Alberto Benedetti vicesindaco

Il vicesindaco, Alberto Benedett

Collesalvetti – Nuove rigide regole per le compagnie circensi che monteranno il proprio tendone a Collesalvetti. E’ questo il contenuto dell’ordinanza firmata dal Vicesindaco Alberto Benedetti nella quale si definiscono precise disposizioni per il rilascio delle autorizzazioni amministrative a circhi e mostre itineranti, riguardanti in particolare la detenzione degli animali appartenenti a specie selvatiche ed esotiche. Il tutto, con l’obiettivo di tutelare il del benessere degli animali esotici, la sicurezza dei cittadini e di prevenire di problematiche di carattere  igienico-sanitario.

 

Lo svolgimento degli spettacoli circensi sarà dunque vincolato a criteri di corretta gestione degli animali, basati sulle raccomandazioni normative nazionali Cites e regionali, che tengano conto delle esigenze biologiche ed del benessere degli animali nella struttura. La vigente normativa in materia di circhi equestri e spettacoli viaggianti del 1968 tutela il circo nella sua

dimensione ed organizzazione tradizionale, che prevede l’esibizione di animali. L’ordinanza del Comune di Collesalvetti non vieta pertanto l’esercizio di queste attività, ma lo regolamenta ponendo direttive amministrative che i circhi dovranno obbligatoriamente rispettare nel trattamento degli animali al seguito per ottenere l’autorizzazione comunale.

 

«La nostra non è un’ordinanza anti-circo – ci tiene a sottolineare l’Assessore all’ambiente Riccardo Demi – Abbiamo compiuto una scelta sganciata da preconcetti ed in linea con la normativa vigente. È indubbio il valore ricreativo di uno spettacolo circense in cui vengano valorizzate le capacità tecniche e la maestria di clown e trapezisti, equilibristi e giocolieri, ma si è inteso anche sollevare e amplificare un problema di ordine culturale che è quello della presenza degli animali all’interno dei circhi a fini di pubblico spettacolo o espositivi, legato ad una sensibilità animalista crescente. È per questo motivo che abbiamo ritenuto di regolamentare gli spettacoli con animali selvatici o esotici con specifiche norme amministrative, per tutelare le specie animali e avere garanzie circa la capacità delle strutture circensi di assicurarne la salvaguardia ed il benessere, così come stabilito dalle leggi vigenti. Il tutto sarà sempre verificato attraverso dei controlli costanti ed approfonditi da parte della Polizia Municipale e delle autorità preposte».

 

LE NUOVE REGOLE

 

La domanda di autorizzazione dovrà essere presentata almeno 60 giorni prima dell’attendamento ed il tempo di permanenza non potrà essere superiore a 15 giorni, con la precedenza a spettacoli senza animali.

 

Documentazione necessaria Ogni circo o mostra viaggiante con animali esotici al seguito che vuol svolgere attività nel territorio comunale, oltre alla documentazione per le autorizzazioni temporanee (occupazione di suolo pubblico, inquinamento acustico, conformità igienico-sanitaria, somministrazione alimenti, certificazione impianti elettrici e prevenzione incendi, regolarità Siae, diritti pubbliche affissioni, ecc..), dovrà presentare anche una scheda approfondita sulle condizioni di custodia e gestione degli animali, idoneità prefettizia e autorizzazione ministeriale, relazione descrittiva delle strutture con relativo certificato di collaudo, assicurazione rc, piano di emergenza in caso di fuga degli animali e dichiarazione che il legale rappresentante non ha riportato condanne per reati in materia di protezione degli animali: se manca un solo requisito niente autorizzazione.

 

Nulla osta del servizio veterinario Il rilascio della concessione avverrà a seguito di nulla osta sanitario da parte del Servizio Veterinario dell’Azienda USL ed è prevista anche una fideiussione a titolo di cauzione in caso di danni, abusi o abbandono di rifiuti.

 

In presenza di particolari situazioni o per motivi locali di sicurezza l’Amministrazione Comunale potrà sospendere o revocare l’autorizzazione e la violazione delle norme per la corretta gestione degli animali comporterà il divieto di attendamento sul territorio comunale per i cinque anni successivi all’accertamento dell’infrazione.