Collesalvetti Un’ordinanza per far fronte al problema della processionaria del pino. Anche quest’anno il sindaco Bacci ha emesso il relativo documento. Ecco cosa prevede.

 

 

L’ordinanza obbliga tutti i proprietari di giardini, aree verdi, terreni boscati, ecc. del territorio comunale ad effettuare, entro 15 giorni dalla pubblicazione della presente ordinanza, tutte le opportune verifiche ed ispezioni sugli alberi a dimora nelle loro proprietà, al fine di accertare la presenza di nidi della processionaria del pino. Nello specifico ai detentori di piante di pino e di quercia ed in particolare pino silvestre (pinus sylvestris), pino nero (Pinus nigra), pino strobo (Pinus strobus) per la processionaria; tutte le specie arboree ed in particolare quercia, olmo, carpine, tiglio, salice, castano, robinia e piante da frutto per l’Euprottide.

 

Nel caso si riscontrasse la presenza dei nidi della processionaria e/o dell’Euprottide, si dovrà intervenire tempestivamente e comunque entro il 28 febbraio effettuare gli interventi di lotta meccanica, rivolgendosi a ditte specializzate, con asportazione meccanica dei nidi mediante taglio dei rami infestati: il taglio dovrà interessare esclusivamente i rami dove sono presenti i nidi,  tali rami dovranno essere racchiusi in appositi sacchi in materiale plastico al fine di evitare la dispersione in aria di parti pericolose per la salute umana. All’asportazione meccanica dei nidi mediante taglio dei rami infestati dovrà comunque fare seguito la distruzione dei medesimi mediante l’abbruciamento.

 

È assolutamente vietato depositare rami con nidi di processionaria nelle varie frazioni di rifiuti a circuito comunale. Le spese per gli interventi suddetti sono a totale carico dei proprietari interessati. È consigliato poi attuare una seconda fase di lotta contro le larve neonate che si nutrono di aghi e svolgere un intervento di lotta biologica/lotta chimica da effettuarsi nel periodo settembre – ottobre, in funzione degli andamenti climatici, mediante irrorazione delle chiome con prodotti selettivi tali da bloccare la biosintesi della chitina. L’irrorazione delle piante con idonei prodotti deve essere effettuata sia nella fronda che alla base al fine di colpire le larve all’uscita dal nido o durante il loro trasferimento a terra.

 

Gli interventi dovranno essere effettuati in condizioni di sicurezza, avvalendosi di ditte specializzate che dovranno impiegare preferibilmente prodotti bioinsetticidi indicativamente a base di Bacillus Thuringensis varietà kurstaki e comunque a bassissima tossicità e lunga azione residuale (da ripetersi in caso di piogge nei 10 giorni successivi al trattamento). In alternativa al Bacillus thuringiensis si possono utilizzare insetticidi chimici della tipologia tecnica denominata “regolatori di crescita”. In questo caso occorre sapere che, se il prodotto è classificato nelle categorie “Molto tossico” o “Tossico e nocivo”, l’utilizzatore deve essere titolare del patentino per l’acquisto e l’utilizzo dei fitofarmaci.

 

Gli avvertimenti Nel documento si avverte che qualsiasi onere e spesa per gli interventi suddetti sono a totale carico dei proprietari interessati e che è assolutamente vietato abbandonare rami con nidi di processionaria nel territorio o il loto conferimento presso i centri di raccolta comunale di rifiuti o presso i contenitori per la raccolta differenziata di carta, vetro, plastica, indifferenziato e organico, nonché nei cestini dislocati nel territorio comunale;

 

Le sanzioni In caso di mancato adempimento saranno applicate sanzioni amministrative da 250 a 1.500€ e potrà essere disposta, quale sanzione accessoria, l’esecuzione d’Ufficio degli interventi omessi, con addebito delle relative spese.

 

L’ordinanza è stata emessa perché con l’approssimarsi della stagione primaverile si ripresentano le condizioni ambientali favorevoli per la proliferazione e la diffusione di insetti infestanti, nella fattispecie di lepidotteri quali la “processionaria del pino” (Ttraumatocampa pityocampa), la “processionaria della quercia” (Thaumetopoea processionea) e l’Euprottide  (Euproctis chrysorrhoea – Linnaeus). Il contatto diretto con le larve comporta rischi di carattere sanitario. Non solo il contatto diretto, ma anche la semplice dispersione dei peli urticanti possono comportare irritazioni epidermiche o reazioni allergiche/infiammatorie a livello delle prime vie respiratorie, con possibili episodi di significativa intensità e durata, nei riguardi di individui particolarmente suscettibili o nei confronti di animali domestici.

 

Il testo completo dell’ordinanza è consultabile nell’albo pretorio del Comune di Collesalvetti.

 

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