L’editoriale A Guasticce un percorso sembra avviato. Quello di costituire una Pro Loco. Il giorno prima della Vigilia di Natale i ragazzi che sembrano intenzionati a dar vita ad una realtà di questo tipo anche nella quarta fra le frazioni più grandi del Comune (Collesalvetti, Stagno e Vicarello già ne hanno una) si sono cimentati col loro primo banco di prova, organizzando un’apericena natalizia. Una prova ben riuscita, visto che sono emerse le loro capacità organizzative, lo spirito di gruppo e il terzo ingrediente principale: l’entusiasmo. Ad ora le quotazioni per la nascita della Pro Loco Guasticce sembrano positive, anche se non si può dare per certo che questi ragazzi andranno in questa direzione. Ma, volendo darlo per scontato, cosa potrà essere questa Pro Loco?
È questa la domanda fondamentale a cui non solo gli ideatori del progetto, ma anche tutte le altre realtà affini del paese dovranno rispondere. Se la partita verrà condotta in un determinato modo, infatti, in gioco non sarà soltanto l’idea di alcuni, ma il futuro della socializzazione nella frazione dell’Interporto. Prima ancora che pensare a cosa organizzare, ai fondi da utilizzare, ad aspetti logistici ed organizzativi, questo è l’interrogativo: cosa vogliamo creare? Le risposte, in linea generale, sembrano essere due: l’ennesimo gruppo o un contenitore comune.
Le due alternative Nel paese, infatti, c’è già chi si dà da fare per far sì che Guasticce non sia solo un dormitorio, ma al contrario un paese in cui si vive una dimensione comunitaria che valorizza il luogo ed è capace di attrarre anche gente da fuori. Che poi, è giustappunto quello che dovrebbe fare una Pro Loco. C’è l’associazione Palazzone, che organizza eventi come la festa di fine estate, la gara dei dolci, la festa di Natale, quella dell’Epifania e altro ancora. Chi legge abitualmente queste pagine lo sa bene. E ci sono anche altri gruppi, più informali, che organizzano eventi nel paese. La nuova Pro Loco cosa sarà? Un gruppo che si affiancherà ad essi? O sarà un contenitore comune in cui ritrovarsi tutti per poter organizzare eventi anche di dimensione e rilevanza maggiore, alla stregua di quello che avviene con Vicarelloween o le grandi feste di popolo a Stagno?
L’idea di Pro Loco come contenitore comune può forse spaventare, all’inizio. “E quello che già facevamo?”, “E la nostra veste associativa?”. Una paura che svanisce subito se si capisce, da parte di chi già organizza eventi nel paese, che non si tratta di sciogliere la propria associazione per confluire nella Pro Loco, di rinunciare al proprio nome, alla propria storia, alle proprie peculiarità, alle cose che si organizzano da sempre. Niente di tutto questo. Si tratta semplicemente di dar vita ad un qualcosa di diverso, un contenitore comune, dal nome diverso e senza commistioni, in cui ritrovarsi tutti assieme un giorno per organizzare qualcosa di “più in grande” in quella veste, per poi l’indomani tornare, sotto la prima veste, a dar luogo agli eventi che storicamente come si organizzano come “associazione x”.
Se, appunto non snaturandosi né rinunciando a niente, anche le altre associazioni vorranno “siedere” in questa costituenda Pro Loco, quel che Guasticce potrà fare sarà di tutt’altro calibro. Due esempi su tutti: la sagra del pane al pomodoro e il presepe vivente, la prima in modo maggiore, ma anche il secondo (seppur più recente) vera e propria tradizione del paese. Entrambi, a pari merito, tuttavia, richiedono una grande macchina organizzativa, il coinvolgimento di tutti. Giustappunto quello che una Pro Loco dovrebbe essere. È una sfida, questa. per Guasticce. Riuscire ad andare un po’ oltre il proprio piccolo orticello (senza tuttavia rinnegarlo, annullarlo o snaturarlo) per fare, tutti assieme, qualcosa di più grande. Una sfida per il futuro. Un futuro, nel quale, se tutti fanno squadra, l‘appeal di Guasticce sarebbe assai diverso.
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Guasticce è già un dormitorio. Ha alti tassi di mortalità a cominciare da quella per tumori ematologici. Ha problematiche di criminalità, i furti sono all’ordine del giorno. Ha problemi di traffico, e l’amministrazione attuale ha incentivato il passaggio del traffico pesante. Guasticce ha problemi di inquinamento, Agip-plas e maleodorante dalla zona del rifiuto (Pontedera) si percepiscono un giorno si ed un giorno no. Guasticce ha problemi di natalità, la scuola negli ultimi anni per sopravvivere ha dovuto inventarsi due pluriclassi. Guasticce non ha strutture sportive per i residenti, le poche disponibili sono disponibili solo per pendolari dello sport.Guasticce è illusa dai mille discorsi dei suoi amministratori, che fanno sempre vedere la carota e danno la colpa ad altri del bastone.
Guasticce non è mai stato un dormitorio..rimango basita .
Eh si che il direttore di collenews è anche del paese…
A partire dalla parrocchia fino a terminare con gruppi che non necessitano ne’ di etichette tantomeno di articoli sulla stampa per pubblicizzarsi ( chiedetevi anche perché ), il paese è sempre stato animato.
Piuttosto stiamo attenti che la ProLoco tanto desiderata non sia bramata da altri per strumentalizzazione personale .
Da che ricordi, le ProLoco hanno origine per scopi turistici, l’unico problema del paese è che dovrebbero andare un pochino più d’accordo, a Vicarello ad esempio fanno un mucchio di cose e tutti insieme.
Aggiungo che non condivido assolutamente il contenuto del commento espresso dal signor Michele, pur rispettandolo.
Chiederemo agli amministratori di vietare le TV in casa così la natalità potrà aumentare.
Credo la sig Alessia sappia bene che il problema non è vietare la TV ma offrire alle famiglie un paese dove si possa vivere e offrire ai figli sicurezza e salute. Guasticce oggi è periferia industriale con problemi sensibili di inquinamento. Chi può si trasferisce, chi può porta i propri figli altrove. Ed inevitabilmente il problema della chiusura della scuola di guasticce si ripresenterà presto
A guasticce non serve la proloco. Abbiamo bisogno prima di tutto di sicurezza ambientale che permetta di tutelare la nostra salute se poi a questo si uniscono amministratori locali illuminati tanto meglio, ma è chiedere troppo….
Dove vivi te? A guasticce? Ah dove c’è sempre puzzo..
Questo mi dissero una decina di anni fa. Allora almeno c’era tanta campagna e i morti per tumore non erano tantissimi. Adesso le cose sono peggiorate notevolmente. Che pena
Proprio perché
Il direttore di Collenews é del paese sa quello che scrive…
Puoi essere più chiara Alessia: chi è che dovrebbe strumentalizzare in maniera personale la pro loco?
Quello che cerchiamo di andare a fare non è in contrasto con la parrocchia: sono 2 cose diverse!!
Per favore Alessia puoi essere più chiara e specificare chi fa articoli sulla stampa X pubblicizzarsi? Visto che poi hai scritto “chiedetevi anche il perché” me lo vorresti dire te il perché?? Questo progetto è venuto fuori dai giovani che parlando con me hanno manifestato l’idea di mettersi in gioco per costruire qualcosa di positivo per il paese. Non ci vedo niente di male… Vuoi essere anche tu dei nostri? Ci farebbe molto piacere
Alessio e Luciano, scusate, mi spiegate cosa ci combinano le questioni ambientali e di malattie con la pro loco? Ai problemi ambientali ci devono pensare le istituzioni che ci sono apposta X questo. La Pro Loco é un’altra cosa. Qui stiamo parlando di rivitalizzare il paese. Tanto che tu faccia gli eventi o meno, l’aria è sempre la stessa!
FORZA RAGAZZI CON EDUCAZIONE E RISPETTO DOBBIAMO RIANIMARE QUESTO PAESE. NON C’È NESSUNO SCOPO DI LUCRO, MA SOLO VOGLIA DI DARE UN PO DI VITA A QUESTO PAESE….NON FACCIAMO ALTRO CHE LAMENTARCI PERCHÉ NON FACCIAMO MAI NIENTE, NON LAMENTIAMICI QUANDO QUALCUNO PROVA A FARE QUALCOSA MA APPOGGIAMO QUESTE PERSONE…FORZA RAGAZZI
Le istituzioni non tutelano la qualità di vita e la salute degli abitanti. A chi interessa allora impegnarsi in una realtà dimenticata come questa?
Mariarca, sicuramente sei mossa da spirito costruttivo. Ma fate da soli, dai retta.
Fate un’associazione. E soprattutto fate solo voi guasticciani.
Sono certa che da soli farete grandi cose.
Non vi fate manovrare da altri.
Prima, o forse insieme, ad una pro loco, se vogliamo che Guasticce non “muoia”, bisogna fermare e invertire quella che è la strada intrapresa da questa amministrazione che ne sta facendo una periferia industriale. Ormai chi può va via, i bambini sono in calo perché i giovani hanno capito che qui moriranno prima e se ne vanno, i vecchi, appunto, si ammalano e muoiono prematuramente…. e intanto che si fa? Si costruiscono centrali a biomasse, centrali elettriche e, ultima ma scontata trovata, si cambia uso al terreno della famosa area servizi (benzinaio, laghetto con i cigni, panchine e giochi per bambini… ahahah) così si aumenta la “quota” di terreno industrializzato e inquinante a spese del verde. Poi va bé, facciamo pure la festa del pane e pomodoro ma senza illusioni…
Alessia Incontriamoci e parliamone mi farebbe molto piacere ! Passa dal circolino una sera ! Ti aspetto !!
Fate fate pure la proloco. Io mi sono già scontrato con questa realtà infame. Ti sponsorizzano l’iniziativa di frazione perché tu non ti possa lamentare dell’aria che respiri, della mancanza di lavoro, del fatto che il paese è sopra la media di morti per cancro. Fate fate pure la proloco ma tra 5 anni forse capirete che siete solo marionette in mano a chi vuole solo speculare sul paese e sulla vostra salute. Sogni d’oro
Invito tutti coloro che hanno letto e commentato l’articolo a rileggerlo, perche dal mio punto di vista siete andati un pochino fuori tema: nell’articolo non c’e nessun riferimento all’inquinamento ambientale, cattivi odori, o tasso di mortalità, si parla semplicemente di creare un qualcosa, quel qualcosa che manca a livello SOCIALE nel nostro paese. Mi chiedo peró se tutte le persone che stanno criticando questa iniziativa, si stanno impegnando anch’essi in maniera concreta per il paese, invece di stare a criticare e giudicare l’operato altrui.
Caro Matteo, a Guasticce c’era un tessuto sociale straordinario, frutto anche dell’ottimo lavoro di don Giovanni e di Don Italo. Il degrado ambientale è stato a mio avviso la molla per un abbrutimento generale del paese. Ben vengano iniziative come la proloco, di fatto se non ci sarà un miglioramento delle condizioni ambientali e soprattutto della salute dei residenti, l’iniziativa avrà presa su poche persone. Troppi sono i morti per tumore da alcuni anni a questa parte, troppa l’indifferenza delle istituzioni.
Chi è causa del suo mal…. adesso tutti a lamentarvi dell’operato dell’amministrazione in tema ambientale (Lonzi, biomasse. Ma dove eravate alle assemblee di collesalviamo? Il problema sanitario è il più importante, viste le morti per tumore nella nostra frazione, ma non è l’unico: strada guasticce – stagno pericolosissima, transito di mezzi pesanti nella frazione, disastri per alluvioni, talponi ai cassonetti, campi nomadi, furti anche durante la notte… chi è causa del suo mal… ma tanto abbiamo la proloco