Il vicesindaco Alberto Benedetti

Guasticce «Riteniamo a dir poco vergognose ed incredibili le motivazioni per cui si decide con tanta leggerezza di chiudere un call center e mettere a casa centinaia i lavoratori e lavoratrici, semplicemente perché non si è riusciti a trovare un intesa tra le due società». Così, Alberto Benedetti, segretario di Rifondazione Comunista Collesalvetti in merito alla mancata intesa tra People Care e Seat Pagine Gialle, che farebbe venir meno il prolungamento del contratto di lavoro per tutti i lavoratori del call center di Guasticce, appunto.

 

«Le istituzioni – questa la posizione di Rifondazione Comunista Collesalvetti – non possono permettere che ciò accada, in primis perché il nostro territorio non si può più permettere altre chiusure di siti produttivi e conseguente perdita di ulteriori posti di lavoro, poi, perché crediamo che una vera motivazione di chiusura non ci sia e che “un mancato accordo” non possa decretare la chiusura del call center né tanto meno fermare il tavolo ministeriale che si era occupato del caso specifico. Noi lo riteniamo inaccettabile».

 

La richiesta dei comunisti locali alle istituzioni tutte, in particolare il Ministero, è quella di riconvocare il tavolo delle trattative e le due società, «comportandosi da governo serio», pretendere il superamento delle diatribe tra Seat P.G. e People Care nell’interesse assoluto di tutti i lavoratori e lavoratrici che oggi operano nella struttura di Guasticce.

 

«Riteniamo doveroso e urgente che ciò avvenga con la supervisione di Comune di Collesalvetti, Provincia di Livorno e soprattutto della Regione Toscana, affinché sia scongiurata la chiusura di tale sito. Riteniamo lo si debba principalmente ai lavoratori e alle lavoratrici di Guasticce che, in questi ultimi mesi, hanno lavorato e garantito la funzionalità di quel call center nonostante le condizioni economiche e le notizie disincentivanti che arrivavano dalla proprietà giorno dopo giorno».

 

«Questo governo, dopo le nefandezze che ha approvato in materia di lavoro, ora ha l’obbligo di ricucire la situazione e garantire il lavoro attraverso l’accordo tra due società che hanno una precisa responsabilità sociale verso il nostro territorio e verso i suoi lavoratori. Esprimendo quindi tutta la nostra solidarietà e vicinanza ai lavoratori e alle lavoratrici del call center di Guasticce, chiediamo immediatamente un segnale alle Istituzioni, riconvocando il tavolo presso il Ministero». Richiesta già avanzata dal Comune di Collesalvetti d’intesa con l’Assessore regionale alle attività produttive, Gianfranco Simoncini (leggi qui).