Auteri«Lo voglio dire alla Paolo Villaggio in arte Fantozzi: PORRE LA FIDUCIA SULL’ITALICUM É UNA CAGATA PAZZESCA. Un errore e una prepotenza politica che non condivido. Rimanere nel PD sta diventando davvero imbarazzante, non solo a livello locale e regionale. Fu il mio Segretario e nostro Premier Matteo Renzi a dire che: “le regole si scrivono tutti insieme, se possibile. Farle a colpi di maggioranza è uno stile che abbiamo sempre contestato”(come riportato in un suo tweet)».

 

«Dire una cosa e fare esattamente l’opposto? Riconoscendomi nel renzismo (un IDEALE e non un Guru) decisi di provare a dare il mio contributo alla politica, cercando quindi di non seguire il mal di pancia cavalcato dall’urlatore del momento (Grillo 2012) ma lavorando e credendo in un ideale politico di rinnovamento. Ma non è questo che vedo oggi, ogni giorno è sempre più imbarazzante».

 

tweet Renzi«Cercai di apportare al PD un punto di vista popolare e esasperato proveniente dal disagio sociale,  frutto dell’inconcludenza di questa classe dirigente. Non sono quindi in Politica come un frutto del Partito, ma come il frutto della sua inadeguatezza. Mi misi in gioco con tenacia, spesso con poca pazienza anche – e me ne scuso – ma l’ho sempre fatto mettendoci la faccia perché stufo dell’inadeguatezza pluridecennale di questa do tta classe dirigente che alla mia generazione (quella del ’76) e ad altre, ha LETTERALMENTE MANGIATO IL NOSTRO PRESENTE ED IL NOSTRO FUTURO».

 

«Scelsi il PD perché più a Sinistra di altri e quindi a me più affine. Lo scelsi perché politicamente più esperto e perché militato da molte persone per bene soprattutto nelle retrofila. Persone per bene e che poco si coinvolgono se non per fargli l’applausetto dovuto alle feste de l’Unita’ per il servizio svolto. Altra cosa invece sono i dirigenti “manovratori”».

 

«Mi misi in gioco perché notai una classe politica troppo divisa ,troppo lontana dai cittadini e poco rappresentativa di umiltà e di comprensione. Una classe politica generante provvedimenti “lontani” rispetto le varie necessità che il popolo richiede, quando calati nelle realtà quotidiane nella loro attuazione. Mai hanno dato risposte di cui noi tutti noi necessiteremo veramente. Molti invece sono gli specchietti per le allodole. Magari le iniziative e riforme di Governo vanno vicini a risolvere le varie questioni, ma manca sempre l’aver toccato con mano i problemi sul campo».

 

«Lontananza tangibile soprattutto nei confronti del popolo artigiano e piccole partite iva, oltre che la classe operaia ovviamente, tra cui negozianti, commercianti, artigiani OGGI E IERI abbandonati a sé stessi e senza ammortizzatori sociali. Decisi di farlo riconoscendomi nel RENZISMO (nell’ideale e non in un Guru), perché facente parte di una generazione, quella del ’76, a cui TUTTO é stato tolto, con la speranza d’aiutare nel contribuire al restituire un qualcosa».

 

«Pur comprendendo la stringente necessità nel dare le risposte al popolo Italiano, atte a far percepire di essere usciti dal famoso immobilismo politico, non approvo in alcun modo le modalità  con cui questo progetto politico viene portato avanti da un po’ di tempo a questa parte. Una maniera fanatica e filo-dittariale, dove chi non approva viene “messo alla gogna” e che rasenta un’indotto stato di costrizione».

 

«Non mi piace affatto questa presa di forza che mette “alla gogna” le minoranze interne creandosi un comodo fanatismo. E’ l’ideale politico che mi smosse piu’ di 3 anni fa’, non un Guru che sempre va’ difeso a spada tratta. Provvedimenti e leggi devono passare ai voti, specialmente su temi così delicati. Scegliere di mettere “la fiducia” sulla legge elettorale oltre che essere un enorme errore politico a me personalmente appare anche inaccettabile in quanto non fa’ onore al Premier e non rispecchia i miei ideali di Partito nel quale mi riconosco sempre meno. Diciamo pure “la goccia che fa’ traboccare il vaso”?” Rimanere nel PD ad oggi è davvero imbarazzante».

 

Andrea Auteri (lettera firmata)