Sede-Consiglio-di-Frazione-di-Vicarello-315x240

La sede del Consiglio di Frazione di Vicarello

Collesalvetti Apprezzamenti e critiche da parte del Movimento 5 Stelle Collesalvetti alla bozza del nuovo Regolamento comunale per il funzionamento dei Consigli di Frazione. Se da un lato i pentastellati locali riconoscono che «la stesura proposta dalla maggioranza ha sicuramente alcuni punti che riconosciamo migliorativi rispetto al testo attualmente vigente, dall’altro «non possiamo assolutamente accettare né comprendere il motivo per cui si vuole ridurre il numero dei componenti il Consiglio fissando un tetto massimo di 7». Attualmente  il numero varia in proporzione agli abitanti della frazione. A Stagno, per esempio, sono 13, mentre a Guasticce ce ne sono 9.

 

Elezione diretta del Presidente? Essendo i Consigli di Frazione strumenti di partecipazione a costo zero, trattandosi di puro volontariato, i pentastellati locali non capiscono proprio il perché di questa decisione. «In realtà, secondo noi, il numero andava eventualmente aumentato». Ma non c’è solo la questione del numero dei componenti a suscitare le perplessità dei consiglieri a 5 Stelle, per i quali «ci pare superfluo spiegare che un Presidente che avesse ricevuto il maggior numero di voti dai cittadini acquisterebbe maggior autorevolezza e anche rispetto, anche nei confronti dell’Amministrazione Comunale, di uno votato dai candidati eletti. E’ grave  il non considerare l’opzione dell’elezione diretta del Presidente del Consiglio di Frazione, che sarebbe realizzabile in modo molto semplice».

 

Il monito al PD  «Il Consiglio di Frazione è da sempre lo strumento delle istituzioni più vicino ai cittadini e alle realtà locali, uno strumento di partecipazione e di comunicazione dei singoli e delle associazioni nei confronti dell’Amministrazione Comunale. In quanto tale è la cosa più vicina alla democrazia diretta che è dalla nascita uno degli obiettivi primari del Movimento 5 Stelle. Nel programma amministrativo che presentammo durante la campagna per le recenti elezioni comunali, abbiamo espresso la nostra volontà di ampliarne le funzioni e di renderlo ancora più rappresentativo dei cittadini, oltre all’importanza di farne parte non tanto come organizzazione politica, ma come singoli cittadini desiderosi di contribuire al miglioramento della qualità della vita di tutti noi. Questa rappresentanza ha costi zero per la collettività perché chi vi partecipa lo fa a titolo completamente gratuito. Naturalmente in sede di bilancio è previsto un contributo annuale per permettere l’organizzazione e lo svolgimento delle (poche) iniziative e manifestazioni in ogni frazione, anche se poi queste in realtà vengono portate a termine solo grazie alla buona volontà ed all’impegno disinteressato dei cittadini e del Consiglio stesso. Per questi motivi – fanno sapere i pentastellati – se le nostre argomentazioni non verranno recepite, annunciamo fin da ora che faremo quanto possibile, usando ogni mezzo perché questo nuovo Regolamento non venga approvato».

 

Gli emendamenti al testo vigente saranno discussi e votati durante la prossima seduta del Consiglio Comunale, convocato per il 30 ottobre. Entro la fine dell’anno dovrebbero essere rieletti i vari CDF.