Guasticce Individuazione di una nuova area cani, piantumazione di nuovi alberi in Piazza I Maggio e discussione inerente la ricerca di un nuovo spazio per il gruppo delle Donne Creative dell’Afa. Sono questi i punti all’ordine del giorno della seduta del Consiglio di Frazione di Guasticce di venerdì scorso.
Gruppo AFA Il primo argomento di cui si è discusso è la disponibilità di uno spazio più grande per l’Associazione Afa. Le rappresentanti del gruppo, presenti alla seduta, hanno affermato che, essendo il gruppo formato da 36 persone, gli spazi fin ora utilizzati sono troppo piccoli.
Inoltre c’è stata polemica per la rimozione del cartello del gruppo Afa apposto sulla sede del Consiglio che fino a poco tempo fa era utilizzata dalle donne del gruppo per svolgere le proprie attività. Il Consiglio ha affermato che non si assume la responsabilità del gesto e che la disponibilità offerta è stata portata ai massimi livelli. I membri del Conisglio hanno comunque chiarito che si impegneranno a trovare un area adatta per l’Afa. A tal proposito i consiglieri hanno subito optato per l’ex sede dell’ Asilo Parrocchiale chiarendo subito però che è necessaria l’autorizzazione dell’Amministrazione Comunale.
Area cani Per quanto riguarda l’Area Cani il Consiglio di Frazione ha reso noto che è stata già individuata una nuova area con zona recintabile presso il giardinetto di via Montebianco. Il presidente Del Corso ha affermato che a breve provvederà ad inoltrare la richiesta per lo spostamento dell’Area Cani in questa nuova zona. Sulla questione si è però trovato in disaccordo il Consigliere Franchini. «Io non capisco – ha affermato Franchini – perché non si possa utilizzare l’area già attrezzata, che è inutilizzata, solamente perché l’erba è troppo alta e nessuno la taglia. Bisognerebbe che qualcuno si desse da fare per tagliarla o fare pressione sul Comune per far si che quest’erba venga sfoltita».
Piantumazione di 3 nuovi alberi In seguito il presidente del Corso ha affermato che in Piazza I Maggio verranno piantati altri tre alberi, 3 lecci per la precisione. Da questa iniziativa è nato anche un progetto che vedrebbe per la piantumazione di questi alberi la collaborazione, eventualmente anche economica, dei commercianti della zona e della scuola di Guasticce, per quanto riguarda l’atto stesso della piantumazione.
Alla riunione c’è stato anche spazio per discutere di argomenti extra, che esulavano da quanto messo all’ordine del giorno, come la proposta effettuata dal Consigliere Paolo Schiavon di ripristinare i paletti dissuasori laddove sono stati rimossi per impedire il “parcheggio selvaggio” nelle zone di via delle Medaglie d’Oro e di Via della Chiesa, una discussione sull’Area Servizi e sulla Centrale a Biomasse.
Centrale a biomasse Su quest’ultimo punto il Presidente Del Corso ha subito tranquillizzato i presenti affermando che l’impianto che sorgerà a Guasticce non sarebbe impattante a livelli critici dal punto di vista ambientale ed informando i presenti che ne esiste già una in una località vicina a Castelnuovo in Val di Cecina che a suo dire non reca nessun danno ai residenti. Dopo l’intervento del presidente Del Corso ha preso la parola Stefano Seghetti, cittadino presente alla riunione e membro del Neonato comitato ambientale di Collesalvetti. «Le persone – ha affermato Seghetti – non hanno più fiducia nei controlli effettuati dai vari enti e dall’Amministrazione. Inoltre nulla vieta ai proprietari della Centrale di bruciare, oltre alla legna, altri materiali che potrebbero essere dannosi per la salute dei cittadini. Detto questo noi come Comitato faremo battaglia insieme a tutte le persone che hanno aderito e aderiranno in futuro».
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Mi meraviglio del fatto che non si sia ancora capito che la situazione dell’aria nel comune di collesalvetti è già critica. Non si può paragonare a quella di un qualsiasi paesino di campagna che non è certo ai primi posti in Italia per decessi da tumore. Il fatto di aggiungere un ulteriore impianto impattante sulle emissioni crea un danno alla popolazione. Questa è una cosa ovvia per tutti, tranne per coloro che devono difendere le scelte di partito.
L’impianto di biomassa in costruzione è modulare cioè può bruciare qualsiasi cosa (naturalmente dopo passaggi come essiccatura,ecc) può essere ampliabile sino a 1000 KW, inoltre vicino si insedierà la Lonzi (lavorazione metalli).
Dopo che la disinformazione (e non voglio andare oltre…) che avete dato ai cittadini sulla loro costruzione ed insediamenti, pensate ancora che possiamo fidarci di voi…. ??
Le sue parole Presidente Del Corso non hanno tranquillizzato nessuno!
Ci troviamo a “battagliare” con l’Amministrazione Comunale che dovrebbe essere la prima a tutelare la nostra salute ed invece….