Il vicesindaco Alberto Benedetti

Alberto Benedetti (RC)

Collesalvetti «Nessun gruppo politico si è sentito di votare contro la delibera che sancisce definitivamente lo scioglimento al 31 luglio 2016 della Istituzione Schumann». Questa l’amara constatazione di Rifondazione Comunista, che affida ad una nota stampa le proprie riflessioni.

 

«Quando alcuni mesi fa Rifondazione Comunista disse che questa sarebbe stata la prima scelta drastica di privatizzazione dopo anni, ci fu risposto che l’Amministrazione è obbligata dalle normative a intraprendere tale percorso. Tutto – si legge ancora nel documento – ciò è stato smentito ieri durante la discussione in Consiglio, ed è venuta fuori la vera motivazione della scelta dello scioglimento, ovvero quella economica. Una sola ed unica mera motivazione, cioè quella economica. Una chiusura, una vera e propria privatizzazione, accompagnata da grandi propositi,  ma senza alcuna sicurezza e garanzia per il futuro, tra mille lacrime di coccodrillo che hanno caratterizzato il dibattito, si sostiene e si percorre quel percorso di massima privatizzazione che a caduta arriva dall’attuale governo centrale, dal Presidente (mai eletto) Renzi in particolare».

 

«Questa amministrazione – scrive ancora Rifondazione nella nota – assume sempre più le connotazioni “renziane” e di politica neoliberista e di destra. Una scelta grave, da noi mai condivisa e che non avremmo mai votato per nessun motivo al mondo, nemmeno di fronte ad un obbligo normativo calato dall’alto, su cui la politica locale, un’Amministrazione, se ci crede veramente, ha l’obbligo di dire no e di opporsi anche a rischio di qualche ricorso o sanzione. Ci sentiamo di ringraziare chi, fino ad oggi, ha garantito la gestione ed il funzionamento dell’Istituzione, in particolare gli insegnanti e il direttore artistico».

 

Scuola Schumann«Scordiamoci la scuola di musica così come l’abbiamo conosciuta fino ad oggi e soprattutto così come i nostri figli hanno potuto frequentarla grazie alla sua natura pubblica e senza scopi di lucro da parte di nessuno. Tutto questo dal prossimo luglio in poi non esisterà più: addio tariffe accessibili a tutti, addio programmazione che terrà conto di tutti, tutto questo sarà un’incognita. Solo una questione sarà certa, ovvero che uno o più privati qualunque vinceranno la gara e sulla gestione della scuola qualcuno ci dovrà guadagnare, questa dovrà obbligatoriamente garantire utili per qualcuno, al contrario di ciò che è successo fino ad oggi».

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