano indubbiamente dei grossi vantaggi per l’ambiente rispetto alle fonti cosiddette fossili (carbone, petrolio, ecc), ma questo non significa che siano sempre preferibili e utilizzabili dovunque e comunque». Con queste parole, messe nero su bianco in una nota, il comitato Collesalviamo l’ambiente precisa la propria posizione, la non chiusura a prescindere nei confronti delle biomasse.
«Inoltre – si legge ancora nella nota – nel caso di produzione di energia non per uso privato, anche tutte le fonti rinnovabili hanno il loro piccolo o grande impatto ambientale che deve sempre essere valutato e considerato. Noi siamo convinti che bere molta acqua faccia bene, ma siamo anche convinti che “bere molta acqua fa bene” non sia la frase giusta da dire mentre qualcuno sta affogando».
«Ferma opposizione» «In questo senso si inquadra la nostra ferma opposizione alla costruenda centrale ai “Pratini” a metà strada tra Stagno e Guasticce. Questo impianto non si sostituisce a preesistenti forme di produzione di energia più inquinanti, si aggiunge con un altro camino che, poco o tanto, andrà ovviamente a peggiorare lo stato attuale dell’ aria in questa zona».
«I cittadini aderenti al Comitato non hanno niente contro il progresso, ma come diceva Henry Ford “c’è vero progresso solo quando i vantaggi di una nuova tecnologia diventano per tutti”. Noi siamo convinti che in nessun caso i vantaggi di molti possono giustificare un danno per tutti. Ed in questo caso i vantaggi ci saranno solo per la proprietà dell’impianto. Vantaggi che potrebbero essere legittimi, se non causassero a tutti gli altri solo svantaggi e danni, sia per la salute che economici».
La replica all’assessore Demi «Con queste nostre semplici riflessioni vogliamo rispondere sia all’assessore Demi che al successivo seminario sulle biomasse dell’altro ieri: ben vengano l’innovazione ed i buoni propositi, ma quando i progetti possono intaccare la salute e la tasca di tutti, tutti vanno messi al corrente di tutte le implicazioni negative, tenendo poi nella dovuta considerazione il parere dei cittadini e degli organismi di partecipazione».
«Questione di volontà politica» «Ed è davvero meschino continuare a nascondersi dicendo che il Comune nulla poteva e può fare se non prendere atto della pratica presentata: se c’è qualcosa che gli interventi pubblici dei nostri amministratori e lo stesso seminario organizzato hanno dimostrato è la volontà politica di voler accogliere questa tipologia di impianti a prescindere da cosa ne pensano i cittadini, da dove si vanno ad insediare e se vanno o no ad aggiungere emissioni inquinanti, piccole o grandi che siano, in porzioni di territorio già critiche».
L’avvertimento «Quel che è mancato e che tuttora manca è proprio la volontà di valutare sopra ogni altra cosa gli aspetti di impatto ambientale e tutela della salute sfruttando tutti gli spazi che le normative vigenti offrono. Ed un numero già ampio ed ancora crescente di cittadini se ne è reso conto e si è organizzato in comitato. E con questi cittadini l’Amministrazione Comunale dovrà d’ora in poi fare i conti, e certo non solo per l’impianto ai Pratini”».
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