Guasticce – La Presidenza del Consiglio dei Ministri – a quanto si apprende – avrebbe posto un freno all’aumento di capitale richiesto tempo fa dall’Interporto toscano “A: Vespucci”. I vertici del Governo, nella fattispecie, in risposta ad un quesito presentato dalla Regione Toscana, avente ad oggetto, appunto, l’aumento di capitale dell’Interporto, secondo indiscrezioni avrebbe chiarito che il suddetto aumento di capitale, già accolto in linea di principio e in quota dalla Regione e anche da altri soci pubblici dell’Interporto deve essere sottoscritto anche da tutti i soci privati. Altrimenti? «Aiuto di Stato». Pratica sanzionata dall’Unione Europea. Fra i soci privati, il Monte dei Paschi di Siena (35% del totale del capitale sociale), le Ferrovie, la Compagnia-impresa dei portuali ed altri enti privati. Se l’indiscrezione sarà confermata potrebbe divenire complesso l’ingresso nel capitale di altri soci pubblici, come sta tentando di fare Federico Barbera. Convocata, pertanto, dalla Regione un’apposita riunione sulla questione per venerdì 11. L’importanza dell’Interporto è nota a tutti. E non c’è nessuno che non ne abbia a cuore le sorti, trattandosi di uno dei Poli logistico-industriali più importanti della zona. La domanda, tuttavia, che in questo momento tutti si pongono è: saranno disponibili i soci privati – in primis MpS con il suo bilancio sotto tutela – a sottoscrivere l’aumento di capitale? Potrebbe essere più forte, per l’Istituto senese, la volontà di tirarsi fuori piuttosto che quella di aumentare il proprio preso in Interporto.