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DEMI: «UNA NUOVA STAZIONE DI POMPAGGIO PER ALLEGGERIRE L’ANTIFOSSO DI FATTORIA»

Riccardo Demi, Assessore all’Ambiente

Mortaiolo – In merito alle lamentele da parte di Nugola s.r.l Società Agricola e di Luciano Novi sui continui casi di allagamento dei terreni coltivati di Mortaiolo (leggi qui), Riccardo Demi, Assessore all’Ambiente del Comune di Collesalvetti, prospetta una possibile soluzione al problema e apre ad un nuovo incontro con tutte le parti in causa.

 

Qual è la posizione dell’Amministrazione di fronte a questo problema? 

 

«In questa situazione il problema rilevante è che, purtroppo, la normativa proibisce di scavare i grandi corsi d’acqua a determinate condizioni e, nel nostro caso, l’Antifosso di Fattoria. Il decreto legislativo 152/2006 (“Norme in materia ambientale”, ndr) prefigura di trattare le terre scavate dai corsi d’acqua come rifiuti. Nel caso specifico, il Consorzio di Bonifica “Ufficio fiumi e fossi” ha già effettuato degli approfondimenti e ha appurato che, quasi sicuramente, questi terreni sarebbero da trattare proprio come rifiuti. Questo – prosegue – rende assolutamente problematico ed ingestibile, dal punto di vista economico, la messa in regola dell’Antifosso. Già poco più di un anno fa c’è stato un incontro con le parti in causa e, assieme al Consorzio di Bonifica, è stata prospettata la soluzione, ovvero creare una nuova stazione come punto di pompaggio e sollevamento per alleggerire la situazione dell’Antifosso di Fattoria».

 

C’è un rischio per l’economia agricola locale e per tutto l’indotto ad essa legata?

 

«Certamente. Già con il mio partito abbiamo cercato di affrontare la questione e di rendere partecipe Nugola srl. Ma il problema di fondo, come già detto, è legislativo. Nessuno si può assumere la responsabilità di andare contro la legge. La soluzione alternativa l’abbiamo già avanzata. Serve, però, la volontà di tutti».

 

Organizzerete a breve un nuovo tavolo d’incontro con tutte le parti in causa?

 

«Da parte nostra c’è la disponibilità. Anche perché ho chiesto altri approfondimenti ad Arpat e al Consorzio di Bonifica “Ufficio fiumi e fossi”. Sicuramente si va nella direzione di un altro tavolo d’incontro per cercare tutti insieme una soluzione».

 

Il quadro generale, quindi, si prospetta complicato. Da una parte una norma, il decreto legislativo 152/2006, che obbliga a portare la terra scavata in discarica. L’elevato costo di questa operazione per quanto riguarda i fossi che circondano i campi di Mortaiolo, tuttavia, fa morire sul nascere questa soluzione. Dall’altra parte, sono le due idee messe in campo: allargare l’Antifosso di Fattoria utilizzando le banchine laterali e alzare il livello del fosso in modo che, all’interno dell’alveo, possa essere rimosso il fondo; oppure, creare un nuovo punto di pompaggio e sollevamento.

 

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