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Giuseppe Iurescia (Fratelli D’Italia)

Vicarello – Il Progetto “Comparto Ferrovia”, i lavori in Piazza II Giugno, la questione della potabilità dell’acqua per alcune famiglie di Mortaiolo. Sono queste le questioni calde che riguardano Vicarello. A tal proposito, abbiamo interpellato il capogruppo del Pdl in Consiglio Comunale, ma candidato sindaco per Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale, Giuseppe Iurescia.

 

 

 

 

Qual è la posizione della minoranza in merito al Progetto “Comparto Ferrovia”?

«Noi guardiamo sempre criticamente quello che ci sottopone la maggioranza. Però, in quanto minoranza responsabile e costruttiva, valutiamo provvedimento per provvedimento. I cittadini non vogliono due fazioni che si combattono sempre e comunque. Abbiamo teso la mano all’Amministrazione Comunale laddove pensavamo che essa stesse agendo correttamente. Questo progetto del “Comparto Ferrovia” inizialmente ci è stato prospettato come positivo per la cittadinanza. Noi ci siamo documentati sul luogo dove erano previsti i lavori e ci siamo resi conto che quella zona era abbandonata da anni. Visto e considerato che una società si era fatta avanti per realizzare il progetto, visto che l’area sarebbe stata riqualificata e visto che si sarebbero creati nuovi posti di lavoro, abbiamo aderito al progetto. Esso comportava una strada che, a detta del presidente Bosco, doveva essere di 6,50 metri. Dovevano essere creati due marciapiedi su ambo i lati e una pista ciclabile larga 1,50 metri. Dopo un paio di anni di discussioni in Commissione Consiliare, in cui sono state proposte molte variazioni più o meno condivisibili, e dopo gli studi dei tecnici degli uffici comunali preposti, abbiamo pensato che la modifica della larghezza della strada a 5,50 fosse accettabile, visto che in quella zona non transitano camion. I parametri di vivibilità e sostenibilità, a nostro giudizio, sono stati rispettati».

 

Come giudicate il no di Pier Luigi Bosco, Presidente della Commissione Consiliare e componente della maggioranza in Consiglio Comunale?

«Se la maggioranza ti mette davanti un progetto, evidentemente vuole che lo si approvi. Noi siamo sempre stati sempre rispettosi e costruttivi nell’interesse dei cittadini. Nella seduta del Consiglio Comunale del 30 gennaio il progetto è stato approvato, nonostante il voto contrario a sorpresa del consigliere e presidente della Commissione Bosco, in quanto contrario a certi parametri introdotti nel progetto. A questo punto, o la maggioranza ha sbagliato ad affidare a Bosco la presidenza della Commissione oppure sarebbe stata necessaria la verifica della maggioranza a sostegno della Giunta Bacci. Noi siamo delusi perché abbiamo dedicato molto lavoro a questo progetto. Lo stesso Assessore Benedetti è rimasto sorpreso durante quella seduta».

 

Come giudicate l’inizio dei lavori in Piazza II Giugno a Vicarello?

 

«Sotto il profilo politico questi lavori sono condivisibili. È legittimo che, in vista delle Elezioni Amministrative, il partito di maggioranza faccia vedere ai cittadini che le cose le fa. Il dubbio sui lavori di Piazza II Giugno, più che la ripiantumazione, era sul fatto che venisse lasciato intatto il numero dei parcheggi. Questa piazza è infatti un serbatoio di posteggi per le auto a Vicarello, visto che non ce ne sono molti altri. Per i cittadini è una questione importante. Comunque è già da qualche anno che questo luogo aveva bisogno di un restyling, viste le tante buche presenti sull’asfalto: meglio tardi che mai, anche se il fatto di essere a ridosso delle elezioni lascia qualche sospetto. Lo stesso discorso vale per l’inaugurazione dei lavori per la pista ciclabile da Collesalvetti a Vicarello, l’introduzione del senso unico in Via Roma e il rifacimento della segnaletica orizzontale nelle strade. La domanda che mi pongo è: prima i soldi per questi lavori non c’erano?»

 

Quale giudizio date sulla qualità dell’acqua potabile di cui usufruiscono alcune famiglie di Mortaiolo, a seguito delle rassicurazioni da parte dell’Amministrazione Comunale?

«Noi abbiamo partecipato ad alcuni tavoli con i responsabili di Asa e Arpat, dopo molte proteste da parte mia e del compianto Paolo Simoni. La risposta fornita da questi enti è che le loro analisi indicavano un livello entro la norma e pertanto certi allarmismi risultavano infondati. Ma a me qualche dubbio è rimasto perché, a prescindere dal contenuto chimico, a certe famiglie l’acqua usciva color marrone in certi giorni della settimana. Un’acqua così non può essere potabile. Altri tecnici dovrebbero essere chiamati ad effettuare queste analisi».