campagnaCollesalvetti All’indomani dell’inclusione del territorio colligiano nella Riserva della Biosfera Man and Biosphere dell’Unesco “Selve costiere di Toscana” (leggi qui), il comitato colligiano per la tutela ambientale “Collesalviamo l’Ambiente”, fa sentire la propria voce. Una voce di soddisfazione: «si tratta indiscutibilmente – si legge in un comunicato – di un importante riconoscimento per quelle aree di alto valore ambientale del nostro territorio, aree peraltro, occorre ricordarlo, già ampiamente tutelate dagli strumenti di salvaguardia e di previsione urbanistica quali la Convenzione di Ramsar, i S.I.C., i S.I.R. o più semplicemente lo strumento urbanistico del nostro Comune». Ma da “Collesalviamo l’Ambiente” si levano anche voci di perplessità.

Dal comitato ci tengono anche ad evidenziare come «questo importante riconoscimento (conseguente anche alla delibera n. 60 del 21.08.2014 approvata dal Consiglio Comunale di Collesalvetti, proposta e sollecitata dall’Ente Parco Regionale Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli) nulla aggiunge alla conservazione della biodiversità e degli ecosistemi così come lascia irrisolta sia la questione assolutamente centrale della libera fruizione delle aree da parte della popolazione locale, sia la condivisone sociale e collettiva delle scelte di gestione ambientale; manca in poche parole il ruolo di quella che viene indicata come “Comunità del Parco”».

«La stessa delibera citata – si legge ancora nella nota – precisa minuziosamente che l’adesione al Programma MAB non comporta alcun impegno urbanistico, economico o normativo da parte delle Amministrazioni pur riconoscendo le straordinarie ricchezze paesaggistiche, ambientali, eno-agroalimentari, architettoniche e archeologiche».

«In ultimo – si legge in chiusura di comunicato – davvero non comprendiamo come si possa da una parte condividere con entusiasmo questo importante risultato e dall’altra consentire, con assoluta superficialità, la costruzione, nelle stesse aree denominate “buffer zone” (aree cuscinetto) della citata Riserva della Biosfera, di impianti ad alto impatto ambientale come la centrale a biomassa dei Pratini di Stagno, duramente avversata dalla comunità locale. Ci piace ricordare che, recentemente l’Amministrazione Comunale di Pisa ha bloccato la costruzione di un impianto simile proprio perché lo si sarebbe realizzato in area inserita nella Riserva della Biosfera “Selva Pisana”, la stessa che ora ha assunto la denominazione “Selve costiere di Toscana” allargando i propri confini ed includendo, tra le altre, l’area dove è in costruzione l’impianto de “I Pratini”. Questa politica dei “due forni”, questo “ambientalismo a giorni alterni” è quello che più di tutto allarma i cittadini di Collesalvetti».

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