Dino Formichini

Dino Formichini

Guasticce Si è spento all’età di 94 anni Dino Formichini. Livornese di nascita, è stato guasticciano orgoglioso, così come lui stesso è stato l’orgoglio di Guasticce. Tenore lirico di fama internazionale, Dino ha infatti cantato nei teatri di mezzo mondo, per poi ritirarsi, dopo tanta gloria, ad una vita umile e modesta nel tranquillo paese del Comune di Collesalvetti.

 

 

Il tenore lascia una moglie, Miranda, che viveva accanto al Teatro Goldoni di Livorno, cosa che le ha dato modo fin da piccola di ascoltare voci importanti fra cui quella del tenore livornese Galliano Masini e 4 figli: Susanna, Adriano, Carlo e Mario. «Mia madre – ci racconta la figlia Susanna – quando sentì la voce di babbo gli disse fin da subito: “tu hai le qualità per fare carriera”». Una profezia di fatto avveratasi.

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La carriera Tenore, nato a Livorno il 23 aprile 1922, intraprende nel dopoguerra gli studi di canto a Milano per proseguirli a Roma con la maestra Maria Cascioli quando nel 1950 entra a far parte del coro della RAI di Roma. Nel 1953 vince il Torneo Lirico Nazionale indetto dalla RAI con le romanze “Ella mi fu rapita” e “Recodite armonie”. Il debutto avviene nello stesso anno, il 29 dicembre 1953, al Teatro Goldoni con l’opera L’amico Fritz di Mascagni accanto al soprano Aureliana Beltrami. Nel 1954 incide poi La Favorita di Donzietti sotto la direzione del maestro Curiel. Sempre nel 1954 risulta vincitore del Concorso Nazionale del Teatro Lirico Sperimentale A. Belli di Spoleto dove con la collaborazione del Teatro dell’Opera di Roma debutta in Manon di Massenet e ne Il Re di Umberto Giordano. Da quel momento gli vengono aperte  le porte dei maggiori teatri italiani: il Teatro dell’ Opera di Roma, il San Carlo di Napoli, Il Teatro Massimo di Palermo, il Petruzzelli di Bari, Il Comunale di Firenze. La carriera prosegue anche a livello internazionale a Berlino, Parigi, Bruxelles, Budapest, Split, Losanna. Il 25 novembre del 1960 il debuttò poi al Metropolitan Opera House di New York nel ruolo di Nemorino in “L’elisir d’amore”. Negli anni a seguire al MET sarà interprete di primo piano nel Rigoletto, La bohème, Lucia di Lammermoor, La traviata, Il barbiere di Siviglia, La sonnambula, Die Fledermaus; le stesse opere che con il Metropolitan di New York porterà in tournée nei maggiori teatri degli Stati Uniti (Boston, Menphis, Dallas, Atlanta, Cleveland, Detroit, Toronto ecc.). Da Rossini e Bellini a Donizetti, passando per Verdi, Puccini, Strauss e ovviamente Mascagni, una carriera che ha spaziato numerosi compositori e repertori. Ha cantato sotto la direzione di grandi Maestri quali Tullio Serafin, Molinari Pradelli, Sanzogno, Fausto Cleva, Thomas Shippers, Oliviero De Fabritiis a fianco di soprani quali Joan Sutherland, Anna Moffo, Teresa Stratas, Magda Olivero, Licia Albanese e di baritoni quali Cornell MacNeil, Ettore Bastianini, Robert Merril, Fernando Corena, Giuseppe Taddei. Il suo repertorio ha incluso altre opere quali: Gianni Schicchi, La Rita, l pescatori di perle, Falstaff, I maestri cantori di Norinberga, il vascello fantasma e numerose altre opere del repertorio moderno con la RAI.

 

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Dino Formichini col sindaco Bacci e il M° Mario Menicagli alla Sala Spettacolo di Collesalvetti

Il riconoscimento di Collesalvetti Nel maggio del 2015 Dino fu ospite d’onore alla Sala Spettacolo di Collesalvetti nell’ambito del talent show di Open Opera, che fonde in un unico format nuovi giovani talenti con le grandi voci del passato (leggi qui). A Formichini, quella sera, fu consegnata una targa da parte dell’assessore Andrea Crespolini, che era presente alla serata assieme ad altri rappresentanti dell’Amministrazione Comunale: dal sindaco Bacci, al vicesindaco Camici e la consigliera Delia Menicagli. «Dino – così lo celebrò quella sera Bacci sul palco – ha portato in giro per il mondo, nei migliori teatri, il nome del nostro territorio, da grande tenore qual’è. Vogliamo dunque rendergli merito, anche se con troppo ritardo rispetto a quanto avremmo dovuto fare». Formichini ringraziò il sindaco e l’Amministrazione e si disse onorato di esser parte di questo territorio comunale «e soprattutto della tranquilla Guasticce, dove ho vissuto per 50 anni e ho cresciuto i miei figli. Sono nato a Livorno, ma mi sento guasticciano», disse con orgoglio Formichini nel maggio scorso.

 

Domattina alle 11 il corteo funebre partirà dall’obitorio di Livorno per il cimitero dei Lupi. Dino Formichini verrà poi sepolto al Cimitero della Misericordia dove riposa anche il celebre compositore livornese Pietro Mascagni.

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