Stagno “A tutti coloro i quali, ora, nella fase di emergenza che stiamo vivendo, ritengono sia utile fare assemblee e riunioni pubbliche senza il previo coinvolgimento degli enti competenti rivolgiamo l’invito ad attendere costruttivamente“. Questo l’appello del Comune a poche ore dall’assemblea pubblica indetta dal Consiglio di Frazione di Stagno per questa sera alle 21, al Centro Civico. Peraltro, un’altra assemblea pubblica era già stata indetta dal comitato Collesalviamo l’Ambiente per venerdì 22 settembre alle 21:00, sempre presso il Centro Civico di Stagno.
Un appello caduto nel vuoto. Perché sia il CDF che il Comitato hanno deciso di tirare dritto: non retrocedono di un passo. E a Collenews spiegano le loro motivazioni.
Le ragioni del CDF Stagno sono affidate alle parole del vicepresidente, Francesco Domenici: «In tutta onestà non ci vedo niente di male in una riunione nella quale i cittadini si riuniscono e dicono la loro. È quello che il Consiglio di Frazione è chiamato a fare e ha sempre fatto. È il suo scopo ultimo: fare da tramite fra l’Amministrazione ed i cittadini. I cittadini verranno, esporranno le loro opinioni e quello che uscirà fuori verrà riportato. Non vedo come questo potrebbe danneggiare in alcun modo l’operato dell’Amministrazione, che anzi… sproniamo a lavorare il più possibile perché anzitutto è il suo dovere e, in secondo luogo, essendo anche noi cittadini siamo ben lieti di sapere che il Comune va avanti nel suo lavoro».
Le motivazioni di Collesalviamo l’Ambiente le espone a Collenews Stefano Seghetti: «nel caso l’invito ad “attendere costruttivamente” altri momenti per fare assemblee pubbliche fosse rivolto anche a noi (visto che ne abbiamo indetta una per venerdì prossimo a Stagno), rispondiamo al Comune di Collesalvetti che decliniamo l’invito, e ne spieghiamo brevemente le ragioni. Abbiamo già chiarito nel nostro recente comunicato sulla recente alluvione che intendiamo promuovere una riflessione aperta a tutti sul problema della sicurezza idrogeologica del territorio e che l’assemblea convocata è solo il primo passo di un percorso che sarà tanto più costruttivo quante più voci riuscirà a raccogliere. Ma è certo comprensibile da parte di chiunque che un comitato di cittadini debba prima di ogni altra voce ascoltare quella dei propri iscritti e di tutti i cittadini che vorranno essere presenti, e certo non per proporsi come “gestione” alternativa dell’emergenza o di contenziosi per danni e rimborsi. La nostra volontà di coinvolgere il Comune in opportuni confronti sui temi ambientali e di tutela del territorio è d’altra parte testimoniata, tra l’altro, da una specifica richiesta inviatagli oltre un mese fa (ed alla quale a tutt’oggi non abbiamo ricevuto risposta)».
Segui Collenews su Facebook, clicca “mi piace” qui