Lorenzo Bacci, 32 anni, Partito Democratico, è il sindaco uscente di Collesalvetti, ricandidato per la coalizione composta da Partito Democratico; Rifondazione Comunista; Italia dei Valori e la lista civica Collesalvetti solidale. Non le manda a dire, Bacci, a Stefano Biagi, suo avversario, fondatore e capo della lista civica Uniti per Cambiare (e a SEL): «La lista Biagi è il semplice frutto di una ricerca spasmodica di visibilità da parte di una persona che a marzo ha cercato di farsi candidare sindaco da Forza Italia, a dicembre scorso si era iscritto al PD pensando evidentemente di poter utilizzare il nostro partito come trampolino ed oggi mette in piedi una lista i cui manovratori occulti non sono altro che due-tre iscritti di SEL che non avendo avuto la capacità di presentare una lista propria, hanno preferito restare dietro le quinte». E apre ad una riconferma degli assessori uscenti.
Bacci, qual è la sua previsione di voto? Teme un ballottaggio col Movimento 5 Stelle?
«Ho scelto di candidarmi per il secondo mandato perché sono convinto che quello che abbiamo realizzato in questi cinque anni vada nella direzione giusta, quella di un Comune in grado di ascoltare i bisogni dei cittadini e costruire le risposte adeguate, come nel caso del nuovo Centro Socio-Sanitario di Collesalvetti, il progetto per il polo scolastico di Nugola, che vedrà l’assegnazione dei lavori entro la fine del 2014, il mantenimento di importanti imprese all’interno del nostro territorio e la predisposizione di aree per ulteriori insediamenti industriali all’interno dell’Interporto, l’abbassamento delle tasse, con l’IMU più bassa tra tutti e 59 i comuni delle provincie di Livorno e Pisa, senza peraltro perdere qualità ed efficienza nei servizi erogati dall’Amministrazione. Credo che i cittadini abbiano a cuore l’affidabilità e la credibilità della proposta, dunque, avendo avuto modo di conoscere anche le altre, sono molto fiducioso in una affermazione al primo turno».
Se rieletto, pensa di riconfermare qualche Assessore? Chi?
«Porrò alla base, come sempre, la competenza delle persone prima ancora che l’appartenenza di partito. Considerando però che ho riunito la giunta ieri per l’ultima volta, credo di aver bisogno di almeno 2-3 giorni dopo il voto per fare il punto e ripartire. Ovviamente, da questo punto di vista, potranno esserci anche riconferme» .
Fra due forze politiche con lei non tenere quali sono il Movimento 5 Stelle e Uniti per cambiare chi preferisce e per quali ragioni?
«Ho avuto modo, così come tutti i cittadini, di conoscere la proposta di entrambi questi schieramenti: dunque non preferirei né l’uno né l’altro; perché affiderei il Comune in mano a chi si è presentato non con delle proposte, ma solo per contrapposizione nei miei confronti. Il Movimento 5 Stelle, utilizzando gli stessi slogan che il loro capo utilizza su scala nazionale, sapendo che il solo scostarsi un centimetro dalla proposta di Grillo li porterebbe ad essere espulsi dal movimento, com’è successo anche qui su Collesalvetti, tanto da far nascere una lista di ex-grillini, “Libertà di Movimento”. La cosiddetta lista civica di Stefano Biagi è invece il semplice frutto di una ricerca spasmodica di visibilità da parte di una persona che a marzo ha cercato di farsi candidare sindaco da Forza Italia, a dicembre scorso si era iscritto al PD pensando evidentemente di poter utilizzare il nostro partito come trampolino ed oggi mette in piedi una lista i cui manovratori occulti non sono altro che due-tre iscritti di SEL che non avendo avuto la capacità di presentare una lista propria, hanno preferito restare dietro le quinte: anche perché si tratta di personaggi che hanno fatto politica sul territorio colligiano negli ultimi 30 anni e presentarsi apertamente ai cittadini come il “nuovo”, sarebbe stato davvero poco credibile».
Nel movimento che fa capo a Stefano Biagi si sostiene che ci sia un grande malcontento nel Partito Democratico e che una consistente fetta di quest’ultimo voterà Uniti per Cambiare. Lo ritiene uno scenario verosimile?
«Fantascienza. Ho visto tutto il PD impegnato nella campagna elettorale, da Stagno a Colognole, passando per tutte le frazioni del territorio. Piuttosto mi pare che i malcontenti stiano da altre parti vista la grande frammentazione delle liste e dei candidati. Il centro sinistra resta invece compatto e coeso».
Elezione nel relativo organo permettendo, avete pensato a qualche nome per la presidenza del Consiglio Comunale?
«Questa scelta spetta ai futuri membri del consiglio comunale, non certo al Sindaco».
Un ex assessore mi ha detto: «Nel 2015 Bacci abbandonerà comunque la guida del Comune perché sarà candidato dal partito per le elezioni regionali, inevitabilmente, visto che è un renziano della prima ora». Lo ritiene uno scenario verosimile?
«Mi candido per fare il Sindaco di Collesalvetti altri cinque anni. Non uno».
Se eletto sindaco, a quale cosa intenderà porre mano per prima?
«La scuola, prima di tutto. Insieme alle politiche per il lavoro. Abbiamo in cantiere il nuovo polo scolastico delle Colline, che sorgerà a Nugola: pubblicheremo il bando di gara ed assegneremo i lavori, già finanziati, entro fine anno. Con l’approvazione del bilancio andremo poi ad approvare i vari regolamenti sulle imposte comunali, che prevederanno fino al 100% di esenzione su TARI, TASI ed imposte accessorie per tutte le nuove aziende che si insedieranno sul nostro territorio. Dunque fatti, certi e concreti. I discorsi preferiamo lasciarli agli altri».