Mortaiolo – Da quattro anni la famiglia Piccirilli vive a Mortaiolo in un ex casale ristrutturato. Un complesso in cui abitano molte famiglie, che convivono, però, con una serie di problematiche. Dapprima il gas: «Per il riscaldamento abbiamo provveduto installando il pellet, mentre per l’acqua utilizziamo le bombole a gpl. Il problema, tuttavia, è che il costo di quest’ultimo è davvero elevato», spiegano Roberto Piccirilli e sua moglie Silvia Albano.«Quando siamo arrivati qui – proseguono – avremmo dovuto fare l’allacciamento del gas, ma l’Asa ci ha risposto che non era possibile perché il costo dell’installazione, 60.000, euro sarebbe ricaduto su noi. Però, la strada che dal centro del Paese porta fino a noi è comunale», ribadiscono. Anche l’Amministrazione Comunale, le volte in cui è stata interpellata, ha risposto che «non ci sono fondi sufficienti» e che «bisogna vedere se la strada è comunale».
Non solo il gas, anche l’acqua corrente è diventata un problema. Infatti, i coniugi Piccirilli spiegano che, attraverso delle analisi, è stato scoperto che l’acqua che esce dai loro rubinetti risulta ferrosa, dura e piena di calcare. «Non è facile trovare le risorse per mettere i depuratori come hanno fatto altri nostri vicini. Ma così ne va della nostra salute, in special modo di quella dei nostri due figli. Oltretutto, la caldaia e gli elettrodomestici che utilizzano quest’acqua a lungo andare si sciupano», affermano.